Delle splendide stelle illuminavano un cielo blu scuro.
Quel ragazzo che le osservava,quante volte aveva visto delle stelle così luccicanti da quando era nella regione di Sinnoh??
Forse pochissime volte,ma tutte avevano segnato la sua vita,lasciando ricordi indimenticabili.,dai piu’ belli,come la realizzazione dei suoi sogni,ai piu’ brutti,fino al togliergli lei,la cosa piu’ cara che gli era rimasto in quell’inutile vita.
Guardò l’orologio. Un altro compleanno era passato tristemente come il resto dei giorni.
Senza neanche accorgersene aveva compiuto 30 anni.  Incredibilmente,anche lui era cresciuto.
Per quanto tempo avrebbe sopportato quella faccenda così triste??
Cercava di sorridere alla vita,  di riprendersi combattendo con i giovani sfidanti che volevano raggiungere i loro sogni.
Ma nessuno era alla sua altezza. Lui combatteva solo per il semplice gusto di farlo, per sfogarsi,anche se sapeva benissimo che facendo in quel modo,non avrebbe mai ottenuto ciò che desiderava veramente.
Riempì nuovamente il suo bicchiere con una bevanda alcolica. Sorrise per qualche secondo.
Adesso poteva fare ciò che voleva. Non c’era piu’ quella dolce ragazza che lo rimproverava,invitandolo di non ubriacarsi perché altrimenti sarebbe stato male.
A quel tempo,forse,avrebbe smesso,solo ed esclusivamente per lei,ma adesso,non aveva piu’ senso fare sacrifici,lei se ne era andata,lasciandolo solo per sempre.
Quella sera, Lucinda e Kenny avevano fatto un bruttissimo incidente.
Il ragazzo,mentre guidava,era ubriaco,ma non aveva riportato gravi danni.
Mentre per lei non c’era piu’ niente da fare.
Perché dovevano sempre pagare gli innocenti??
Era colpa di Kenny,non di Lucinda,ma sapeva che un giorno,non molto lontano,lui l’avrebbe pagata molto cara per tutto il male che  aveva compiuto.
Vendicarsi,ormai,non serviva a niente,ed Ash lo sapeva molto bene.
Lei se ne era andata per sempre,lasciando un vuoto incolmabile nel suo cuore.
Improvvisamente sentì il desiderio di uscire da quella casa disordinata in cui viveva.
Cominciò a camminare in silenzio,senza una meta precisa.
Si ritrovò davanti ad un laghetto che non aveva mai visto prima,forse perché era rimasto isolato dal mondo per troppo tempo.
Un leggero venticello cominciò a scombinargli i capelli e gli fece cadere il cappellino in acqua.
Lo raccolse con tutte le forze che gli rimanevano.
Vide il suo volto riflesso nell’acqua limpida e pulita.
Era il volto di un ragazzo distrutto dal dolore,a cui la vita non poteva togliere piu’ nulla.
Vivere non aveva piu’ senso,se non c’era Lucinda a confortarlo e a dargli forza con quel bellissimo sorriso che solo lei sapeva fare.
Si distese sul prato soffice, bagnato da un po’ di rugiada.
Osservò nuovamente quel cielo stellato.
Adesso lei si trovava lì,e forse lo stava ancora osservando da lontano,la sua anima avrebbe vegliato per sempre su di lui.
Chiuse gli occhi,ormai non pensava piu’.
Nella sua mente c’era solo il volto di quella dolce ragazzina spensierata.
Forse,se non fosse stato troppo stupido da ragazzino,le cose sarebbero andate diversamente.
Avrebbe dovuto dirle solamente tre semplici paroline,che avrebbero per sempre segnato la loro vita:”Ti amo Lucinda”.
 
Spazio Pimpilotta.
Allora,so perfettamente che questa fiction fa schifo…
la voglio dedicare a :
Alexia97
Andrea 300
Volley01
 
A presto!!