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Autore: Cuore di Inchiostro    24/06/2011    2 recensioni
Dopodichè la sollevai dal pavimento e lei mi abbracciò, allacciando le sue gambe ai miei fianchi.
Afferrai con una mano la valigia che portava con sè, trascinandola sul pavimento dell'appartamento, chiusi con un piede la porta e la strinsi a me.
Non c'era bisogno di parole, entrambi sapevamo quello che l'altro pensava.
La portai verso la camera da letto.
Avevo cosparso il letto e il pavimento di petali di rose rosse, le luci erano soffuse.
Iniziò a baciarmi il collo - quel gesto mi mandava in delirio - , mi sbottonò la camicia e io, prontamente, le sfilai la T-shirt di dosso.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bella giornata NO

No.
No. Frapposi la mano tra i nostri visi.
<< Ho paura che tu mi abbia frainteso. Krista, io amo un'altra donna. >>
La mia collega torno a sedersi e guardò altrove.
<< Già, sì, sono stata stupida a pensare che... E' meglio che vada. Ciao Robert >> disse gelidamente.
Prese la sua borsa e lasciò immediatamente il Karl's&Marc's.
Presi la testa fra le mani.
Bravo.
Ottimo.
Perfetto.
Dopo un lungo e profondo respiro cercai di ricompormi mentalmente.
Mi ricordai di aver spento il cellulare. Lo riaccesi nel caso Kristen mi avesse risposto.
1 nuovo messaggio.
Kiki > Non arrabbiarti, tra 10 minuti stacco e ne parliamo, ok? Sono a mezz'ora dal Four Season. Abbiamo cambiato la location per girare. Devo parlarti anche di un'altra cosa. Ti trovo lì fra un'ora? Ti faccio uno squillo quando arrivo, come al solito.
Rispondi > Va bene. Sto venendo, aspettami nella hall dell'hotel.
Negherei se dicessi che in quel momento non ero preoccupato o ansioso.
Feci una piccola corsa fino all'uscita. Avevo fretta di parlare con lei, volevo vederla, capire cosa fosse successo, sapere quale fosse quell'altra cosa.
Ma l'uomo che doveva essere il proprietario del locale mi fermò.
Stavo per dirgli che non avevo tempo ma la sua espressione aveva un qualcosa che mi spinse ad ascoltarlo.
<< Signor Pattinson >> disse con voce dura.
<< Chiamami Robert >> gli suggerii.
<< Robert, ecco. So che lei e la signorina Stewart siete molto uniti. E io non so... >>
Il fatto che avesse nominato Kristen mi incuriosì.
<< Che c'è, cosa vuole dirmi? >> lo esortai a parlare un pò spazientito.
<< Beh, al notiziario hanno detto che... >>
Il mio cellulare squillò.
Jules chiamata.
Jules? Ma che diavolo stava succedendo? Jules-Mann Stewart era la madre di Kristen
<< Robert, Robert ma che stanno dicendo in televisione? Perchè non mi sono mai piaciuti gli scherzi di cattivo gusto. Ho ricevuto una dozzina di chiamate? Kristen è lì con te vero? >>
Iniziarono a tremarmi le gambe, le sentivo pesanti, troppo pesanti.
Sentii una fitta al petto e smisi di respirare.
<< Robert? Pronto? Ci sei? E' caduta la linea. Dannazione. Maledette linee telefoniche. Sono uno schifo assoluto. E che diamine. Robert sei ancora lì? >>
<< No. Kristen. Dovevamo incontrarci. Ha detto che mi avrebbe fatto sapere quando arrivava >>
<< E ti ha avvisato, non è vero? >>
<< Jules mi dici che diamine sta succedendo? >> urlai in preda alla furia davanti al proprietario del locale che mi guardava sconvolto, con una mano davanti alla bocca spalancata.
La sentii singhiozzare.
<< La mia bambina, la mia bambina. Al notiziario dicono che ha avuto un incidente >>
<< ... >>
Non è possibile.
Dovevo accertarmi che si sbagliavano, che era solo un rumor di cattivo, pessimo gusto.
In fondo una volta avevano annunciato persino che fossi morto.
Li avrei presi a calci quei paparazzi schifosi.
Feci un paio di chiamate.
Confermavano.
Non era possibile.
Mi avevano persino dato un indirizzo di ospedale.
Ma stiamo scherzando?
E' un sogno?
E' un incubo?
Chiamai Dean e mi diressi verso quell'ipotetico ospedale.
Arrivato - mi sembrava tutto così dannatamente irreale - domandai di Kristen, Kristen Stewart.
Loro mi chiesero chi fossi.
<< Sono il suo fidanzato >> risposi spazientito.
Mi fiondai nella stanza 24.
La vidi.
Un tuffo al cuore.
<< Amore, amore, amore >>
La abbracciai. Inspirai il profumo dei suoi capelli.
<< Non devi farmi mai più questi brutti scherzi. Che diamine è successo? Come stai? >> chiesi tutto d'un fiato.
<< Tranquillo amore, non è niente di grave. Hanno ingigantito la faccenda come al solito, lo sai. Sto bene se non fosse per le gambe doloranti e qualche ematoma sparso per il corpo. Ma loro vogliono fare qualche altro accertamento per esserne certo e... per quanto riguarda Michael tu non devi preocc... >>
<< Shhhhhhhhh. Non me ne importa nulla di quella scimm.. di Michael. Ora e sempre chi importa sei solo tu tu e tu. Nient'altro >> mi corressi
Sembrava stesse per piangere eppure quello che aveva detto non era niente di tanto grave no? Era tutto ok? Perchè stava così allora?
<< Ehi amore, senti molto dolore? Perchè sei così in pena? >>
<< E' per quella cosa che dovevo dirti. >>
<< Ti prego. Non dirmi niente di brutto. Ti prego. Oggi no. Ti prego. >>
Scoppiò in lacrime.
Le presi la testa e scacciai le lacrime che le rigavano il viso.
<< Tranquilla amore. Ho sbagliato a esprimermi. Qualunque cosa sia, la affronteremo insieme. Calmati. Ora chiamo l'infermiera e ti faccio portare un bicchiere d'acqua e magari qualcosa da mangiare poi quanto ti sarai tranquillizzata ne riparl... >>
<< No, ascoltami tu >> disse implorante. << Siediti qui >> disse indicando la sedia accanto al suo letto.
Mi misi a sedere.


<< Sono incinta. Ma non penso di tenere il bambino >>

  
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