Dormiva Ancora.

Come da mille anni,la guerriera del Sole dormiva ancora.

non si era ancora risvegliata dall'antico incantesimo che aveva usato nella sua ultima battaglia,nel vano tentativo di proteggere il suo regno,nell'inutile speranza di fermare Chaos,di proteggere la Principessa Serenity dalla falce del tristo mietitore,che invece l'aveva colpita ugualmente,nonostante il suo sacrificio.

La guerriera di Nibiru la osservava,sospirando.

"Quando aprirai gli occhi,piccola Taiyou?"

Domandò,sena attendere una risposta che,comunque,sapeva non sarebbe mai arrivata in ogni caso.

Arricciò una ciocca color grano della guerriera del sole,cantando una canzone malinconica.

Corre,la piccola Kousagi,seguita dalla sorella Chibiusa.

"Maledizione a te,Kou-Chan!Perché mi hai spento la sveglia?!"

Strilla la ragazza dai capelli rosa pallido,nel vano tentativo di prendere fiato.

"Tu ieri sera non volevi farmi assaggiare quello che stavi cucinando!"

Grida la piccola,a sua volta,tanto che la sorella si ferma e la prende da dietro,per strozzarla.

"Per forza!Era per Koichi,non per te,brutta ingorda!"

La piccola Kousagi urla cose incromprensibili,di cui Chibiusa comprende solo 'Pietà' e 'Chiedo Perdono',per poi morsicare il braccio della sorella per liberarsi dalla stretta che rischiava di soffocarla.

Le due rimangono ferme e immobili,quando la strada sparisce,e si ritrovano sospese nello spazio,senza gravità.Chibiusa si ritrova sospesa a testa in giù,fermandosi la gonna della divisa scolastica con una mano,mentre Kousagi galleggia allegramente per quello strano posto,proprio come una bambina.

"Che diavolo ci facciamo qui...!"

Urla Chibiusa,come un isterica.

"C'é un motivo ben preciso,se vi ho portato qua,Small Lady..."

Sussurra una gatta grigia dagli occhi magenta,sorridendo alla vista della sua 'antica padrona',che però pareva non ricordare neppure chi lei fosse.La micia sospira,infondo i genitori l'avevano avvertita,che non l'avrebbe riconosciuta.

Dopotutto,era quello il prezzo che dovevano pagare,i ricordi della loro vita al Silver Millennium e,nel caso di Chibiusa,la loro futura vita nel Crystal Tokyo.

Luna e Artemis si erano arresi,all'idea che avrebbero vissuto come gatti normali,così come le ragazze,ora donne,avevano la tanto agognata vita umana,senza ricordare d'essere Guerriere Sailor.Ma lei no.

Voleva rivedere la sua padroncina,almeno una volta.

"Small...Lady...?"

Sussurrano Kousagi e Chibiusa,all'unisono,guardandosi stupite.

La piccola Diana annuisce,prendendo forma umana,per poi essere raggiunta da una ragazzina dai capelli viola pallido,con gli odango a cuore esattamente come lei.

La ragazzina si avvicina a Kousagi,sorridendo.

"Felice di conoscerti,Parallel Princess Serenity"

Sussurra,confondendo maggiormente le due ragazze.

"Permetteteci di presentarci...io sono Diana,mentre lei...lei é Sin,mia sorella"

Al solo pronunciare quel nome,Diana pare quasi rattristarsi.Kousagi si allontana cautamente dalle due,nascondendosi dietro alla sorella maggiore.

"Perché...ci avete chiamate in quel modo?"

Domanda Chibiusa che,fin da quando ha incrociato gli occhi della gatta grigia,inizia a sentirsi incompleta,quasi ci fosse un pezzo di lei che però é distante,da un altra parte,e che ora lotta in tutti i modi per ricongiungersi con il suo pezzo mancante.Si sente una creatura a metà,sì.

E questo non le era mai successo.

Al contrario,Kousagi inizia a sentirsi sporca,inizia a sentire di non dover esistere,inizia a sentire un incolmabile vuoto dentro sé,che in precedenza non sapeva neppure di avere,come se fosse vuota.

Spenta.

Inesistente.

Un semplice scherzo del destino che non doveva esistere.

Ma una bambina di sei anni non sa spiegarsi una sensazione del genere,é troppo piccola per capire ciò che avverte di preciso.

Sa solo che é curiosa di sapere di più su quelle due ragazzine.

"Perché...perché voi siete di sangue regale.Nelle vostre vene scorre il sangue della famiglia reale di Crystal Tokyo.O meglio,in una di voi.L'altra...l'altra é solo uno scherzo,un illusione,per essere precisi."

La devastante sensazione di essere sbagliata,aumenta nel petto della piccola Kousagi,che sbarra gli occhi e inizia a mordersi il labbro,tentando di farsi del male per dare un senso a quelle lacrime che,invece,non sapeva neppure perché volevano uscire.

"Cosa...?Perché ci avete chiamato con quegli appellativi,intendo 'Lady' e 'Princess'?"

Domanda Chibiusa,stringendo a sé la sorella.

"Tutto a suo tempo,Small Lady...Tutto a suo tempo..."

Sussurra,sparendo successivamente,lasciando le due sorelle abbracciate e spaurite,in mezzo alla strada.