Era una mattina come tutte le altre sull’isola. Mentre i primi raggi del sole cominciavano ad illuminare la spiaggia, Claire si svegliava, dando uno sguardo al suo piccolo Aaron addormentato; Sun era già sveglia da un pezzo invece, seduta in riva al mare a guardare le onde, a pensare a Jin, sperduto chissà dove. Ma c’era qualcuno che dormiva felice, che non aveva preoccupazioni.

Shannon riposava tranquilla sul petto di Sayid, dopo la notte passata insieme. Dopo pochi minuti si svegliò, e ricordò subito che cos’era successo. Sayid aveva costruito una tenda per lei, aveva organizzato una serata romantica solo per loro e le aveva detto che facevano sul serio. Voleva dire che la amava? Forse. Shannon sorrise, pensando che forse aveva finalmente trovato qualcuno che ci tenesse a lei, un uomo forte che le sarebbe stato accanto. Non sarebbe stata una storia come le altre vissute in passato, quando il vero amore non era mai arrivato e lei si serviva degli uomini per i suoi scopi. Non ne andava fiera, ma anche questo faceva parte del suo passato. Shannon tornò seria per un attimo. Non era sempre stata così, era stata tutta colpa di Sabrina che le aveva negato i soldi del testamento del padre, era stata costretta ad arrangiarsi come poteva. Ma ormai anche quegli avvenimenti sembravano lontanissimi perché lo schianto del volo Oceanic 815 su quell’isola le aveva dato una nuova prospettiva. Shannon aveva cominciato veramente una nuova vita lì, con Sayid. Tutto sarebbe stato diverso.

La ragazza si alzò, e andò a cercare la sua maglietta per indossarla, ma mentre cercava vide che dalla borsa di Sayid spuntava un pezzo di carta. Lo prese in mano e guardandolo meglio si accorse che in realtà era una foto e raffigurava una ragazza dai capelli scuri. Shannon non capiva. Chi era? Stava con Sayid prima dello schianto dell’aereo? Prima che la sua mente potesse porsi altre domande, sentì Sayid muoversi dietro di lei e posò subito la foto dove l’aveva trovata.

Sayid si era svegliato, e dopo un attimo la vide in piedi poco lontano da lui. “Buongiorno”le disse.

Shannon gli sorrise appena mentre si infilava la maglietta. “Buongiorno”

“Tutto bene?” chiese Sayid.

“Si, va tutto bene. Vado a rinfrescarmi.” E in un attimo si era dileguata.

Sayid non ebbe il tempo di replicare e rimase lì da solo.

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Dopo due giorni passati a cercare di evitare Sayid il più possibile, l’uomo non riuscì a resistere oltre e mentre mangiavano insieme, le chiese cosa stesse succedendo. Shannon mentì, dicendo che andava tutto bene, ma Sayid non le credeva.

“Sono due giorni che ti comporti in modo strano. Cerchi di evitarmi, lo so. Ho fatto qualcosa di sbagliato?” chiese guardando Shannon negli occhi.

“Beh, dipende, Sayid. Sai sono un po’ confusa perché se tu ci tieni tanto a me, perché tieni la foto di un’altra donna nella borsa?”

Sayid era stato preso in contropiede da quella domanda. Shannon aveva trovato la foto di Nadia che portava sempre con sé.

“Allora?” chiese la ragazza, titubante. Aveva paura di che cosa le avrebbe risposto.

Ma Sayid non parlava, così Shannon perse la pazienza e se ne andò.

Rimasto solo l’uomo ripensò a Nadia. Aveva sempre creduto che fosse la donna della sua vita. L’aveva cercata ovunque, aveva fatto di tutto per lei, e l’avrebbe ritrovata se l’aereo non fosse caduto. Ma tutte le sue certezze erano cambiate. C’era Shannon con lui, Nadia non era lì e non l’avrebbe mai più rivista probabilmente. E poi, Shannon era completamente diversa dalla donna che amò un tempo. Sayid stava cominciando a provare dei forti sentimenti verso di lei. Non poteva lasciarla andare.

Si alzò e andò a cercarla. Non la vide da nessuna parte e nessuno l’aveva vista. Poi pensò che c’era un solo posto dove poteva essere. E Sayid aveva indovinato. Shannon era seduta davanti alla tomba del fratello, con la testa china. Quando sentì Sayid avvicinarsi alzò appena un pò il capo, ma senza guardarlo.

“Non ho nessuno che mi aspetta a casa, lo sai Sayid? Mio padre è morto e la mia matrigna mi odia. Avevo solo Boone. E ora anche lui non c’è più.” disse Shannon.

Dopo una pausa continuò: ”Nessuno mi sta aspettando, ma forse qualcuno aspetta te. E questo mi spaventa da morire.” Disse piangendo, ora guardandolo negli occhi. “Che cosa farò quando ci salveranno e tu mi lascerai?”aggiunse ormai disperata.

Sayid andò subito a sedersi accanto a lei e le posò una mano sulla guancia, come faceva di solito. “Shannon, io non ti lascerò!”

“E allora chi era quella?”

Sayid pensò per qualche secondo alle parole da dire.“Quella è la persona che un tempo credevo avrei amato per sempre. Ma non era destino. Ora non ha più importanza. Ho sbagliato a tenere quella foto, perché il destino mi ha portato da te.”

Shannon lo guardò ancora con le lacrime che le facevano risplendere gli occhi verdi.

“è la verità?” chiese Shannon insicura.

Sayid annuì.

“Davvero non mi lascerai?”

Sayid sorrise: “Mai”.

Shannon sorrise e lo abbracciò. Chi avrebbe mai detto che avrebbero trovato l’amore sull’isola?

Note: Ok, Sayid e Shannon erano la mia coppia preferita di Lost e mi è dispiaciuto tantissimo quando lei è morta perchè era uno dei personaggi che amavo di più. Ma si sa che a Lost era così, ti affezzionavi a una coppia e ti ammazzavano uno dei due! Spero vi sia piaciuta.