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Autore: Silvia_sic    26/06/2011    1 recensioni
...Incontrai finalmente i suoi occhi, il cuore mi mancò di un battito. Che sguardo! Mi travolse tutta in un colpo, facendomi sentire stordita...
Quegli occhi, così profondi, scuri come l'ossidiana mi inghiottirono completamente. Aveva uno sguardo magnetico e profondamente dannato...
Fu quella la prima impressione che ebbi di lui...
Dannato...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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un nuovo compagno di classe

Il Mio Amore Dannato


1° capitolo: Un nuovo compagno di classe

Il fatidico giorno era giunto... con la fine delle vacanze estive si tornava a scuola. Quell'anno dovevo affrontare il secondo anno di liceo scientifico. Era un ottima scuola la mia! Ottimi professori, compagni di classe piacevoli... il primo anno lo avevo passato tranquillamente, quasi come una vacanza e sinceramente speravo che quell'anno si ripetesse!


Io e le mie amiche ci incontrammo nel piazzale della piccola città che ospitava la nostra scuola, ero così felice di vederle! L'ultimo mese delle vacanze lo avevo trascorso sulle splendide spiagge della Grecia e non avevo avuto l'occasione di vedere le mie amiche prima del ritorno a scuola...


Ci dirigemmo verso l'edificio, che ci avrebbe ospitato per la maggior parte delle nostre giornate da settembre a giugno. Il viale alberato ci condusse verso la nostra splendida scuola... splendida per modo di dire! Aveva più di 100 anni e prima che diventasse un liceo era un convento, perciò i restauri erano all'ordine del giorno per tutto l'anno!


C'era una cosa che mi aveva sempre attratto: l'immenso giardino che stanziava davanti all'edificio... specialmente in quel periodo, lo spettacolo era unico! I possenti alberi con le loro rigogliose foglie verdi, l'erbetta sempre accuratamente tagliata, i vasi di fiori posti all'entrata... tutto illuminato dal quella meravigliosa fonte di luce che brillava nel cielo!


Raggiungemmo l'aula con la targhetta “classe 2^C” e varcammo la soglia. Subito il mio sguardo cadde su un nuovo ragazzo, che non avevo mai visto prima... Era seduto a gambe incrociate sul banco e fissava il pavimento senza muoversi.


Era davvero un bel ragazzo! Corporatura possente, capelli corti sistemati alla rinfusa, spalle larghe e un profilo del viso perfetto e tagliente. Rimasi incantata dalla sua figura anche se non ero ancora riuscita a guardarlo dritto negli occhi, perchè teneva ancora la testa china.


Isabel ci venne in contro, salutandoci. Isabel, o meglio Isa, come la chiamavamo tutti, era Spagnola, veniva a scuola in Italia ed era ospite della scuola. Sì, perchè oltre ad essere un liceo era anche un collegio per studenti stranieri.


Stavo ancora guardando lo sconosciuto quando Isa mi si parò davanti.


-Estàs bien?- mi chiese con il suo immancabile tono allegro e spensierato, notando che ero assorta nei miei pensieri.


-Sì, benissimo! Fatti abbracciare è da tutta l'estate che non ti vedo!- esclamai tornando in me e abbracciandola forte.


Appena pronunciai quelle parole, notai lo sguardo del nuovo arrivato puntarsi su di me. Incontrai finalmente i suoi occhi, il cuore mi mancò di un battito. Che sguardo! Mi travolse tutta in un colpo, facendomi sentire stordita... Quegli occhi, così profondi, scuri come l'ossidiana mi inghiottirono completamente. Aveva uno sguardo magnetico e profondamente dannato... Fu quella la prima impressione che ebbi di lui... Dannato...


-Ehy, Miky! Si può sapere cosa ti prende? Sembri fatta!- esclamò la mia migliore amica Miriana, dandomi un leggero colpetto col gomito. Riemersi da quelle profonde tenebre che i suoi occhi custodivano, voltandomi verso Miriana che mi guardava attendendo risposta.


-Niente, niente! Sta tranquilla! Ora andiamo a prendere posto!- dissi afferrandola per un braccio e tirandola verso il centro della classe.


Avevo la perfetta impressione che quel ragazzo volesse mettermi in soggezione, mi seguì con lo sguardo per tutto il tragitto che percorsi fino ad arrivare agli unici 2 banchi liberi dell'aula e tanto per cambiare erano dietro di lui.


-Ciao!- lo salutai sorridendo e guardandolo ancora negli occhi.


Lui non rispose, si limitò solamente ad inclinare lievemente verso l'alto l'increspatura delle sue sottili labbra, facendomi un mezzo sorrisetto sghembo. Dopo scese dal tavolo e si mise a sedere sulla sedia, voltandosi verso la lavagna e giusto 2 secondi dopo entrò in classe il prof. di lettere.

Quello era strano forte!


-Forza ragazzi! Oggi è il primo giorno di scuola non l'ultimo giorno di vacanza! Prendete posto che abbiamo delle novità per quest'anno!- esclamò alzando la voce per farsi sentire da tutti.


Quello era il nostro prof. di italiano, storia e latino, era giovane ed era anche molto attraente come uomo, non voglio dire che raggiunga i livelli di Robert Downey Jr (uomo per cui ho perso la testa), ma aveva conquistato il cuore di molte alunne nel corso della sua breve carriera scolastica! Lo chiamavamo “Il Latinista”, e con questo si può capire che adorava insegnare latino e non perdeva l'occasione di citare qualche frase di Cicerone, Cesare, Nepote, Seneca e compagnia bella!


-Bene ragazzi...- cominciò quando tutti presero posto. -La nostra scuola, come sapete, ospita alunni provenienti dall'estero e quest'anno abbiamo un nuovo compagno d'avventura! È americano e si chiama Joseph Edward Miller!- esclamò il prof. leggendo da un foglio il suo nome.


Tutti puntarono lo sguardo sul nuovo compagno di classe, diciamo che non era molto loquace... Era stravaccato sul banco con la testa sorretta da un braccio e continuava a fissare Il Latinista, che si sentì molto a disagio per il silenzio ricevuto e decise di prendere in mano la situazione, cercando di scoprire qualcosa di più su questo misterioso ragazzo.


-Dunque, Joseph...-


-Mi chiami Joe... odio essere chiamato Joseph, non mi piace...- enunciò con tono leggermente scazzato, ma almeno capii che una voce ce l'aveva e non era muto!


-Perfetto! Allora ti chiameremo Joe!- esclamò il prof., cercando di metterlo a proprio agio. -Ho letto la tua cartella curricolare... buoni voti, condotta un po' meno e ottimo atleta!- disse sfogliando il fascicolo che aveva tra le mani. Joe si limitava ad annuire, senza aggiungere parola. Che persona irritante! -Parlaci un po' di te... giusto 2 parole!- esclamò il prof. non sapendo più cosa dire e dove appigliarsi.


Vidi Joe sollevare il capo, mettendosi seduto composto e incrociando le braccia al petto. -Mi chiamo Joe, sono nato a Los Angeles, mio padre è americano, mia madre italiana, mi piace fare sport, ho praticato basket, football, nuoto, surf e boxe.- enunciò come leggendo la lista della spesa.


-Perchè hai scelto di venire in questa scuola?- chiese Il Latinista, ponendo una semplice domanda, che di routine era fatta ai nuovi arrivati.


-Non l'ho scelto io. Mi è stato imposto.- rispose lapidario, facendo perfettamente capire che stare lì per lui era una tortura.


Miriana si avvicinò a me, sussurrandomi una frase all'orecchio: -Ma quello chi si crede di essere? Che antipatico che è!- Mi trovavo pienamente d'accordo con lei era veramente scontroso come persona! Notai che Joe inclinò leggermente il capo verso me e la mia amica... forse l'aveva sentita! Poco importa, quel che era vero, era vero!


Io e Miri avevamo preso posto nella parte destra dell'aula, vicino alle finestre, davanti a noi c'erano Joe e Rob il tipo più simpatico della classe, che aveva cercato inutilmente di far sfuggire un sorriso o una risata al nostro nuovo amico scontroso.


Isa, Vane, Francy, Gaby, Patty, Nina e Glu avevano messo schiera e allestito accampamento nella parte centrale della classe, mentre l'ala sinistra era assediata dai maschi.


Quell'anno eravamo 20 in tutto con prevalenza maschile, non osavo immaginare il baccano che si sarebbe creato con i nuovi professori, visto che erano abbastanza vivaci!


Iniziammo subito con le lezioni, Il Latinista aveva proprio ragione: era il primo giorno di scuola non l'ultimo di vacanza! Ci accolse subito una bella versione di Cesare sul De Bello Gallico, non ho nulla contro Cesare, ma uno che parla di sé in terza persona non è tutto normale!


Anche se era il primo giorno di scuola, nessuno riusciva a connettere e lasciammo il prof. parlare da solo sulla battaglia gallica... Mi incantai a guardare fuori dalla finestra, il vento muoveva le foglie verdi degli alberi, dardeggiate dai raggi del sole... avrei pagato per uscire dall'aula e tornare indietro nel tempo fino a Luglio!


Ero assorta nei miei pensieri ricordando l'estate passata, quando mi accorsi che 2 occhi erano fissi su di me. E quei 2 occhi erano di Joe. Sedeva sulla sedia, poggiando la schiena contro il muro, avendo così un'ottima prospettiva della classe al completo. Avanti e dietro di lui...


-Che hai da guardare?- chiesi abbastanza irritata dal suo sguardo esaminatore.


-Niente, Miky... Ti osservavo...- mi rispose senza staccarmi gli occhi di dosso. Mi ero persa un passaggio... come faceva a sapere il mio nome, anzi soprannome. Io non mi ero presentata!


-Allora smettila, sei irritante! E poi come fai a sapere il mio nome?-


-Lo so e basta...- rispose con fare superbo. -Solo il fatto che mi trovi irritante non giustifica il fatto che io non possa osservarti...- enunciò, rilanciandomi di nuovo quel sorrisetto sghembo che mi aveva fatto prima e poi si girò. Lo continuai a guardare, basita per la risposta che mi aveva dato.


-Signorina Sartelli, capisco che Joe potrebbe essere un soggetto interessante da studiare, ma ora ci concentriamo su Cesare, chiaro?- disse il prof., beccandomi sul fatto.


-Sì, prof., scusi.- risposi, maledicendo mentalmente Joe che mi aveva distratto. Mi chiesi come aveva fatto a sapere che il professore si sarebbe girato verso di noi, salvandosi poi a tempo... Una cosa simile l'aveva fatto anche quando Il Latinista era entrato in classe! Inquietante...


********************************************************************************


Alla fine delle lezioni io e Miri andammo a casa insieme.


-Giuro che lo odio! Hai sentito come mi rispondeva?! Quanto è odioso!- esclamai, percorrendo il viale verso l'uscita della scuola con Miriana che rideva vicino a me. -E ora cosa c'è tanto di divertente?-


-Niente! Fai ridere quando ti arrabbi! La prendi troppo sul personale, è un po' scontroso. Ma è il suo carattere, forse col tempo cambierà... E poi è proprio figo!- esclamò, dandomi una leggera spintarella. Su quello non si poteva accusarlo. Era bello! Era quel tipo di ragazzo attraente e antipatico!


-Ok, su quello ti do ragione. Ti confesso che quando l'ho visto sono rimasta affascinata...-


-Chi hai visto che ti ha fatto rimanere affascinata?- mi chiese la sua voce da dietro le spalle. Girai la testa e mi ritrovai Joe ad un paio di centimetri dal mio viso. Speravo vivamente che non avesse sentito niente o che non avesse capito che il soggetto della discussione era proprio lui!


-Non sono affari tuoi! E poi ti sembra carino piombare alle spalle delle persone in questo modo?- gli chiesi alzando il tono della voce e mascherando il mio imbarazzo.


-Mi trovavo qui accidentalmente... non era mia intenzione seguirti!- mi rispose con tono tranquillo e sotto sotto divertito.


-Oh! Piantala! Dai Miri andiamo!- esclamai, voltandogli le spalle e allontanandomi furiosa per il comportamento di quel simpaticone, che se ne stava lì e ci guardava andare.


-Secondo me, gli piaci! Sorride solo a te!- mi disse Miriana sorridendo.


-Vuoi forse morire?! Io quello lo odio!- esclamai fulminandola con lo sguardo.


-Io non dico niente... ma sappiamo perfettamente come vanno a finire queste storie...- la guardai con aria interrogativa. -Intendo dire: dopo l'odio c'è sempre l'amore!-


-Sì, questo in quei film strappalacrime che ti guardi quasi ogni sera! Tu sei troppo romantica, apri gli occhi!- scherzai, prendendola in giro.


-Andrà come dico io, vi metterete insieme! Scommetto un gelato!- alzai gli occhi al cielo. Avevo sempre detto che Miri era un po' matta, ma accettai la scommessa, avrei vinto un gelato!


Continua...

Ciao a tutti! Questa è la prima storia che scrivo in questa sezione....

Si tratta della storia di questa ragazza e il suo anno scolastico con un compagno di classe abbastanza speciale, perchè Joe non è quello che realmente sembra...

Per questa storia ho preso l'ispirazione dalla mia vita, la maggior parte delle cose è vera, invece qnd si passa al sovrannaturale date  colpa alla mia fantasia! XD Per spiegare meglio io sono Miky... e questa è la sua/mia storia... 

Spero vi sia piaciuto questo capitolo! Recensite e ditemi che ne pensate! E se vi va continuate a seguirmi! Grazie!

By Sic! :)











   
 
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