Photograph.
I
tried to paint you a picture but the colours were all wrong
Black and white
didn’t fit you and all along .
(All
we are – One republic)
La
carta sottile e ruvida passò sotto le sue dita e il suo
cuore da vampiro perse
l’ennesimo battito.
Elena
si mordicchiava il labbro inferiore, con le braccia strette al petto
quasi come
se volessero nascondere il ritmo frenetico del suo cuore che, per suo
malgrado,
arrivava perfettamente alle orecchie di Damon.
Le
labbra del vampiro si contrassero immediatamente
all’insù e un sorriso ironico
e quasi compiaciuto comparve sul suo viso.
“Da
quand’è che sai anche il giorno del mio
compleanno?” chiese dandole un fugace
sguardo, quasi di rimprovero.
Tornò
a studiare il sottile pacchetto che teneva tra l’indice e il
medio per poi
accarezzarne il rudimentale fiocco posto con un brandello di nastro
adesivo
proprio all’angolo destro del regalo.
La
carta di un azzurro cielo, il medesimo colore dei suoi occhi, recava
sul lato
posteriore la piccola incisione, scritta con inchiostro blu, Buon compleanno Damon: la scrittura
sottile di Elena.
Damon
si umettò le labbra e si rigirò tra le mani il
pacchetto con ancora il sorriso
compiaciuto di poco prima.
Elena
inarcò un sopraciglio e allungò la mano per
afferrare il pacchetto.
“Se
non lo vuoi puoi anche ridarmelo”.
La
mano di Elena si librò veloce in cerca
dell’oggetto da lei richiesto, ma Damon
lo portò più in alto allontanandosi poi dalla
ragazza.
“Accetto
sempre di buon grado i regali delle signore”
affermò con una particolare
audacia che gli fece vacillare per un secondo la voce suadente: avrebbe
voluto
dire Accetto sempre i tuoi
regali.
In
effetti quello era il primo regalo che Elena gli donava, il primo
regalo da
oltre centoquarantacinque anni, il primo regalo per lui, lui che in
genere non
riceveva regali.
Strappò
un lembo della carta immacolata e quasi gli parve un peccato sciupare
quella
confezione che proprio Elena aveva fabbricato per lui.
Scostò
il fiocco blu che cadde ai suoi piedi e lo strappo si fece sempre
più ampio
fino a dischiudere del tutto il contenuto della confezione.
Era
una foto di Elena di qualche mese fa, i capelli lisci e scuri le
ricadevano
sulle spalle nude, gli occhi color nocciola brillavano e gli zigomi
alti erano
leggermente arrossati per via del radioso sorriso che le si era dipinto
in
faccia.
La
foto era circondata da una cornice in legno intarsiato con minuscoli
disegni
che solcavano la cornice quasi come se fosse stata ricamata. In basso
la
scritta incisa “Mystic Falls 2010” chiudeva il
dipinto.
Damon
passò le dita lungo il bordo della cornice e ad ogni
incisione sentiva un
brivido farsi largo dentro di lui arrivando nell’incavo del
suo cuore muto.
Ebbe
modo poi di scontrarsi con la fredda e dura parete di vetro che la
divideva da
Elena ritratta in quella posa.
Alzò
gli occhi per incontrare quelli della vera Elena che stavano aspettando
qualche
esito positivo.
Damon
sorrise stavolta non al suo solito modo, era un sorriso sincero di
quelli che
da troppo tempo riservava solo ed esclusivamente a lei.
“Grazie”
sillabò quasi in modo che quelle parole appena pronunciate
potessero arrivare
chiare alle orecchie di Elena.
Le
spalle della ragazza si rilassarono e sciolse le braccia portandosi una
ciocca
di capelli all’indietro.
“Ho
notato che non avevi ancora una foto mia e dopo che quella di Katherine
è
andata perduta ho pensato di regalartene un’altra”
disse abbozzando un lieve
sorriso.
Damon
riportò nuovamente la foto sotto il suo sguardo.
Ripensò
alla foto di Katherine in bianco e nero e al suo sguardo serio che
traspariva
dalla carta ingiallita e dall’inchiostro ormai sbiadito. Il
suo amore per
Katherine era sbiadito proprio come quell’inchiostro e la
polvere stava
ricoprendo ormai la foto in bianco e nero che albergava nel suo cuore.
Invece
la foto di Elena era a colori: il marrone più scuro dei
capelli e il nocciola
degli occhi figuravano nel viso color cannella di Elena, con un
contorno di
rosso per le labbra e l’arancione delle bretelle della
canotta.
Damon
pensò che in effetti da quando l’aveva conosciuta
finalmente aveva dimenticato
il grigiore del 1864 e aveva finalmente riscoperto i colori.
“Forse
avrei dovuta farla in bianco e nero per renderla più
somigliante all’altra”
scherzò Elena e una risata echeggiò in aria.
Damon
piegò le labbra in una finta smorfia e arricciò
il naso.
“No
a colori sei molto più bella” soffiò il
vampiro a pochi centimetri.
Si
voltò bruscamente con ancora stretta in mano la fotografia e
si avviò
compiaciuto verso le scale.
Sentii
il cuore di Elena aumentare i battiti e li sentii riecheggiare in testa
quasi
come un martello pneumatico.
Si
girò allarmato da quell’alterazione.
Elena
premette le sue labbra a quelle di Damon e mai ci fu combinazione
migliore
delle loro dita che si intrecciavano. Damon lasciò la presa
sulla fotografia,
che cadde con un tonfo sordo sul tappeto, mentre con entrambe le mani
libere
circondava la nuca di Elena.
Elena
si staccò da lui ansimando a malapena e tenendo ben salde le
mani di Damon
sulle sue guance arrossate.
“Buon
compleanno Damon” sorrise e il vampiro ritrovò i
battiti di un cuore che non
aveva mai posseduto.
Capii
allora che in quel pacchetto color cielo non c’era solo la
semplice foto di
Elena.
Era
lei il regalo che aspettava da tutta
una vita.
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Sciocchezzuola
scritta tutta per Ale.
Spero che ti piaccia, mia cara ;D
Allora,
penso che sia abbastanza semplice comprendere la dinamica degli
avvenimenti,
tema centrale: il compleanno di Damon! Nella serie televisiva hanno
fatto
vedere solo il compleanno di Stefan, chissà se durante la
terza stagione dedicheranno
un episodio anche al compleanno del Bad Vampire! Spero sia stata di
vostro
gradimento
Alla
prossima <3
Sil