Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: stefy3000    28/06/2011    1 recensioni
Ricordo bene quel giorno, era il 15 febbraio 2011 ed ero appena tornata dal centro commerciale ero troppo entusiasta,avevo comprato il biglietto per il concerto della mia band preferita!i 30 seconds to mars ,oh quanto li adoro!Non vedevo l’ora di tornare a casa ed urlare:”CE L’HOOOO,L’HO TROVATOOO” ma non sapevo ancora cosa mi aspettava una volta varcata quella porta.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dopo una settimana  nessuna chiamata ricevuta,silenzio ,niente di niente, così devo cominciare a pensare seriamente ad un alternativa ,qualsiasi essa sia. Così dopo una serie di notti insonne arrivo alla conclusione che l'unica cosa da fare è andare da Paola,  forse lei con il suo lavoro mi può aiutare a risolvere tutti i miei problemi, non avrei mai pensato ad un lavoro come escort ma adesso è diventata la mia unica speranza.
Arrivata davanti il suo portone le mie gambe hanno incominciato a tremare,dove mi stavo andando a mettere?io Mariastefania,conosciuta come la vanitosa dovevo fare la escort?per un attimo ho pensato di scappare ma dopo qualche minuto mi sono ricordata  il motivo della mia scelta e mi sono presa di coraggio. Paola arrivò subito ad aprire la porta. Come sempre è bellissima non è cambiata negli anni,alta snella e con degli occhi eccezionali!porta una camicia da notte molto sexy,sicuramente il suo ultimo cliente se ne è appena andato.Con aria sorpresa mi fa cenno di entrare –Marysteee da quanto tempo non mi aspettavo questa tua visita,cosa ti porta qui?-mi chiede gentilmente. La casa è molto bella ,spaziosa e con ampie vetrate. Ci sediamo e ci mettiamo a parlare davanti un tè ,le racconto quello che mi è successo  e il motivo per cui sono andata da lei- Maryste sei proprio convinta?si  ti posso dare la conferma soldi ne entrano,basta vedere dove abito ,la clientela non manca mai,ma ne devi essere convinta … - -Paola sono convinta,non ho altra scelta,non sopporto più di vedere i miei genitori soffrire ,fare di tutto ed io starmene con le mani in mano devo fare qualcosa e questa è stata la mia scelta…mi puoi aiutare?-non ce la sto facendo più se mi dice di no potrei essere capacissima di buttarmi da un ponte,Paola è confusa e non sa cosa dirmi ,si allontana un attimo per prendere la sua agenda,forse si è convinta finalmente –tesoro va bene,se questa è la tua decisione puoi contare su di me… domenica c’è una festa in una  barca di gente molto importante,debutterai là,che ne dici di andare a fare un po’ di shopping?-e la luce fu!!non so cosa mi aspetterà,come mi sentirò so solo che finalmente sarò in grado di aiutare e incoronerò il mio sogno!così siamo entrate in moltissimi negozi  per lo più intimi e mi ha comprato una serie di completini di pizzo,minigonne cose che io non sognerei mai di mettere! È incredibile come il tempo vola  tra un preparativo e l’altro siamo già a domenica,sono troppo emozionata e tesa. Paola mi ha dato una serie di dritte:”sorridi sempre,mostrati interessata a qualsiasi discorso,ridi alle loro battute e balla”be’ nulla di difficile a quanto sembra. Le altre non sembrano malissimo ,una si vedeva era inesperta come me le altre tutte delle professioniste,seno rifatto altissime  fisico perfetto,mi chiedo che ci faccio io qua?chi mi deve prendere?è ovvio che le altre sono molto meglio di me,cominciano a venirmi gli attimi di panico ,voglio andarmene,rivestirmi e scappare via!ma forse è troppo tardi per farlo, ho un completino intimo rosso con degli autoreggenti e dei tacchi vertiginosissimi!mi sentivo ridicola ed impacciata. alle ore 20.20 la sala di sotto si era riempita e tutte noi cominciamo a sfilare davanti a tanti simpatici signori(di simpatico non hanno  proprio niente)sono tutti grandi, che fingono di avere un area colta solo perché indossano giacca e cravatta,ovviamente le mogli  erano tutte a casa,appena passiamo davanti a loro cominciarono i fischi gli applausi mi sentivo in uno zoo… le altre non sembrano farci caso, forse prima o poi anche io riuscirò ad essere spontanea. Il salone era molto ampio , i signori cominciarono a bere a scherzare qualcuno si mise pure a parlare di politica una noia mortale e dover sorridere e ridere alle loro squallide battute non era per niente facile. Verso le 23.30 erano tutti allegrotti,tutto quel bere stava dando alla testa,molte delle altre ragazze erano già di sopra a fare il loro lavoro ,io ero messa in disparte quando un uomo sui 50 anni si avvicina a me chiedendomi un ballo,potevo dire di no?l’avrei voluto dire ma non mi era possibile,l’uomo si attaccò a me facendo un lento ma dopo un po’ cominciò a scatenarsi a farmi fare pirouette,giravolte,caschè che stanchezza mi sentivo un oggetto ,piano piano cominciò ad abbassare la presa,mi toccò il sedere
Mi baciò il collo … cosa dovevo sopportare?e per quanto tempo?non so se avrei resistito …ma dovevo farlo … così il signore di cui ignoro ancora il nome mi prese la mano e mi indirizzò verso una stanza da letto,mi stavo già chiedendo come è che ancora non è successo?volevo levarmi questo peso il prima possibile e ritornare a casa…quei minuti passati in quella camera sono state al mio avviso i minuti più lunghi della mia vita,una volta finito l’uomo mi pagò ed io me ne andai quasi scappando dimenticandomi di salutare Paola. Ero sfinita non vedevo l’ora di arrivare a “casa” e di farmi una lunghissima doccia anche se l’acqua era congelata , mi sentivo sporca ,mi sentivo in colpa non so con chi forse con me stessa,non ho nemmeno il coraggio di guardare in faccia i miei, cosa gli avrei detto?come li ho ottenuti quei soldi?di certo non potevo dire la verità ,sarò la badante di un anziano signore ecco cosa dirò a loro. Arrivata a casa i miei hanno iniziato a fare domande-dove sei stata?con chi?e perché hai fatto così tardi?- ed ecco che incominciai a dire le prime bugie,dopo una lunga discussione con i miei finalmente andai in doccia e ci rimasi per un’ora almeno era l’unico posto dove potevo piangere senza essere vista dai miei visto che dormiamo tutti nella stessa stanza,era l’unico posto dove potevo essere sola… ritornata in stanza i miei erano orgogliosi di me avevano dimenticato la discussione ed erano contenti per il mio nuovo lavoro,questo mi fece aumentare il senso di colpa,forse stavo sbagliando tutto,stavo commettendo degli errori enormi  ma al pensiero della meravigliosa casa di paola tutti i miei dubbi svanirono e addormentandomi con le lacrime e con le note di “Alibi” finì quel lunghissimo giorno.
   I giorni passano velocemente,ormai il lavoro mi tiene occupata a tempo pieno,mille chiamate,appuntamenti con uomini uno più strano dell’altro ,di tutte l’età dal 18enne al 60enne,da quello più dolce e tradizionale a quello più aggressivo e masochista(si esatto anche quelli) c’era anche quello vanitoso ed eccentrico che non faceva altro che guardarsi allo specchio mentre lo faceva ,ma devo dire che grazie a tutto questo se sono riuscita a guadagnare un po’ di soldi per pagarmi il treno di andata ed una notte in una camera da albergo.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: stefy3000