28/06/2011
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Dramatic prologue
Schweppes, Pidove e calci nel culo
“Ci sono persone che non capiscono come gira il mondo. Persone che non capiscono l’importanza di uno scopo nella vita. Persone che non capiscono che per essere forti non basta avere un cuore puro. E poi… ci sei tu, N.”
Il ragazzo si irrigidì, emozionato, e serrò la mascella in un tentativo quanto mai inquietante di dimostrare la sua impazienza. Ghecis lo osservò, e un sorriso tagliente apparve sul suo volto.
“Che non capisci niente a priori, qualunque sia il tempo e il luogo in cui ti trovi.”
N si inchinò profondamente. “Come siete saggio, padre!”
“Sì, effettivamente lo sono” ne convenne lui massaggiandosi la mascella “ma a parte queste asserzioni retoriche… N! Sei pronto a partire?”
“Sì, padre!” esclamò il giovane dandosi una stoccata in testa con la mano tesa che gli valse un bernoccolo che lui fece finta di non vedere. “È tutto pronto!”
“Hai preparato lo zaino con le provviste? Hai preso del denaro con te?” Il tono di Ghecis era duro, ma da esso si intuiva una crescente soddisfazione. Perché il suo piano era semplicemente perfetto.
“Certamente” rispose N “ho controllato la lista delle cose da prendere quarantasette volte prima di venire qui”.
“Ah. Questo spiega perché sei venuto tre ore dopo la mia convocazione”.
“No, è che poi ho visto un Pidove sul davanzale e mi sono, ehm… messo a rincorrerlo…”
“Farò finta di non aver sentito. N?”
“P-padre?”
“Adesso vai. E compi il tuo destino.”
“Lo farò!”
“E pettinati quelle alghe che hai in testa, prima di uscire.”
“L-lo farò…”
N aveva una missione. Diventare ‘il nuovo eroe di Unima’, o così aveva sentito dire in giro. Ovvero, origliando le conversazioni del Team Plasma da dietro la porta e fingendo noncuranza se uno di loro veniva a bussare chiedendo se il sovrano desiderasse un panino con la porchetta o un sorso di Schweppes. Che lui, tra l’altro, aveva sempre creduto essere succo di mango. Era stato un trauma quando invece Ghecis gli aveva spiegato che era estratto di cipolla, ma si trattava pur sempre di dettagli sul quale non valeva la pena di soffermarsi.
“N.” la voce di Ghecis tuonò nella sua scatola cranica fino a riportarlo alla realtà.
“Cosa?”
“Quel cappellino che hai in testa…” cominciò, e gli occhi di lui si animarono di una luce nuova e piena di vita. “Ah! Intendete dire questo?” Ne aveva solo uno in testa, e aveva una sola testa, quindi a quale cappellino poteva riferirsi mai, suo padre? Ma anche questi erano futili dettagli, dopotutto. “Bello, vero?”
“Mi fa schifo, a dirla tutta” puntualizzò quello con scarsa enfasi “ma non ha importanza. Quello che conta è che adesso tu parta. Una nuova alba sta per sorgere e tu” lo additò “ne sarai il protagonista!”
N si voltò verso la finestra più vicina e vide che il sole stava tramontando. Alzò dunque un indice per controbattere ma Ghecis lo afferrò per la collottola e lo calciò via con una grassa risata. “Vai, N! Diventa il nuovo eroe di Unima!”
E l’avventura ebbe inizio.
Note di Vetro: non c'è molto da dire più di quanto non ci fosse scritto nell'introduzione; N, demenzialità, AU, deliri vari ed eventuali, tanta voglia di ridere. Un viaggio per la terra di Unima alla scoperta delle sue meraviglie, il tutto ovviamente condito da taaaanto nonsense, come piace a me. E a nessun altro, ma dettagli. Rating giallo per eventuali accessi di volgarità, ma anche questo era stato già detto. Bene, grazie a chiunque mi vorrà seguire, prometto che non lo deluderò :3