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Autore: Angel_lily    28/06/2011    16 recensioni
Vorrei il tuo tocco, quello morbido e tremante di mani sudaticce e deliziose, le tue gote rosse di imbarazzo sotto il mio sguardo che non chiede più di quanto può ottenere, perché da una vita come la mia non puoi aspettarti nulla di ciò che desideri se non soddisfazioni donate da chi ti ama.
E innamorarsi è un rischio fin troppo concreto quando ritrovi spesso lo stesso sorriso che ti spezza il cuore e racconta storie di una vita di cui ti piacerebbe far parte sebbene diversa e lontana dalla tua.
Dove sei?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera adoratissimi lettori *___* Rosita sta esagerando eh? In realtà questa OS è un regalo ^^ Un regalo per una persona meravigliosa che in questo momento credo ne abbia davvero bisogno. Valentina, tesoro mio, questo è per te, spero che il tuo cuore possa gioirne, spero di essere stata all’altezza delle tue aspettative, spero di poterti regalare attimi di vera emozione ^^

E naturalmente è anche per ognuno di voi angeli miei che passerà un secondo del suo tempo a leggere o anche solo a dare un’occhiata, vi adoro <3

Ebbene sì, il concerto mi ha ispirata e ho sentito il bisogno di mettere tutto su carta XD

La canzone citata nel testo è “beautiful”  degli Him ^^

Buona lettura <3

 

 

 

Just one look into your eyes

One look and I'm crying

Cause you're so beautiful

 

Ti cerco tra la folla.

Non ricordo il tuo nome, non so se ci sei, ma percepisco la tua presenza ed è più forte di quanto potessi immaginare.

Mi sento a pezzi, ma sono qui, perché vorrei una carezzevole immagine dei tuoi lunghi capelli neri, vorrei un accenno del tuo sorriso e l’emozione dei tuoi occhi che vaga delicata tra le pieghe del mio cuore.

Vorrei il tuo tocco, quello morbido e tremante di mani sudaticce e deliziose, le tue gote rosse di imbarazzo sotto il mio sguardo che non chiede più di quanto può ottenere, perché da una vita come la mia non puoi aspettarti nulla di ciò che desideri se non soddisfazioni donate da chi ti ama.

E innamorarsi è un rischio fin troppo concreto quando ritrovi spesso lo stesso sorriso che ti spezza il cuore e racconta storie di una vita di cui ti piacerebbe far parte sebbene diversa e lontana dalla tua.

Dove sei?

Sto cantando per te, per leggere quell’emozione nei tuoi splendidi occhi scuri, sto cantando per te.

Dove sei?

Sono tutti meravigliosi, ognuno di loro, non riesco ad immaginare quanti siano ma so per certo di amarli dal primo all’ultimo, per essere qui, per essere rimasti a sostenermi, per credere ancora in me nonostante io stesso faccia fatica a farlo da un po’ di tempo a questa parte.

Ma tutte queste anime unite dalla stessa passione, nel mio piccolo so, dal battito insistente del mio cuore, che ne sarebbe bastata solo una per farmi sentire realmente completo e consapevole che non avrei potuto ottenere di meglio, nemmeno volendo.

Ti sto ancora cercando, non riesco a farne a meno, ho migliaia di occhi puntati su di me eppure cerco i tuoi, ho migliaia di cuori uniti in un unico battito eppure cerco il tuo, ho migliaia di anime capaci di emozioni straordinarie eppure cerco la tua.

Come break me down, bury me, bury me…

I am finished with you…

Sono finito con te, dal sacrosanto giorno in cui ho incrociato il tuo sguardo ed ho capito che nulla mi avrebbe più permesso di sfuggirgli.

Cantano tutti con me e per me, non sto bene, so che lo stai facendo anche tu e vorrei poter riconoscere la tua limpida voce in questo coro di speranze, mi stanno dando forza.

Sento un nodo stringere prepotente la gola e se anche potessi non riuscirei a cantare come mio solito, non so in quanti andranno via delusi di qui stasera, mi si spezza il cuore al solo pensiero, ma tu sai che ce la sto mettendo tutta, lo sai vero?

Non so perché continuo a pensare a te, non so cosa dovrebbe accadermi per saziare il senso di vuoto che accompagna il ricordo sfocato del tuo viso, in pagine e pagine di vita vissuta non c’è nulla che abbia stampato in modo più netto il suo passaggio.

E tu ci sei, se non in tutte in quelle più importanti, in quelle incastrate nella mente, in quelle impossibili da liberarsene, sei in ognuna di loro ed io non posso fare altro che rispecchiarmi impotente nei tratti delicati del tuo viso.

Ho incrociato il tuo sguardo poche ore fa ed è stato come non riconoscerti, è stato come essermi perso un fondamentale passaggio che ti ha trasformata in una donna meravigliosa, dov’ero io mentre il mondo si accorgeva di te rendendoti la creatura più straordinaria alla quale sia stato dato il permesso di camminare su questa terra?

Dov’ero io?

Spesso sento il bisogno di essere molto più insignificante, per avere il permesso di perdermi nella potenza di un attimo di emozione senza dovermene tirare fuori prima di esserne compromesso.

Tu sei la mia dannazione, perché con te è fin troppo difficile mantenere il controllo, con te ogni proposito va a puttane, con te il desiderio di essere normale diventa talmente intenso da risultare insopportabile.

Meccanicamente smetto di suonare, faccio loro qualche complimento che si meritano e riprendo con i primi accordi riadattati alle possibilità limitate della mia voce che mi passano nel cervello.

Un ruggito di gioia scoppia tra la folla quando la comprensione raggiunge i loro cuori attraverso le mie note, cominciano immediatamente a cantare, prima che possa farlo io, mi si riempie il cuore di un’emozione quasi del tutto indescrivibile, è come avere finalmente la piena consapevolezza che ci sono migliaia e migliaia di persone che per me sarebbero pronte a qualsiasi cosa, che desiderano solo farmi sentire quanto è forte il loro amore, la loro passione, il loro orgoglio.

Hanno scelto di credere in qualcosa con me e non smettono mai di farlo sebbene spesso e volentieri io stesso dimostri quanto sia difficile.

Night of the Hunter, sprigiona una forza inverosimile che si irradia come onde nei cuori di tutti gli echelon, li sento metterci l’anima, li sento molto più vicini di quanto mi sia mai capitato, li sento vivi e li sento miei.

Pray to your God.

Open your heart.

Whatever you do don’t be afraid of the dark.

Cover your eyes.

The devil inside.

Mi si scioglie l’anima e il mio cuore perde un battito.

Ti ho sentita!  Io sono sicuro di averti sentita! La tua voce ha attraversato qualsiasi distanza per giungere chiara e forte dentro di me, sconvolgendomi senza darmi alcuna possibilità di scappare o di prepararmi alla cosa.

La sento ancora forte gridare la sua presenza come per attirare le mia attenzione su di sé e su di te che ne sei fiera proprietaria.

Seguo il suono o, più  correttamente il cuore, faccio scorrere lo sguardo verso sinistra ed eccoti lì, lontana da me, troppo lontana da me, eppure perfettamente riconoscibile in mezzo ad una massa insensata di volti sconosciuti e amati, è come vederti brillare, unica luce in questo buio, unico punto di riferimento.

Le tue braccia tese verso di me e il tuo viso distorto in un’espressione di emozione pura mentre lasci che le parole vengano fuori da te come preghiere.

Ti ho trovata angelo del Paradiso, sei lì pronta a salvarmi.

Mi si blocca il respiro e la voce cede impedendomi di continuare a cantare, mi allontano dal microfono lasciando l’arduo compito di portare a termine la canzone al resto della mia famiglia, mentre lo sguardo non fa altro che tornare su di te, una, due, tre volte, ma non sembrano mai bastare, nemmeno quando mi impongo di comportarmi in modo corretto, nemmeno quando ti spio dal backstage senza dar la minima retta ai medici che mi implorano di smettere presto di cantare prima che possa essere troppo tardi e compromettermi per sempre.

Esisti solo tu, non so se lo hai compreso, non so se te ne sei accorta, so che ancora una volta sento di avere pochissimo tempo per farti capire quanto la tua impronta abbia lasciato solchi profondi alle estremità del mio cuore di stoffa.

Vorrei poterti trasmettere il mondo, ma devo accontentarmi di uno sguardo.

 

Just one kiss and I'm alive

One kiss and I'm ready to die

Cause you're so beautiful

 

“GRAZIE A TUTTI”

Mi precipito fuori dal palco, distrutto ma soddisfatto, ho come l’impressione di stare per svenire, sento indistintamente alcune braccia sorreggermi e mi getto di peso su di esse perché il sostegno è quello che mi ci vuole ora per non perdere completamente i sensi.

Come farò con il meet? Probabilmente darò il peggio di me stesso e questo mi spezza il cuore in due, ho già deluso abbastanza stasera senza contare in quanti andranno via di qui con un magone tremendo allo stomaco, certo non più forte di quello che ho io ora.

“Signor Leto deve seguirci in ambulanza!” esclama il paramedico dal forte accento italiano, scuoto la testa.

“Sto bene!” vorrei essere molto più convincente e vorrei avere molta più voce invece che questo filino rauco che non fa altro che rendermi poco credibile.

“Datemi solo qualcosa da bere e una sedia, resto per il meet e poi andiamo dove volete” i medici mi guardano perplessi e poco convinti pronti a ribattere, per fortuna arriva Shan a salvare la situazione, mi posa una mano sulla spalla e leggo la preoccupazione nei suoi occhi ambrati.

“Pensi di farcela?” sussurra, so quanto debba costargli fingersi tranquillo.

Annuisco anche se so benissimo quanto debba risultare stravolto il mio viso in questo momento.

“Pochi minuti ed è finita, se preferisci facciamo in modo di non farli avvicinare troppo a te” propone Tomo.

“No, ce la faccio ragazzi davvero, devo solo evitare di parlare” sono febbricitante e un po’ deluso di non aver potuto dare il meglio come invece avrei voluto, mi guardo intorno con un disperato nodo che mi stringe la gola senza darmi tregua.

Mi volto leggermente alla mia destra e il cuore si ferma all’istante consapevole dei tuoi occhi scuri e preoccupati fissi nei miei.

Vi stanno spingendo via dal palco, ma io non voglio che tu te ne vada, faccio per raggiungerti ma lo sguardo di mio fratello mi fa desistere per un millisecondo che mi costa caro, ti perdo di vista immediatamente.

Eri ad un passo da me, come hai fatto a raggiungermi senza che me ne accorgessi?

Il meet dura troppo, troppi sorrisi, troppi abbracci, troppi autografi e decisamente troppe foto.

Non sono cattivo, sono solo malato e in quanto tale privo di forze per poter affrontare al cento per cento la cosa, non vorrei che qualcuno mi fraintendesse, io amo stare a contatto con gli echelon, solo che ora come ora il mio cuore è stanco.

Io sono una completa delusione, loro sono la più grande delle soddisfazioni.

Cosa li spinge a restare ancora qui?

Sono felice di non avere annullato questo show, davvero felice.

“Jared, dove pensi di andare?” il rimprovero di Shan mi giunge forte e chiaro prima che riesca a sparire.

“A fare quattro passi” rispondo giustificandomi e lui ricambia con un’occhiataccia.

“Non mi sembra il caso, considerate le tue condizioni!”

“Non ci sto molto” lascio il discorso a metà e l’aria fresca della notte m’investe non appena sfuggo al disordine e al trambusto.

Non so perché sono qui, ma stranamente è come se una bolla di silenzio si posizioni tranquilla ad illuminare questa notte italiana.

Sospiro e tiro le somme di una serata disastrosa, nessuno di questi meravigliosi echelon meritava di assistere ad uno spettacolo pietoso, nonostante la potenza emotiva non sia stata del tutto indifferente.

Mi passo una mano sul viso, chiudendo gli occhi e massaggiandomi le tempie, inavvertitamente sbatto contro qualcuno.

“Oh mio Dio, mi dispiace!” non conosco la lingua ma il suono di quella voce mi blocca il respiro.

Non può essere davvero lei.

La fisso sbalordito mentre alza gli occhi verso di me in un’espressione di pura innocenza, arrossendo visivamente per la sorpresa.

“Non scusarti, è stata colpa mia” le sorrido tenendola ancora tra le braccia, la voce mi ha completamente abbandonato ormai, sono molto stanco e credo che tutto questo traspaia senza alcun tipo di problema.

“Jared” sussurra abbassando il viso scarlatto e allontanandosi appena da me, l’improvvisa mancanza del suo calore mi destabilizza, mi tendo verso di lei automaticamente prima di accorgermi che potrei spaventarla.

Deglutisco a vuoto realizzando che è ancora più bella di come la ricordassi, spesso e volentieri la nostra mente tende a crearci immagini concrete di persone un po’ astratte, la mia immagine di lei non corrisponde al vero, non le rende minimamente giustizia.

I lunghi capelli neri avvolgono setosi la sue spalle coperte da una semplice magliettina blu, si stira nervosamente le pieghe del jeans chiaro che avvolge le sue forme ed evita accuratamente il mio sguardo senza rendersi minimamente conto che incrociare i suoi occhi potrebbe fare molto più male a me che a lei.

Tossisco, colpito da una brutta crisi d’asma, mi tengo la mano sullo stomaco, potrei vomitare anche l’anima, ho lasciato il distanziatore sul tourbus e non ho assolutamente intenzione di usare l’inalatore da solo, anche se lo porto sempre con me.

“Jared! Stai bene??” esclama preoccupata, mi appoggio impotente alle sue spalle e lei mi sorregge con un po’ di fatica, vorrei dirle qualcosa ma fatico anche a respirare, parlare è un’utopia in questo momento.

“Tranquillo, ci penso io a te. Vieni con me” la osservo, dolce e determinata, completamente rapito.

È una piccola donna che mi ha fatto perdere la testa e mi ha rubato il cuore, sento di poter vivere per sempre così, tra le sue braccia, cullato dalle sue amorevoli cure.

Ci siamo solo noi nel buio parcheggio, non riesco a spiegarmi come mai d’improvviso sono spariti tutti, anche il mondo sembra trattenere il respiro di fronte al nostro ritrovarci, anche se fosse dopo anni e anni saprei di dovermi aspettare sempre la stessa morsa allo stomaco.

Mi fa sedere sul marciapiede accovacciandosi davanti a me, sono ancora scosso da tremiti e tosse e lei tira fuori un fazzolettino di carta asciugandomi il sudore dalla fronte, mi costringe a guardarla.

“Respira” sussurra, rilasso i muscoli del viso e le palpebre tendono quasi a chiudersi “lentamente” obbedisco e l’effetto è immediato, i conati di vomito cessano “continua a respirare” ribadisce senza staccare mai il suo sguardo dal mio, la tosse pian piano si calma, lei passa di nuovo delicatamente il fazzoletto sul mio viso e sento il calore sconvolgente delle sue mani a contatto con la mia pelle.

“Va meglio?” domanda sorridendo quando ciò che resta della crisi è solo un leggero affanno, annuisco consapevole di non poter fare di più, sono completamente assuefatto dalla sua presenza, il suo profumo, il suo modo di fare, la sua dolcezza, immaginarla accanto a me per tutto questo tempo non è stato mai abbastanza, me ne rendo conto solo ora.

Non ricordo il suo nome, vorrei ricordarlo per ringraziarla nel modo giusto, nel modo che si merita, lei mi lancia una breve occhiata e sorride di nuovo.

“Valentina, io sono Valentina”

Sei bella Valentina, molto più bella di quanto immagini, molto, molto di più.

“Perché mi guardi in quel modo?” domanda imbarazzata lasciandosi sfuggire una risata cristallina che mi riempie il cuore di una gioia indefinita, mi concedo anche io un sorriso ma non distolgo lo sguardo.

Grazie…Valentina” sussurro il suo nome sperando di vederla arrossire, ed è proprio quello che accade un secondo dopo, mi avvicino impercettibile al suo viso prendendolo tra le mani, osservo intontito i suoi occhi scuri dilatarsi sorpresi e increduli e poi farsi lucidi.

“Ho l’impressione di conoscerti da sempre” soffio sulle sue labbra parole che escono dal più profondo del mio cuore, non so perché lo sto facendo ma so che il tempo stringe e ho bisogno di lasciarle qualcosa da tenersi stretto tutto il tempo in cui non ci sarò e potranno essere anni.

“Ma noi ci conosciamo da sempre” trema come la sua voce, poso gli occhi sulle sue labbra carnose ed invitanti e mi trattengo solo per paura di spaventarla.

Il cuore batte a mille in perfetto sincrono con il suo.

“Pensi di potermi perdonare?” domando cedendo all’istinto.

“Per cosa?”

“Per questo” la bacio delicatamente e il suo sapore è dolce esattamente come me lo aspettavo, le sue labbra morbide e umide, è come baciare per la prima volta, un lento avvicinarmi alla metà senza chiedere mai più di quanto lei stessa è disposta a darmi.

Un lento danzare di lingue che si incrociano, si cercano, si inseguono.

E’ il Paradiso, nel mio personale inferno, che molti si ostinano a definire vita.

Sento di poter morire, ora, in questo preciso istante.

 

Just one touch and I'm on fire

One touch and I'm crying

Cause you're so beautiful

 

La attiro verso di me desiderando molto più di quanto mi sia concesso, troppo, la voglio, voglio sentire il suo sapore, il suo odore, le sue urla, voglio sentirla sotto di me, voglio sentirmi protetto, voglio proteggerla. La costringo a sedersi a cavalcioni su di me e lei obbedisce senza alcuna remora passando le sue calde mani tra i miei capelli, sento di poter diventare decisamente troppo cattivo se continuo ad assaggiarla in questo modo, agisce come una droga, più ne ottengo più ne desidero fino a condurmi lentamente alla pazzia.

Infilo incurante le mani al di sotto della sua maglia a contatto con la sua pelle morbida e liscia, un brivido mi attraversa il corpo, un brivido di puro desiderio.

“Jared” per la prima volta la sento desistere  e capisco immediatamente di doverla lasciare andare.

Si allontana da me come se si fosse appena scottata, si sistema la maglia e si morde le labbra carnose visibilmente arrossate a causa dei miei baci.

Non…non dovremmo” balbetta imbarazzata, mi rimetto in piedi preoccupandomi di nascondere l’esagerata eccitazione, lei automaticamente si allontana nello stesso istante in cui mi avvicino.

Tu…tu non puoi farmi questo” trema da capo a piedi, vorrei stringerla tra le braccia e sussurrarle che mi dispiace, che sono uno stupido egoista e che, sì è vero, non potrò mai capire.

Ma non è la verità.

“Non puoi neanche minimamente immaginare quello che significhi per me” le sue parole leggere intrise di pianto trattenuto mi spezzano il cuore in due, se glielo dicessi forse nemmeno mi crederebbe.

“Perdonami” mi limito a sussurrare, questa distanza tra noi scava il vuoto dentro di me.

Vedo una lacrima solitaria solcarle il viso e mi sento tremendamente geloso del suo privilegio, voglio morire sulle sue labbra per un’ultima volta prima di uscir fuori da questo sogno.

“Tu sai cosa vuol dire Jared?” alzo di scatto il viso verso di lei incastrando i miei occhi di cielo nei suoi pozzi scuri di infiniti segreti.

“Passare la metà della tua vita perdutamente innamorata di un uomo che non saprà mai della tua esistenza? Sai cosa vuol dire desiderarlo ogni giorno, sognarlo ogni notte, pregare Dio perché almeno qualcosa nella tua vita, solo una, vada nel verso giusto, continuare a credere in sogni che portano solo delusioni. Sai cosa vuol dire svegliarsi ogni santa mattina sperando che le ore di luce passino presto, perché non si sa più  dove trovare le armi per affrontare questa guerra. Lo sai cosa vuol dire?”

Soccombo sotto le sue parole, perché posso capire, solo che lei faticherebbe a credermi, tiro un profondo respiro e mi faccio coraggio.

“Sei diventata la mia ossessione, dal primo giorno in cui i miei occhi si sono posati su di te. Non sapevo chi fossi, non ricordavo il tuo nome, eppure ogni volta che ti incrociavo sul mio cammino capivo di essere stato inevitabilmente compromesso da qualcosa di incomprensibile” il silenzio cade pesante, sta a lei la scelta di credere o meno alle mie parole, l’istinto mi ha convinto ad essere sincero, il bisogno mi ha costretto.

I suoi occhi si spalancano sorpresi fino a riempirsi di lacrime che sfociano in singhiozzi dei quali sembra non vergognarsi.

Non…puoi dire sul serio” mi avvicino di slancio a lei avvolgendola tra le mie braccia.

Accarezzo gentile i suoi capelli scuri e le lascio un debole bacio sulla testa.

“Sai che puoi credermi” sussurro.

Non so per quanto tempo restiamo lì stretti in un abbraccio che è tutto ciò che abbiamo per non dimenticarci, finché lei non smette di tremare.

Questa storia resterà per sempre intrappolata in un sogno.

“Ti ho sempre amato Jared, ti amerò per sempre”

Mi lascio sfuggire una piccola ed insignificante lacrima e so con certezza di aver appena segnato la mia condanna.

Sei bellissima angelo mio.

Me la tengo ancora stretta al cuore per ricordarmi per sempre del suo respiro caldo e profondo.

“Vorrei che non restassero solo parole” confesso, un nodo tremendo mi stringe la gola.

“Va bene così” sussurra sul mio petto, non credo di meritarmi una come lei, non credo minimamente di esserne all’altezza.

“Portami nel tuo cuore. Tu sai che un giorno tornerò” poso leggermente le mani all’altezza del suo cuore ma lei se ne impossessa stringendole tra le sue e portandole sul mio.

“Ti verrò a cercare anche in capo al mondo” la sua determinazione mi riempie il cuore di tenerezza.

“Te lo prometto” le faccio un occhiolino.

“Cosa?” domanda lei perplessa.

“Che realizzerò tutto quello che ti porti nel cuore un giorno”

 Per ora basta il suo sorriso.

 

Just one smile and I'm wild

One smile and I'm ready to die

Cause you're so beautiful

 

Non si sceglie di stare male per propria volontà, è la vita a decidere per noi.

Ogni tipo di sofferenza agisce come motore del mondo, contribuendo a farlo girare in un continuo susseguirsi di cadute.

Se non fosse così non esisterebbe nulla di tanto profondo da renderci unici nella nostra semplicità di azioni e complessità di sentimenti.

Io sono di nuovo qui, chiuso nel mio piccolo mondo fortunato e dare un senso a ciò che sento e trasformarlo in arte, la mia arte.

Se non fossi stato segnato da dolori e sofferenze avrei avuto ben poco da raccontare, ben poco in cui sperare, ben poco in cui credere.

Forse non sarei qui, forse non avrei fatto musica, forse non sarei stato tanto fortunato da conoscere persone meravigliose, forse non avrei avuto l’occasione di imbattermi in lei.

È bastato un solo sorriso.

La sofferenza agisce da carburante in un mondo sede di continue battaglie. Inutile biasimare chi coscientemente sceglie di star male con un pizzico di coraggio che manca alla maggior parte di noi uomini.

Ma io no, non ora, io ho scelto di sorridere.

Finché non sarai di nuovo tra le mie braccia.

Oh and you're so beautiful

My Darling

Oh you're so beautiful

You're so beautiful

 

Spero di cuore che vi sia piaciuta  ^^

Un bacione fortissimo e alla prossima =*

 

   
 
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