Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Nobody Is Perfect    28/06/2011    5 recensioni
Non ho mai creduto all’amore a prima vista, tanto sognato da mio fratello Bill.
Ma quando ti ho vista, sapevo che le nostre strade si sarebbero incrociate.
E così è stato.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nichole,
non ti arrabbiare per questa lettera, anche se saprai già cosa ci sarà scritto.
Non ti scriverò le solite cose banali, ma solo quelle che mi sembrano importanti.
Questo è un addio o forse un arrivederci, chi può dirlo!
Non ho avuto il coraggio di dirti addio di persona.
Lo so, sono un codardo!
Ma vedendo i tuoi occhi velarsi di lacrime, non c’è l’avrei fatta a partire.
Ti starai chiedendo il perché di questa partenza, ebbene non lo so neppure io.
So solo che ne ho sentito il bisogno, mi sentivo stretto, non riuscivo più a respirare.
Stretto da cosa? Da questa vita, sempre uguale e monotona.
Sarei voluto scappare tanto tempo fa, ma poi tu sei piombata nella mia vita.
Sei arrivata in un freddo pomeriggio d’inverno, sei entrata in quel bar infreddolita ed
hai preso una tazza di cioccolata calda. Pensa, me lo ricordo ancora.
Ho continuato a guardarti, sperando non ti accorgessi dei miei occhi fissi su di te.
I capelli rossi ti ricadevano lisci sulle spalle.
I tuoi occhi verdi  contornati da una lieve striscia di matita nera, fissavano il vuoto.
Poi ti sei voltata, mi hai sorriso ed io non ho capito più niente.
Non ho mai creduto all’amore a prima vista, tanto sognato da mio fratello Bill.
Ma quando ti ho vista, sapevo che le nostre strade si sarebbero incrociate.
E così è stato.
Ci siamo incontrati per caso ad una festa e quando ti ho vista ero felice, al settimo cielo.
Ti avevo cercata, ma nessuno sembrava conoscerti.
Così quando ti vidi lì, capii che non potevo starmene con le mani in mano, ma dovevo
conoscerti.
Iniziammo a vederci senza impegno, almeno da parte tua.
Poi dopo un paio di uscite, feci il primo passo e avvicinandomi a te, ti colsi di sorpresa e ti baciai.
Pensavo ad un rifiuto, ma contro ogni mia aspettativa rispondesti al bacio.
Quando abbiamo deciso di fidanzarci ufficialmente, nessuno ci poteva credere.
Nemmeno i miei amici, forse nemmeno io.
Nessuno era mai riuscito a farmi battere così il cuore come hai fatto tu.
Sei stata la prima ragazza che ho capito di amare, l’amore mi spaventava.
Poi è venuto tutto naturale, tu mi hai detto ti amo ed io sono rimasto muto.
Te ne sei andata, pensando che io non ti amassi, ma ti sbagliavi, avevo solo paura di ammetterlo.
Le cose nuove spaventano sempre.
Non ti sei fatta sentire per alcune settimane ed io non avevo il coraggio di cercarti.
Poi ti vidi camminare in centro, mano nella mano con un altro ragazzo.
E lì  capii, che ero stato uno stupido.
Mi feci coraggio e bussai alla tua porta, non sapendo esattamente cosa dirti.
Le parole vennero da sole  e  riuscii a trovare la pace, accanto a te.
Devo ringraziarti, per tutte le cose che mi hai insegnato.
Mi hai insegnato cosa significa amare, cosa di cui prima non  volevo nemmeno sentir parlare.
Mi hai insegnato che nella vita tutto può succedere, il giorno prima sei single e il giorno
dopo sei perdutamente innamorato.
Ma mi hai anche insegnato, che per superare le difficoltà non bisogna scappare, bisogna affrontarle e non demoralizzarsi.
Non sono riuscito a mettere in atto questo insegnamento, altrimenti ora non starei partendo.
Però volevo dirti, che non  ti dimenticherò mai e anche se non te può fregare di meno in questo momento… che ti ho amato veramente.
Non ti chiedo di venire con me, perché non è questa la vita che ti meriti.
Con un uomo, che non sa cosa vuole fare della sua vita.
Per questo, non ti dirò dove sono diretto.
Ti prego di non cercarmi in nessun modo, ormai ho fatto la mia scelta.
Ma come ti ho già detto, forse un giorno ci rincontreremo.

Ciao dal tuo Tom.

 

 

 Mi asciugo le ultime lacrime, rileggendo la lettera che mi hai scritto due anni fa.

Alcune pagine, scritte di fretta, ma comunque in una calligrafia impeccabile.

E’ così che mi hai lasciato, senza un saluto, ma con una misera lettera.

 

Avevi promesso che quello non sarebbe stato un addio… ma io ti sto ancora aspettando.

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Nobody Is Perfect