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Autore: Girl_in_Blu    29/06/2011    7 recensioni
Una lite turba la serenità della famiglia Brief.
Estratto:
"Vegeta era orgogliosamente testardo e non avrebbe mai accettato un proprio sbaglio.
Guardava l’azzurro di quegli occhi e le lacrime scendere, rigare il viso e mostrare il dolore che quell’affermazione, crudele e pungente, aveva causato."
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Just a family'
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 Liti familiari

 


Vegeta era orgogliosamente testardo e non avrebbe mai accettato un proprio sbaglio.
Guardava l’azzurro di quegli occhi e le lacrime scendere, rigare il viso e mostrare il dolore che quell’affermazione, crudele e pungente, aveva causato.
Non l’aveva mai vista piangere, almeno non in quel modo o per una simile ragione, era capitato di ascoltarla singhiozzare da un’altra camera, lei non amava mostrare le proprie debolezze dinanzi la sua fierezza e fermezza, era consapevole che un simile errore, perché tale sarebbe stato, l’avrebbe allontanata via da lui, inesorabilmente, ma nonostante ciò pianse.
Una reazione inconsueta, mai mostrata in pubblico, mai a lui.
Lo guardò con occhi tristi e, allo stesso tempo, severi poi chiese:
“Perché?”
Vegeta si aspettava un’arringa degna di un grande oratore, uno sproloquio lungo e noioso, del quale non avrebbe mai ascoltato la fine, poiché avrebbe abbandonato il campo di battaglia, avendo già sconfitto l’avversario.
E, invece, gli era stata posta quella domanda e poi nulla; lei aveva incrociato le esili braccia al petto e aveva anticipato la sua mossa, dando le spalle al saiyan.
L’espressione del volto esprimeva tutto il suo dispiacere, non capiva il perché delle sue parole, nonostante il principe non fosse un concentrato di virtù, non lo aveva mai visto così scostante e pungente e dato che l’amor proprio prese il sopravvento, era stata lei la prima ad abbandonare quella discussine, stroncandola sul nascere.
La serata si concluse così, con il suo volto in lacrime.
Tentò di rilassarsi, di dormire, ma invano poiché la sua mente non cessava di tormentarlo con quell’immagine.
 Il principe non poteva accettare di scusarsi e, non credeva –nemmeno- di aver sbagliato, non lo avrebbe fatto, mai.
“Tesoro, sei ancora sveglio?”
Gli chiese Bulma, guardandolo con occhi assonnati, sapeva benissimo cosa turbasse la sua quiete.
“È per Bra?”
Chiese retorica, conoscendo già la risposta.
“Non pensavo che avrebbe pianto…”
Aggiunse poi la scienziata.
Vegeta sospirò amaramente interrompendola.
“Non ho intenzione di scusarmi, se è quello che volevi dire o ciò che speravi. Scordatelo!”
Quell’ultima parola suonò come il più categorico tra gli ordini, uno di quelli ai quali non si può disobbedire.
“Non penso tu debba farlo”
Disse lei sorprendendolo.
“Non hai detto nulla di sbagliato, il tono non era dei più amichevoli, ma…”
Non continuò perché sapeva già che il principe non avrebbe sopportato molto quella conversazione, Vegeta non avrebbe mai accettato o ammesso di essersi comportato come un genitore, nonostante la pungente affermazione, apprensivo.
“È solo che non pensavo piangesse”
Ripeté, sospirando malinconicamente.
Non ebbe modo di intristirsi per quel visino rigato dalle lacrime che il compagno, burbero come sempre, inclinando le labbra in un ghigno, le disse:
“In questo, è uguale alla madre!”
Bulma, amareggiata da quell’affermazione, voltò le spalle al suo principe cercando di evitare i danni collaterali di quel rimprovero paterno. Avrebbe dovuto consolare la figlia, ma mai avrebbe pensato che il sonno di Vegeta potesse essere turbato da una simile circostanza e che sarebbe stata lei a pagare le conseguenze del suo malumore.
La finta indifferenza di Bulma trasformò quel ghigno che, pian piano, si allargò sul volto dell’altro.
Ripensando alla figlia poté solamente ragionare sulla pronta ripresa, si era impuntata rifiutando, lei per prima, di scendere a compromessi, di trovare una soluzione o una riappacificazione.
In fondo, in questo, Bra gli somigliava abbastanza e lui, forse, era stato –come sempre- troppo brusco.
 






















































































































Angoletto di Girl_in_Blu:
La fan fiction vuole raccontare un piccolo squarcio di vita quotidiana.
Un Vegeta che maligno commenta un’azione o un comportamento di Bra, nulla di specifico, ma di quotidiano e il mio scopo non è di raccontare ciò che crea la discussione, ma la reazione di entrambi.
Bra, che non è ancora sedicenne, ma più piccola che si offende e inizia a piangere e che poi –per orgoglio- riprende in mano la situazione calmandosi e un Vegeta stranito ripensando al volto in lacrime della figlia.
Tutto qui ^^ grazie in anticipo a tutti voi che leggete.

   
 
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