“Sofia”
“Junho
, smettila lascia in pace Nicole o giuro che vengo lì e ti
do una sculacciata” “E dammele! Io
continuo!”. Vedere ogni giorno
la solita scenetta mi faceva sempre ridere,
ma non mi andava di fare punire per l’ennesima volta Junho
così mi affrettai a
difenderlo “Sunny lascia stare tanto non gli ha fatto questa
gran cosa e poi
molte volte Nicole se le va a cercare, lo sai che è
dispettosa”. Un po’ mi
dispiaceva per Nicole, poverina doveva sempre subire i dispetti di
Junho. C’era
da dire però che sembrava come se Nicole fosse attratta da
lui, come se gli
piacesse, ma la cosa era alquanto ridicola anche solo a pensarla visto
che
avevano solo due anni.
Erano
passati 3 anni dal nostro concerto a
Roma ed erano successe molte cose. Se ci penso adesso mi sembra quasi
surreale
tutto quello che mi è capitato e poi a me che sono sempre
stata una ragazza
normale. Guardandomi indietro vedo dei momenti della mia vita che
definire
pessimi è poco. Ho sofferto per amore, per il lavoro e
qualche volta anche per
amicizia ma capisco che se adesso sono così e ho tutto
questo è grazie a tutto
ciò che mi è capitato quindi, forse, non
rimpiango nulla. Anche perché non
servirebbe a niente visto che la vita è una e non si
può mai tornare indietro,
volente o nolente. A pensarci bene, però, per quella che
sono devo ,
soprattutto, dire grazie a lui, l’amore della mia vita.
…
“SOFIAAAA!”…
a quel grido la mia stanza fu inondata dalla luce
“Ragazze! Ma fare le cose con più grazia no,
è?!” dissi in malo modo. Non feci
neanche in tempo a tirarmi su che venni tirata per un braccio dentro il
bagno
“Adesso ti fai una super doccia e ti sbrighi
anche”. Era stata una pessima idea
accettare il loro aiuto quel giorno
…
“Sofia,
tesoro…” cominciarono a dire con un tono che
assomigliava a quello dei gatti
quando ti chiedono con due occhioni il cibo e ti fanno anche le fusa, In quel momento Sunny e Hemi
mi sembravano
proprio così. Già sapevo quello che mi dovevano
chiedere, erano giorni che ci
giravano intorno “Possiamo aiutarti con i tuoi
preparativi?” non potevo di
certo dire di no “E va bene, ma dovete darvi una calmata e le
decisioni alla
fine le prenderemo io e Key”
Quel
giorno ero troppo felice per dire di no e forse avevano
giocato anche su quello. Sapevo che me ne sarei pentita ma non avevo
immaginato
così tanto. “Ragazze, quando mi avete detto
preparativi non pensavo
che intendevate anche torturarmi fino
allo svenimento, ma soprattutto non credevo che
con preparativi intendevate anche il prepararmi la
mattina” dissi mentre
ero in doccia “Ma noi si tesoro” disse ridendo
Sunny “E poi cosa faresti senza
di noi?” mi chiese Hemi “Ti devo anche
rispondere?!” sbraitai prima di aprire
il getto d’acqua che arrivò come una manna dal
cielo. Riuscì a rilassarmi e a
non farmi pensare che tra meno di 3 ore mi sarei sposata con
l’amore della mia
vita. “Sofi, sono arrivate le ragazze che ti
prepareranno” a quella frase
decisi di velocizzare il tutto. Appena uscii salutai coloro che mi
avrebbero
resa bellissima, o almeno ci speravo. Iniziammo a prepararci tutte e
come era
ovvio io fui l’ultima ad aver finito “Bene ora
è il momento di indossare il tuo
abito” disse Sunny indicando un involucro bianco attaccato
con una stampella
all’armadio. Avevo paura di mettermelo, avevo paura anche
solo a guardarlo,
temevo che si potesse sporcare o sciupare e di certo non potevo
permetterlo.
Volevo che quel giorno fosse il giorno più bello della mia
vita e doveva essere
perfetto. Per
scegliere il vestito
c’erano serviti 5 cervelli: il mio, di Hemi, di Sunny, di
Claudia e di Ilaria e
avevamo impiegato un sacco di tempo circa 4-5 mesi ma tutte le fatiche
sono
state ricompensate quando l’ho visto… era
perfetto, quello che ho sempre
sognato. Il suo colore non era bianco ma neanche crema, diciamo una via
di
mezzo, era senza spalline, aveva un corpetto che rimaneva liscio e
rigido fino
all’altezza delle anche da li si apriva una gonna che non era
ne rigida ma
neanche pomposa, anche per quello avevo trovato una via di mezzo. Il
corpetto
era impreziosito da una “fascia”
di
brillantini che formavano dei ghirigori. Potevo essere soddisfatta del
mio
abito, decisamente sì. Ma ero ancora più
soddisfatta del lavoro finale. I
capelli me li ero fatti pettinare in modo
tale che non mi dovevo preoccupare se mi si scompigliavano, me li ero
fatti
tirare leggermente su e avevano qualche boccolo, la pettinatura non si
vedeva
moltissimo poiché avevo un velo abbastanza lungo. Per le mie
damigelle avevo
scelto lo stesso colore di vestito:
pesca.
Quando fummo tutte pronti ci mettemmo di
fronte lo specchio,
eravamo l’immagine della bellezza.
“Key”
Si
può dire che avevo passato tutta la notte in bianco,
continuavo
a girarmi nel letto. Era impossibile che prendessi sonno con tutti i
pensieri
che mi frullavano per la mente. Non avevo un sonno regolare dal giorno
in cui
chiesi a Sofia di sposarmi…
“Ti
sbagli due
volte amore. Io ti sto chiedendo di sposarti con me perché
ti amo e perché
voglio che tu sia mia per tutta la vita e si, voglio avere una famiglia
con te
anche solo formata da te e me
per me va
bene, perché sei tu la mia famiglia e l’unica cosa
di cui ho veramente bisogno.
Io ti amo. Vuoi sposarmi?” era la seconda volta che glielo
chiedevo nel giro di
5 minuti. Avevo per lo più detto tutto quello che volevo
dire, almeno di questo
ero soddisfatto. Vedevo che non rispondeva ma guardava il Colosseo,
dentro di
me già mi stavo demoralizzando e pensavo ad un modo per
continuare a stare con
lei nonostante tutto quando lei, sempre guardando il Colosseo disse
“Si” “Nonostante
tutto però vorrei rimanere con te anche se non ci
spo…COSA!?!?” urlai dalla
felicità mi alzai in piedi e la presi in braccio facendola
girare “Ti amo!ti
amo!ti amo!ti amo! Non finirò mai di dirlo”
“Ti amo anche io amore mio” la
rimisi giù e le feci indossare l’anello.
Mi
alzai dal letto, ormai era quasi ora che suonasse la sveglia. Mentre
guardavo il fantastico panorama dal
balcone sentii la porta aprirsi, mi girai e vidi tutti i ragazzi che
entrarono
come una furia dentro la stanza “Key! Ma dove sei? Ragazzi
non c’è ne nel letto
ne sotto ” “Neanche in bagno”
“Secondo me se le data a gambe levate” disse
Taemin. “E adesso chi glielo dice a Sofia oddio che
disastro” Onew cominciò a
mormorare queste parole tenendosi il viso tra le mani quando decisi di
entrare “Ragazzi”.
Appena li chiamai si girarono di scatto erano piuttosto furiosi,
soprattutto Jong
che aveva strabuzzato gli occhi e se possibile gli si erano ancora di
più
allargate le narici. “Ero semplicemente sul
balcone…calmatevi”. “Ora non
c’è
tempo per niente” intervenne Minho “Cominciamoci a
preparare”. Appena finito
andammo in chiesa. Avevamo deciso di sposarci a Roma, o meglio, Sofia
aveva
espresso questo desiderio e non ebbi la forza di dirle di no, in fondo
mi
piaceva anche a me l’idea di sposarmi in questa
città favolosa. Avevamo impiegato
mesi per trovare una chiesa, le avevamo girate tutte finche ne avevamo
trovata
una nel centro di Roma, era perfetta e ci piaceva a tutti e due. Quando
entrammo
dentro già c’era qualcuno, i miei genitori erano
arrivati il giorno prima
insieme a quelli di Sofia, entrambi erano lì a parlare.
Oltre a loro c’erano
molti gruppi musicali, su per giù gli stessi di quelli del
matrimonio di Minho
e Onew, però erano assenti Lee Joon e Kristal, avevamo
invitato entrambi ma
avevano declinato. “Ecco
la sposa” urlò
Andrea, in quel momento cominciai a sudare freddo, mi sentivo mancare
l’aria e
la testa cominciò a girarmi, pensavo che sarei svenuto da un
momento all’altro.
Fortunatamente dietro di me sentii Onew che posò una mano
sulla mia spalla “Tranquillo”.
Cominciai a fare dei grandi respiri ma la cosa non migliorava. Appena
Sofia
appari davanti la porta Jonghyun, che era al pianoforte,
cominciò a
suonare Last Gift.
Avevamo deciso di non
usare la solita marcia nuziale, bensì la nostra canzone e
avevamo chiesto il
piacere a Jonghyun di cantarla per noi. Sofia avanzava sempre di
più finche
arrivo al mio fianco, per quanto era bella mi si mozzò il
fiato. Era di una
bellezza disarmante e io mi sentivo inadatto al suo fianco. Quando ci
sedemmo
cominciai a sentirmi meglio, la sua vicinanza aveva effetti magici.
“Vi
dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa”
appena il prete disse quella
frase mi girai, la guardai intensamente negli occhi, non gli diedi
tempo di
fare nulla che le presi il suo viso e gli diedi un bacio, ci misi tutto
me
stesso cercando di trasmetterle tutte le mie emozioni. Tutti ci
batterono le
mani, i ragazzi ci cominciarono a fischiare e a intonare una canzoncina
“Siete
la coppia più bella del mondoooo”. Dopo che ci
tirarono il riso e che tutti ci
fecero le congratulazioni riuscimmo ad entrare nella macchina che ci
portò in
giro per Roma a fare le foto. Finite anche quelle ci dirigemmo al
ristorante. Avevamo
scelto una villa antica per i festeggiamenti e li avremmo passato la
serata. Pranzammo
con tutti i parenti e alla sera facemmo una festa per i ragazzi.
“Sofia”
“Ei neo sposina, non ti dimenticare delle tue amiche” disse Sunny “Ma no tesoro…ma che dovrei fare?” chiesi con fare interrogativo “Devi lanciare il bouquet”. Ci dirigemmo in giardino, vicino la piscina. Aspettammo che si radunasse un po’ di gente, poi insieme a Key lo lanciai, feci appena in tempo a girarmi per vedere Sunny che fece un salto per prendere il bouquet con il risultato che finì in acqua. Ci fu una risata generale ma a Sunny non le importava nulla perché usci dall’acqua e si diresse verso il suo Jonghyun “Amore l’ho preso! Vorrà dire qualcosa!” ma nella faccia di Jonghyun vidi un espressione che poco mi piaceva, la stessa cosa la notò Hemi ma non dicemmo nulla a Sunny anche se penso che anche lei se ne rese conto. Poco prima che tutti gli ospiti se ne andarono via mi sentii sollevare da terra “Scusate ma adesso io e il mio amore dobbiamo andare” disse Key tenendomi in braccio “E dove scusa?” chiesi non capendo “Ma mi sembra logico amore, dobbiamo iniziare la nostra prima notte da sposati. Grazie a tutti per essere venuti, ma adesso il principe ruba la principessa e se la porta nella sua reggia.” Dicendo quelle parole mi portò nella nostra camera da letto. Mi poggiò molto delicatamente sul letto a baldacchino e cominciò a baciarmi. In quel momento iniziò a crescere in me il desiderio di averlo, per la prima volta come mio marito. Volevo donarmi a lui come sua moglie, dargli tutta me stessa con tutto l’amore che ho. Cominciò a darmi dei leggeri e piccoli baci sulla fronte per poi passare sul naso, non toccò la bocca ma passò al collo, il mio punto debole e lo sapeva. Proprio appena lasciò il primo bacio nell’incavatura tra mento e petto mi scappò un piccolo gemito a Key non sfuggi e mentre mi diede il secondo bacio sentivo che stava sorridendo. D’improvviso si fermo e mi guardò negli occhi “Amore, ti amo” “Tesoro mio, anche io” dissi stringendo le mie braccia al suo collo “Vorrei che questa notte rimanesse impressa nel tuo cuore” dicendo questo lo indicò “e nella tua testa” indicandola “Perciò dovrà essere indimenticabile e cercherò di trasmetterti tutto il mio amore” dicendo questo si alzò e cominciò a togliermi le scarpe, mi fece alzare e mi slacciò molto delicatamente il vestito. Fortunatamente da stamattina indossavo la biancheria intima che avevo comprato insieme alle ragazze così appena tolse il vestito notai sul viso di Key un espressione strana, ma non feci domande. Lo cominciai a spogliare anche io finche rimase in mutande. Mi prese in braccio e mi poggiò di nuovo sul letto e si posizionò sopra di me. Ricominciò a darmi quei baci, rifece lo stesso percorso ma questa volta prosegui. Andò prima sul seno per poi scendere sul mio ventre. Si fermò e ritornò su con la testa per darmi finalmente un bacio dolcissimo sulla bocca, prima poggiò le sue carnose labbra sulle mie poi molto delicatamente come se mi stesse chiedendo il permesso insinuò la lingua. Ribaltai la situazione e mi posizionai sopra di lui, continuammo a baciarci e rimanemmo così per un altro po’ finche di nuovo ritornò sopra. Dopo un po’ di baci si fermò e mi guardò di nuovo con lo stesso sguardo di prima “Mi dici cosa pensi quando mi guardi così?” chiesi, mi guardò negli occhi “Penso che sei bellissima e che devo aver fatto sicuramente qualcosa di stupendo nella vita precedente per aver incontrato la donna perfetta”. Mi scappò una piccola risata “Ti amo” dissi. Dopo poco ci togliemmo le mutande, e stando sempre sopra di me si abbasso fino al mio orecchio “Ti amo” dicendo quelle parole mi penetro. Potevo percepire benissimo quando ci desideravamo, quanto ci amavamo e quanto amore stavamo mettendo nel farlo. “K-k-k-eeeey…” dissi quasi urlando, non riuscii a finire la frase ma a questo ci pensò lui “Ti amo” nel momento stesso in cui lo urlò venimmo insieme. Rimané dentro di me nonostante avessimo finito, uscì molto più tardi, si distese accanto a me e posai la mia testa sul suo petto. “Sai che oggi mentre stavo percorrendo la navata la tua bellezza mi ha fatto vacillare” dissi tutto d’un fiato quella frase “E perché amore?” “Perché sei così bello…ma che dico, tu sei perfetto. Sei la perfezione assoluta, tutto quello che ho sempre desiderato ora è qui accanto a me. Proprio perché sei così bello io molto volte mi sento inferiore a te e penso che ti faccio sfigurare, accanto a te avresti dovuto avere una ragazza veramente degna di te” di colpo mi fermò, si mise sopra di me e m’immobilizzo le braccia “Non dire mai più cose del genere! Mai più! Tu sei tutto quello di cui io ho bisogno! Voglio te e nessun’altra. Ti amo” dicendo quello riprese a baciarmi. Dopo poco si mise al mio fianco e cominciò ad accarezzarmi i contorni del mio corpo, le mie curve, aveva un aria sognante “Amore, ma che faccia fai?” dissi quasi ridendo “Aspetta solo un attimo”. Partì dalla mia testa, passò per la linea della mia bocca, poi del seno e infine dei fianchi. Si fermò, l’impugnò e mi strinse forte a se. Mentre mi teneva stretta a se ripensai a tutta quella giornata, a quanto ci avevamo messo a prepararla e che poi tutto in pochissimo tempo era volato via. Ringrazia anche Dio per avermi dato un essere così perfetto, per avermi dato un angelo tutto mio. “Ricordati, sarai per sempre solo mia! Tu mi appartieni ormai” dicendo quelle parole mi ricominciò a baciare e ricominciammo a fare l’amore. “Saranghae Key”
Ed eccomi di nuovo qui! Con
il
primo capitolo della nuova storia. In questo ho chiarito il dubbio
sulla
proposta del matrimonio…ma chi è Junho? E Nicole?
E perché Jonghyun fa quella
strana faccia? Tranquilli nel prossimo parlerò di Nicole e
spiegherò chi sia. Ho
deciso che all’inizio dedicherò dei capitoli che
saranno dei flashback di
quello che è successo in 3 anni. Questo è il
primo, nel prossimo parlerò ancora
di Sofia ma nei prossimi parlerò prima di Sunny e poi di
Hemi così chiarirò
ogni dubbio. Allora vi sono mancata?xD spero che vi sia piaciuto almeno
un po’ come
ho descritto il matrimonio e tutto il resto… io mi sono
divertita molto nel
farlo. Come al solito lasciatemi un commentino e io vi
risponderò. Fatemi sapere
se vi è piaciuta ma anche se mi dovrete fare delle critiche
saranno bene
accette, mi aiuteranno a migliorare. Al prossimo capitolo^^