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Autore: Simply96    29/06/2011    5 recensioni
Duncan.
Era Lui il mio Positivo.
Era Lui che mi faceva Sorridere quando parlava, Arrabbiare quando faceva il cretino, Piangere quando mi ferì.
Ma le lacrime continuano a scendere e lui sale verso il trionfo.
[DxC]
Questa storia fa parte della raccolta "Il finale è ancora da decidere", che presto creerò.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il finale è ancora da decidere.'
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Il finale è ancora da decidere.

So cosa vuol dire su di me.

Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa allungare la mano di notte nel buio per cercarla. Ora capisco casa significa, ora so cosa vuol dire su di me.

- Courtney ti dispiacerebbe apparecchiare per la cena? Oggi vengono a farci visita! -
- Si mamma! -
Si. A diciotto anni vivo ancora con mia madre. Un po’ me ne vergogno, lo ammetto. Tutte le mie … amiche vivono da sole o con il loro ragazzo.
Con il loro ragazzo …
Io non ho più nulla. Ne Lui, ne Lei.
Loro si sono ritrovati, abbandonandomi.
Gwen ha ottenuto Duncan, forse con l’inganno o forse … perché si amano.
No, non può essere. Perché Duncan è andato da lei? Non gli bastavo?
Forse ho esagerato. Forse mi sono lasciata andare.
Oh, quello stupido reality!
Ho mostrato il lato peggiore di me. Quello da bambina viziata. Quello da perfettina. Quello da capo.
Ma io non lo sono.
Un capo, secondo voi, dopo un mese dalla scoperta relazione di una sua amica e il suo fidanzato, passerebbe le notti a piangere?
A svegliarsi la notte e, ancora con gli occhi chiusi, a cercare nel buio l’altra metà di se.
A cercare dall’altra parte del letto Duncan.
Io e lui abbiamo vissuto insieme, tra il primo e il secondo Reality.
La mattina mi svegliavo presto, ma lui ancora prima di me.
Andava a farsi una doccia, si asciugava per bene, si vestiva e usciva.
Tutto questo, cercando di non fare il minimo rumore per non svegliarmi.
Perché lui sapeva che mi arrabbiavo se mi svegliavo a causa sua.
Dio, cosa darei per svegliarmi da quest’incubo e ritrovarmelo davanti a cercare i suoi calzini.
Ma ormai l’incubo non è più un sogno. E’ la realtà.
- Courtney vai a vestirti, fra poco arriverà!-
La voce di mia madre mi scuotette violentemente.
Sdraiata sul mio letto a fare ciò che ormai era diventata un’abitudine: pensare a Lui.
A Noi.
Mi alzai, asciugando quella che era l’ennesima lacrima versata.
Non aveva più senso ormai.
Perché dovevo stare così?
Perché mentre lui si divertiva con quella, io dovevo stare a casa a rimurginare sui miei difetti.
Aprendo l’armadio, presi i primi vestiti che trovai.
Sospirai, stanca di quel continuo.
Dovevo riprendermi.
Cos’è questa stupida e banale versione di Me?
Courtney, pensa a qualcosa di positivo, qualcosa di positivo, qualcosa di po-
Duncan.
Era Lui il mio Positivo.
Era Lui che mi faceva Sorridere quando parlava, Arrabbiare quando faceva il cretino, Piangere quando mi ferì.
Ma le lacrime continuano a scendere e lui sale verso il trionfo.
- Courtney io esco un attimo. L’ospite è quasi arrivato! -
Ah, si mamma.
Questa volta, chi avrà fatto venire?
Mia madre è sempre stata con me. In tutti i sensi!
Mi ha seguito per tutto il Reality.
Ha riso quando io ridevo.
Ha amato quando io amavo.
Ha pianto quando io piangevo.
E ora, non si dà pace.
No. Non molla fin quando non incontrerò il mio Vero amore.
Ed’è per questo che, con il grande lavoro che si ritrova, Professoressa di Medicina, trova in ogni ragazzo diverso un po’ di Duncan da donarmi.
Ma non capisce che non voglio nessun ragazzo.
Nessun’altro che non sia Duncan.
Non lo capisce, nemmeno quando ogni sera chiama un ragazzo diverso e lo invita a cena, poi dice la fatidica frase “Courtney esco un attimo” e mi lascia sola con quello che lei pensa potrà riempirmi il cuore dal vuoto che Duncan ha lasciato in me.
Scesi impaziente di mandar via l’ospite che non era arrivato. Sul tavolo trovai invece un foglio, scritto da mia madre:
Courtney, non l’ho incontrato, è venuto da solo.
Qualunque cosa dicesse quello stupido pezzo di carta, ormai non c’erano più speranze.
Basta.
Volevo chiudere. DOVEVO chiudere.
Basta con le cene, con gli ospiti …
E’ inutile.
Il mio cuore batteva, nonostante fosse a pezzi.
Il mio cuore puoteva tornare ad amare.
Ma quando?
Qualcuno bussò.
Come glielo avrei detto questa volta?
Gli avrei detto semplicemente “Vai via, non m’interessi” oppure “Sei Duncan? No? E allora fuori!”
Ma non dissi nessuna delle due frasi.
Quella sera, una qualsiasi sera di fine Maggio, aprendo la porta scorsi un paio di converse rosse.
No, è impossibile.
Ma ci credete che invece l’Impossibile è più Possibile del Certo?
Perché alzando lo sguardo, incontrai quelle labbra strette in un sorriso un po’ timido ma duro.
Incontrai quegl’occhi color ghiaccio che mi scioglievano come fuoco.
Incontrai la cresta verde.
Incontrai il mio Lui. Il mio Punk.
Il mio Duncan …
- Sono Tornato.-



Angolino:
Allora, vi spiego tutto.
Voglio fare una raccolta con tutte le coppie, personaggi, intrighi ecc... di A Tutto Reality,
basandomi su alcune frasie di Fabio Volo.
Appena ho letto questa che ho scritto all'inizio, ho subito pensato ad una DxC
Che ne dite?
Inoltre, a fine capitolo inserirò un'immagine che ritrae il contenuto di quello che ho scritto
o i personaggi.
Baci Simply <3



L'IMMAGINE UTILIZZATA IN QUESTO CAPITOLO APPARTIENE A GIUSY96 E NON A ME.
L'HO UTILIZZATA SOLO PER BELLEZZA E NON PER ALTRI SCOPI.

  
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