Titolo: Never Gonna Leave This Bed
Fandom: Glee
Personaggi: Blaine Anderson , Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry,
Genere: Romantico, Introspettivo, Sliece Of Life
Raiting: Giallo
Avvertimenti: Missing Moments, Lime, One-shot
Note: Si tratta di due brevissimi spezzoni di vita ovviamente sulle mie due coppie preferite. Anche se è la prima volta che scrivo su entrambe. Quindi siate clementi.

Una luce bianca, pura filtrava dalle tende color rame con dolcezza, carezzando la pelle del ragazzo dagli occhi azzurri. Un venticello fresco portava nella stanza un delicato e piacevole profumo di pioggia, creando qualche brivido sulla schiena del piccolo controtenore. Kurt si mosse con lentezza, trovando la forza per schiudere gli occhi cerulei quanto bastasse per aiutarlo ad abituarsi. Un mugolio al suo fianco lo fece sorridere appena. -Kurt?- Lo chiamò una calda voce arrochita dal sonno e il castano, con un brivido, avvertì il soffio caldo del respiro di Blaine sulla sua pelle.

Si voltò trovando immediatamente gli occhi del suo uomo, ancora annebbiati e lucidi dal sonno, ma comunque attenti e puntati su di lui. I riccioli scuri erano abbandonati sul cuscino e le labbra carnose, leggermente dischiuse, erano tese in un piccolo sorriso sereno. -Buongiorno.- Sussurrò semplicemente Kurt perdendosi nel suo sguardo intenso. -'Giorno.- Rantolò Blaine stiracchiandosi per poi cingere la vita del ragazzo con un braccio attirandolo più a se.

-Dormito bene?- Chiese il controtenore con un briciolo di malizia nella voce e negli occhi. Blaine allora sorrise di più, donando al suo viso una luce nuova, gioiosa. -Magnificamente.- Sussurrò mentre con una leggera pressione trascinava Kurt su di se imprigionando la sua vita tra le sue braccia e sentendo le sue esili mani puntate contro il suo petto.

Kurt accarezzò timidamente l'addome del ragazzo steso sotto di lui, la sua mano scorreva lenta sulla pelle calda del ragazzo e quando Blaine con un piccolo gemito lo costrinse ad abbassare il capo, lui non oppose resistenza mentre alcuni ciuffi ribelli iniziavano a lambire la fronte del moro. Portò il suo viso ancora più vicino a quello di Blaine e, immergendo una mano in quei riccioli perfetti, potè permettersi di assaporare le sue calde labbra. Le mordicchiò appena conscio del fatto che non aveva fatto altro per tutta la notte, e scivolò a baciargli la mascella leggermente ispida a causa di un sottile strato di barba.

-Mi fai impazzire.- Gemette appena Blaine prima di sollevargli il capo con due dita e impossessarsi avidamente delle sue labbra. Kurt sorrise avvertendo le mani del moro percorrergli con una certa insistenza il corpo in una muta richiesta che colse al volo.

Avrebbe dovuto annullare tutti gli impegni per quella mattina. Non c'era nessun motivo che lo avrebbe spinto ad abbandonare quel letto per tutto il resto della mattinata.

*

Finn uscì rapidamente dalla doccia afferrando un asciugamano di un blu scuro. Se lo passò rapidamente sul corpo per poi sfregarsi con vigore i capelli, così da riuscire ad asciugarli almeno un po'. Se lo legò alla vita e con un sorriso si guardo allo specchio. Ultimamente sembro un barbone. Si trovò a pensare rimirando nello specchio la propria mascella con uno accennato strato di barba. Ma del resto a lei piaceva, quindi non c'era nessun problema, anzi.

Uscì dal bagno con un sorriso malizioso stampato sulle labbra e lanciò uno sguardo sospettoso al letto, sicuro di vederla già in piedi intenta a vestirsi per andare a lavoro. Invece la trovò lì, immersa nei cuscini bianchi, con il lenzuolo a coprirle dal bacino in giù mentre la schiena nuda era illuminata dalla luce bianca, del cielo livido, che entrava dalla porta-finestra spalancata. I capelli boccolosi castani sparsi sui cuscini e le labbra dischiuse in un espressione totalmente rilassata.

Si stese con attenzione al suo fianco iniziando a posare una scia di caldi e umidi baci sulla spalla sorreggendosi il capo con una mano. Quando raggiunse il collo si trovò a ridacchiare notando il succhiotto che quella notte le aveva lasciato sulla pelle. Lo avrebbe ucciso una volta notato.

La sentì gemere appena mentre si girava tirandosi le lenzuola sopra al corpo. Due occhi grandi, da cerbiatta si aprirono lucidi e si puntarono su di lui. Un grande sorriso dipinse le labbra di Rachel mentre Finn si spingeva su di lei stampandole un bacio sulle labbra carnose della ragazza. -Ciao.- Lo salutò lei sbattendo più volte le palpebre per abituarsi alla luce. -Buongiorno principessa.- Asserì invece lui avvicinando il suo viso a quello della ragazza e impossessandosi delle sue labbra.

Rachel sorrise sulle sue labbra e non si stupì quando avvertì la mano di Finn scivolare sotto le lenzuola sul suo corpo caldo carezzandole la pelle bollente. Mentre il peso del ragazzo si spostava con delicatezza e attenzione su di lei, l'asciugamano inspiegabilmente volò in un angolo della stanza. -Mi ero appena fatto la doccia. Ho bisogno del profumo della tua pelle.- Ridacchiò incurante lui mentre, scostando le lenzuola bianche, lasciava ai loro corpi la possibilità di entrare nuovamente in contatto.

Rachel allungò una mano verso il cellulare sul comodino per avvertire che sarebbe arrivata in ritardo, ma non riuscì ad arrivare nemmeno al mobile che subito le sue mani furono impegnate ad arpionarsi sulla schiena di Finn, che a quanto pare aveva deciso di torturarle la pelle sensibile del seno con languidi baci.

Che scusa avrebbe usato questa volta per giustificarsi?