“ Abbandona la lotta, non hai speranze. “ La severa voce di Shaka era pregna di fatalità, e al guerriero ai suoi piedi non andò giù- Il Gold di Virgo era stato inviato da Atena stessa sulla Death Queen Island, per porre fine al regime dittatoriale dell'ultimo cavaliere nero rimasto. Azar, questo il suo nome, si rialzò miracolosamente, lasciando perplesso il biondo avversario: era privo di quattro sensi eppure aveva ancora la volontà di rimettersi in piedi. Un selvaggio orgoglio trionfò nel suo petto, messo subito a tacere.

“Sta zitto Barbie, siete voi i cani che permettete le ingiustizie nel mondo! Altro che giustizia, Atena è un'approfittatrice, e una bugiarda ! “ Il biondissimo Azar, a mala pena quattordicenne, non aveva nessuna paura di rivolgersi ad uno dei cavalieri più potenti del mondo, tanto più che lo aveva ridotto male. Se a lui restava solo la parola, Shaka era ricoperto di ferite, e alcune di queste erano gravi, e pure a lui mancavano la bellezza di tre sensi: tatto, olfatto e udito.

Il sangue che li circondava era il chiaro segno che la battaglia era stata ardua ma non ci badavano. Un sopracciglio inarcato mostrava l'irritazione di Shaka. “ Atena è immensamente benevola e tu sei un ingrato, qualunque sia la tua forza non vincerai oggi, e perirai. “ Ma non sembrava interessargli, e Shaka doveva ammettere di ammirare la tenacia: lo avrebbe ricompensato con una morte onorevole.

“ No! “

Il grido argentino bloccò entrambi. Azar ebbe la visione di una dolce fanciulla vestita di bianco, che gli veniva incontro, con lunghi capelli viola ed un'espressione angosciata: Shaka non abbassò la mano ma non colpì, più per timore di ferire la sua Dea che per ripensamenti. “ Allontanatevi, vi prego Atena, quest'uomo è pericoloso. “ Non era un ordine, non si sarebbe mai permesso, tuttavia la vide sorridere per poi avvicinarsi ad Azar, ormai accasciato nuovamente a terra.

In quel momento il giovane sentì per la prima volta un calore sul cuore: era il cosmo dorato della fanciulla a incutergli quella strana pace interiore? “ Tsk, fatto morire da una divinità, che vergognosa fine per il mio orgoglio di cavaliere nero. “ Amaro e cinico. Shaka si chiese perchè mai la ragazza si fosse intromessa; teneva la testa del giovane sulle proprie ginocchia, il chitone bianco ormai irrimediabilmente rosso sangue. E allora Azar capì.

“ Tu.. mi salvi?? “ Era inaudito, avrebbe voluto colpirla ma la vista di quelle lacrime sul volto di lei lo frenarono più delle ferite infertegli dalla Vergine, che assisteva impassibile.

Un sorriso e nient'altro. Un cosmo divino apparve prepotentemente sull'isola, mandando a gambe all'aria Shaka: Atena riconobbe in lui Apollo ma il tempo di pensare non c'era. Il Dio si scagliò contro di lei, inesorabile.

“ Azar! “
Il guerriero nero giaceva ferito, ricadendo a terra: uno scudo umano l'aveva salvata. Shaka aprì persino gli occhi dalla sorpresa ma Apollo ormai era stato scacciato dalla stessa ragazza, infuriata, e toccata da quel gesto.

Ok..breve..i prossimi saranno lunghi.. no Azar non muore u.u piccola storia che integra la mia serie dei nuovi 12 gold, attendo commenti e opinioni!^^