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Autore: Castiel Who    30/06/2011    1 recensioni
Nella Contea è arrivata la Primavera. Spero vi piaccia!
[Frodo/Sam]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frodo, Sam
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Hobbit's Love'
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Titolo: Brezza di Primavera
Autore: Castiel Who (Lady House)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of Life
Personaggi: Frodo Baggins, Samwise Gamgee
Pairing: Frodo/Sam
Rating: PG13
Avvertimenti: Slash, Fluff, What if?, Flashfic,
Timeline: Dopo la partenza di Bilbo e prima della partenza di Frodo, Sam, Merry e Pippin. Si rifà al corso del libro.
Note: Ho lasciato i nomi originali perché nel vedere scritto Samvise, mi piange il cuore. Mi piacciono i loro nomi per quelli che sono in origine.
Spero che vi piaccia. E’ la mia prima storia su questo fandom.
"Primavera" nella Big Damn Table.
Disclaimer: Frodo, Sam, la Contea e l’intera Terra di Mezzo non sono miei, ma appartengo a quel genio di Tolkien.

 

 

Nella Contea, la primavera aveva iniziato a manifestarsi già da circa una settimana: i campi auspicavano raccolti sufficientemente abbondanti da saziare la fame degli Hobbit, i giardini di Hobbiville e di Lungacque erano ricchi di fiori di ogni colore e dimensione. Piacevoli erano tempo e temperatura, né calda, né fredda sia di mattino che di pomeriggio o di sera quando il sole scompariva all'orizzonte per dar spazio alla luna e alle stelle.

Ma certamente, in tutta la Collina, il giardino più rigoglioso e ben curato era quello di Casa Baggins in Via Saccoforino dove Samwise Gamgee passava la maggior parte del proprio tempo a prendersi cura di ogni singolo filo d'erba con amore e dedizione. Numerosi erano gli Hobbit che passando, rimanevano a contemplare le piante di quel piccolo quadrato di terra con ammirazione e un pizzico di invidia. Era stato così sin da tempi che perfino l'ultimo erede dei Baggins non sarebbe mai stato in grado di ricordare: in cui il Gaffiere nel fiorire dei suoi anni prestava servizio a un Bilbo Baggins ancora pieno di energie e di ambizioni.

Frodo attraversò la soglia della porta che dava sul giardino e si appoggiò allo stipite tondeggiante facendo attenzione di non essere notato. Sam in quel momento era chino su un cespuglio di rose dalle diverse tonalità più vivaci o più smorte di rosso; mani e mente erano occupate a creare piccole zolle di terreno con la cazzuola facendo particolare attenzione a non toccare le radici. Lavorava con cura come se si trattasse del suo padrone stesso, rendendo ogni gesto speciale almeno agli occhi dell'interessato.

Lo scrutarono attentamente, ormai si stava avvicinando il crepuscolo e il giovane - secondo la scala di età degli Hobbit - aveva lavorato senza sosta per ore trafficando con gli attrezzi avanti e indietro. Una corta ciocca riccioluta era scivolata sul suo volto incorniciando i suoi lineamenti dolci e distesi.

Sam doveva essere parecchio assorto dal proprio lavoro per notare la presenza del proprio padrone solo quando questi gli toccò gentilmente una spalla. Si voltò immediatamente, scuotendosi dai propri pensieri. "Ah,signor Frodo! Mi ha fatto prendere un colpo!"

Si raddrizzò in un secondo, risultando un poco più alto dell'altro Hobbit. I loro sguardi si incontrarono, mentre una leggera brezza proveniente da est, riempì l'aria di un aroma floreale. Le dita di Frodo allora salirono dalla spalla allo zigomo dello Hobbit. Indugiarono poco nello sfiorarlo: si spostarono presto a sistemargli il ricciolo ribelle, per poi ricadere lungo un fianco. Sorrise, "Si sta avvicinando l'ora di mangiare. Vieni dentro, hai fatto fin troppo per oggi."

Quando la porta venne chiusa alle loro spalle, le timide labbra del giardiniere catturarono quelle dell'altro in un bacio casto, senza pretese.

"Aspetto ogni giorno l'arrivo di questo momento, signor Frodo." ammise Samwise.

"Oh, Sam, mio amato Sam," Frodo raccolse le sue mani sporche di terra tra le proprie, "spero che il tuo Gaffiere non se ne abbia a male per ciò che gradirei proporti."

Detto ciò, lo condusse nella piccola cucina dove sul tavolo erano sistemati miele, formaggio e del pane. Sam lo seguì impaziente.

"Se fate così mi confondete. A cosa vi state riferendo?" 

Sospirò, "Questa casa é troppo grande per contenere uno Hobbit solo. Da quando Bilbo é partito, il tempo non scorre mai. E' inevitabile, quando si é in solitudine."

Sam rimase ammutolito per un lungo momento. Non sapeva come rispondere e avere allo stesso tempo la certezza di star facendo la cosa più giusta e razionale. Cuore e cervello erano di opinioni quasi del tutto opposte.

"Non sei obbligato a accettare se non vuoi, Sam." disse Frodo interrompendo il pesante silenzio che era caduto fra loro.

Il più giovane rafforzò la stretta senza nemmeno pensarci. "Non crediate che non sia ciò che voglio. Solo, non so se è ciò che posso, se capisce cosa intendo."

Seguì un nuovo momento di silenzio e di riflessione. Poi il giardiniere di casa Baggins sorrise, e andò a sedersi sulla prima sedia che trovò.

"Al suo servizio, padron Frodo! Dirò al mio Gaffiere che sono stato preso a lavorare a tempo più che pieno. Quando si parla di lavoro, prende per buona qualsiasi cosa."

Con un gioioso salto, Frodo lo abbracciò, sorridendo sornione. "Sam! Non sai quanto le tue parole mi riempiano di gioia!", disse, la faccia premuta sulla paffuta guancia del mezz'uomo.

Le braccia di Samwise lo strinsero a loro volta, desideroso che quel tenero contatto non finisse mai.

 

Fine

   
 
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