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Autore: Little Fanny    30/06/2011    6 recensioni
Tu puoi passare il resto della tua vita con me, ma io non passerò il resto della mia con te.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: I don't age
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Tenth Doctor, Rose Tyler
Rating: G
Genere: introspettivo, malinconico, generale
Conteggio parole: 706
Riassunto: Tu puoi passare il resto della tua vita con me, ma io non passerò il resto della mia con te.
Avvertimenti: one-shot, missing moment 2x03 “Una vecchia amica”
Note: partecipa alla missione della settima settimana del Cow-T @maridichallenge, con il prompt Vecchiaia per il Vampire!Team.
Disclaimer: La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per mio puro diletto.




I don't age



Tu puoi passare il resto della tua vita con me, ma io non passerò il resto della mia con te. Devo continuare a vivere. Da solo. È il destino dei Signori Tempo.

Il Dottore si ripeteva quella discussione nella testa, cercando di placare il suo senso di colpa.
Le aveva detto solo la verità: lui non avrebbe mai potuto passare la sua vita al suo fianco.
Lui era un Signore del Tempo, non uno di quei piccoli e meravigliosi umani che credevano nella forza del ‘per sempre’. Lui solo sapeva quanto quelle parole fossero false.
Ogni volta che gli capitava di sentirle pronunciare veniva invaso da un brivido di terrore e un moto di infinita tristezza: niente poteva durare per sempre.
Niente e nessuno.
Non c’erano riusciti nemmeno i Signori del Tempo. Anche la sua nobile e potente razza aveva dovuto alla fine soccombere. E quella sorte prima o poi sarebbe capitata anche a lui.
Sospirò, appoggiandosi alla parete del corridoio del TARDIS.
Allungò il collo per curiosare cosa stessero facendo Rose e Mickey nella cucina. Alla fine aveva invitato il ragazzo a viaggiare con loro, disobbedendo al volere della sua compagna.
Aveva fatto bene, o forse aveva sbagliato.
Non gli era dato modo di saperlo, ma in cuor suo sperava che ne venisse fuori qualcosa di buono.
Forse stava invecchiando. O forse questa sua ennesima rigenerazione era molto più sentimentale della precedente. Di sicuro era molto più vecchia.
Il ritorno dei Dalek l’aveva sfinito e il terrore di perdere Rose lo aveva decisamente provato.
Non era più giovane e scanzonato come un tempo e il fatto di essere l’ultimo della sua specie gli dava quel senso di responsabilità in più che pesava troppo sulle sue stanche spalle.
Sbuffò passandosi una mano tra i suoi capelli, rendendoli più disordinati del solito.
Era stato bello rivedere Sarah Jane.
La sua Sarah Jane.
Era diventata una donna straordinaria, tenace e combattiva proprio come un tempo. Era maturata in quegli anni ed era cresciuta tanto; non era più la ragazzina che aveva messo piede con lui sul TARDIS. Era una donna ormai.
Il Dottore si guardò le mani, palmo e dorso. Lui in tutti quegli anni non era cambiato di una virgola. Cioè, era cambiato molte volte dal loro ultimo incontro, ma sostanzialmente aveva mantenuto un aspetto giovane che non rispecchiava affatto la sua vera età.
Tremò al pensiero che questo un giorno potesse accadere.
Si sentiva molto come l’eroe di Wilde: il quadro invecchiato, mentre lui rimaneva sempre giovane e bello. Una mente vecchia con una infinità di ricordi e il corpo costretto a cambiare con le rigenerazioni.
Non era male come mezzo per sfuggire alla morte, ma ogni tanto invidiava gli uomini perché a loro era dato modo di crescere, vivere e invecchiare.
A lui questo non era concesso: non poteva concludere un ciclo vitale senza che subito ne iniziasse un altro.
E più di tutto non avrebbe potuto vivere la sua vita con Rose: non avrebbe potuto invecchiare al suo fianco, stringerle la mano mentre gli anni passavano sui loro volti.
A lui questa possibilità era preclusa, costretto com’era a continuare a vivere. Lui le sarebbe sopravvissuta…

Io non invecchio. Io mi rigenero. Ma gli umani non lo fanno. Voi appassite e poi morite. Immagina quando questo succede ad una persona che tu…

Non aveva avuto il coraggio di finire quella frase. Troppo era stato il dolore improvviso che l’aveva invaso al solo pensiero di dover stringere un giorno il suo corpo esanime.
Poteva sopportare di vederla invecchiare sotto ai suoi occhi. Magari sarebbero stati così fortunati da avere la possibilità di trascorrere gran parte della loro vita assieme. Vedere le prime rughe fare capolino sui loro volti, iniziare a camminare invece che a correre, ma ancora mano nella mano.
Forse il destino potrà regalare loro un simile futuro, ma una volta che il loro percorso si fosse concluso lui avrebbe dovuto andare avanti. Da solo.
Era diventato davvero troppo vecchio per poter affrontare di nuovo un simile dolore.
Per questo l’aveva spinta tra le braccia di Mickey: con lui potrà avere la famiglia e il futuro che ha sempre sognato; mentre lui, il vecchio Signore del Tempo, li guarderà andare via con l’augurio di poter essere felici.

Fine


Note finali: Le parti in corsivo sono dialoghi presi dalla puntata 2x03 "Una vecchia amica".

 
   
 
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