Tum. Tum. Tum.

Il mio cuore sta scoppiando cazzo.

Eccoli lì, sì lì, sempre insieme.

Cosa faccio? Mi avvicino? Ma se mi odiano entrambi.

Sono senza speranze.

Kurt è la mia aria, il mio ossigeno, il sangue caldo che scorre nelle mie vene.

Pensavo… Che con quel bacio le cose sarebbero stare chiare.

Che lui si sarebbe reso conto del mio amore.

Invece l’ha visto solo come violenza.

Ecco si baciano,  cazzo basta torturarmi.

Che sto facendo? Mi sto avvicinando? Oh cazzo ferma quelle stupide gambe, David Karofsky. Sei un inutile giocatore di football fro… Gay.

‘Ciao’

‘Uhm, ciao Karofsky.’

Kurt è incazzato con me. Lo sento.

‘Come… Stai? Posso parlarti un secondo?’

Okay ha sbuffato. Mamma mia.

‘Parla.’

Quel fottuto Blaine sempre tra i piedi a rompere le palle.

Respiriamo.

Uno.

Due.

Tre.

Quattro.

Cinque.

Sei.

Sette.

Otto.

Nove.

Dieci.

‘Ma… Con lui davanti?’

‘O con Blaine, o niente. Decidi.’

I secondi, sì, devo contare. Me l’ha detto la psicologa, prima di picchiare devo contare. Uhm.

Esistono numeri oltre lo ziliardo?

‘Okay, non importa. Volevo solo dirti… Che mi dispiace un casino… Per quello che ti ho fatto. Davvero. E' il rimpianto più grande della mia vita. Spero tu... Tu possa accettare le mie scuse.’

‘Uhm, scuse accettate. Vai ora, vai. Non rompere. Ciao bello!’

Cos’è quell’atteggiamento? Non è il Kurt che conosco.

Non è lui. Non è lui.

E se fosse stato quel Blaine…?

No, se uno cambia è per colpa sua, non di altri.

Quelle odiose risatine alle spalle. Che teste di cazzo.

Ma lo amo. Io lo amo. Lo amo!

Kurt Hummel, ti amo.

Eh no, non può averla vinta così facilmente.

Non può parlarmi così.

Non ne ha il diritto.

**

‘Hai mal di testa amore?’

Al solito, le parole di Blaine sono sempre le più dolci. Le più rassicuranti.

‘Sì, fortissimo… Non… Capisco… Come mai… Sarà stato quello scimmione di merda a farmelo venire.’

Non è uno scimmione di merda, non lo è.

Lo so, che non lo è.

E perché dico così?

Oh, perché offenderlo è così appagante. Non reagisce mai ultimamente.

Ma che cazzo dico? Non sono così io.

No.

‘Ci sta… Che testa di cazzo oh.’

‘Già…’

Che fottuto dolore.

Mi scoppia la testa. Come ogni volta che vedo David.

Mi sento il cuore in testa, sì, è come se mi battesse il cranio.

Sarà grave?

Non è grave, no. Non è niente.

È solo…

Dave.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et exrucior.