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Autore: Kai04    01/07/2011    4 recensioni
Sono passati tre mesi da quando Stefan ha lasciato la città insieme a Klaus,e Damon e Elena convivono con le loro tristezze,sensi di colpa. In particolare Damon,che non riesce a dimenticare quel momento in cui Elena ha appoggiato le sue labbra con le sue. Poi,improvvisamente Stefan riappare,ma con una brutta sorpresa,soprattutto per Elena,che sfogherà la sua tristezza su Damon.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fv Erano  passati  ben tre mesi da quando Stefan era andato via con Klaus, e solo per il suo bene. Damon. In quel momento il vampiro se ne stava al  bar,come suo solito quando si annoiava,in cerca di una distrazione. 
Aveva troppi pensieri che gli frullavano per la testa,e ciò non faceva che innervosirlo.  Non pensava solo  ai suoi sensi di colpa verso Stefan,che aveva sacrificato tutto per lui, ma anche a quella volta,tre mesi prima, quando Elena lo aveva baciato.  Si,perchè lo aveva baciato. Lui era in punto di morte, a causa del morso del lupo mannaro,quando Elena gli aveva confessato di provare qualcosa in più di una semplice amicizia. Dopodichè lo aveva baciato,e lui non aveva fatto in tempo a replicare che Katherine era entrata nella sua stanza con del sangue ( avrebbe saputo successivamente che era quello di Klaus!) che gli aveva salvato la vita.  Da quel momento non si erano più parlati, o meglio, si incontravano spesso,ma parlavano poco insieme,e per lo più si trattava di frasi brevi e prive di senso. Non parlavano nemmeno più di Stefan. Damon si sentiva troppo colpevole, Elena troppo amareggiata. In quell'ultimo mese,invece,non l'aveva più incontrata. Ma in quei giorni aveva deciso. Aveva deciso di smetterla con quella scena troppo ridicola. Erano adulti,specie lui, e come tali dovevano comportarsi. Inoltre, non riusciva più a sopportare  l'idea di non vederla.  Ne aveva un voglia pazzesca. Il suo viso, il suo modo di fare.... 
Lo sapeva che era sbagliato. Secondo il copione,lui era l'egoista, il bastardo della situazione,e non il  vampiro innamorato disposto a sacrificare il suo orgoglio pur di rivederla.  Ma non ci poteva fare nulla.  Il vecchio Damon non c'era più da un pò di tempo,ormai.
Si alzò,andando a sbattere contro.. Bonnie. 
Quest'ultima fece per scusarsi quando si accorse che era Damon.
-Ah,sei tu. Guarda dove metti i piedi-disse,stizzita.
-Si,li ho messi qui infatti,proprio sotto di me-replicò,ironico. Tuttavia gli riuscì  proprio male,quella volta,usare l'ironia.
Bonnie sospirò,poi lo guardò.
-Senti Damon.. Elena come sta?-
Stupito, il vampiro corrugò la fronte. Stava per domandarlo lui a lei.Non era la sua migliore amica?
-Questo dovrei domandarlo io a te - replicò
-Ecco..emh...veramente abbiamo litigato,diverse settimane fà-spiegò la ragazza,visibilmente imbarazzata. Ma anche triste.
-E come mai? Mica c'entra con noi  Salvatore,vero?-
-Emh...un pò....-rispose vagamente,poi fece per salutarlo ma Damon la interruppe
-Perchè?-asserì seriamente.
Lui e suo fratello avevano causato fin troppi problemi tornando in quella città.Specie lui,e ne era conscio.  Ora ci mancava soltanto che causavano anche rotture di amicizia! Anche se lui,Damon, l'aveva già fatto.  
Quando era più "strafottente e cattivo" si era portato a letto sia Caroline che Bonnie,causando della gelosia l'una verso l'altra,che le aveva portate a  litigare e quindi a  ignorarsi a vicenda.
Bonnie sospirò nuovamente,poi prese a spiegare 
- Ero andata da lei con l'intento di farle compagnia. In quell'ultimo periodo non la vedevo quasi più,mi accertavo che 
stesse bene tramite  Jeremy.  Da quando sono morti  sua zia e suo padre è cambiata, è molto, Damon. Poi da Stefan è sparito..non osavo immaginare cosa stesse passando.Perciò sono andata da lei,stufa di non riuscire a parlarle faccia a faccia.
 
Ma lei era troppo nervosa..troppo taciturna,seria. E io insistevo per farla  sfogare,parlare, sai come sono,molto ostinata. Perciò Elena ad un tratto  ha alzato la voce e  anche io non sono riuscita a trattenermi...- Il resto lo lasciò nel vago,ma Damon aveva
capito ugualmente. Dopo un breve silenzio,durante il quale Damon sembrò perso nei propri pensieri,Bonnie aggiunse
- Va da lei,Damon.Ha bisogno di te.Per lei..per lei sei più di un amico-
A quella frase Damon sentì come se qualcuno gli infilasse un paletto appuntito nel cuore. Una morsa dolorosa che per un attimo gli fece  nascere una strana smorfia,ma non replicò nulla. 
"No Bonnie,fidati.Per lei sono solo un amico.E sempre così sarà.Lei ama Stefan" pensò,e senza aggiungere altro la sorpassò,uscendo dal bar.
Ripensò ancora una volta a quel bacio. Ma non era così stupido da illudersi che potesse significare qualcosa.E nemmeno quelle parole pronunciate da lei. Lo aveva fatto per pura compassione. L'aveva visto  in punto di morte,perciò aveva pensato che dovesse morire almeno felice.E quindi 'aveva baciato,e in effetti il gesto lo aveva reso felice.
Solo in quei momenti,però, si rendeva conto che non  ne era stato affatto contento. Quella volta lo era stato perchè stava per morire,almeno sarebbe morto con una soddisfazione.
Ma ora....era troppo confuso.
Senza rendersene con con uno scatto si era volatilizzato davanti alla casa di Elena.Le luci erano accese.
"..Ma che ci faccio qui?"pensò stupidamente. Che era venuto a fare? Se lo avesse visto,Elena lo avrebbe incolpato.
Avrebbe urlato perchè non fosse morto lui,il cattivo della storia,che rovinava tutto, così come aveva rovinato la  bellissima storia di amore di lei e Stefan! E ancora,avrebbe urlato perchè  Stefan si fosse sacrificato per uno come lui!
Voleva tornare indietro,ma i suoi piedi lo avevano portato davanti alla porta.
Bussò.
Rimase qualche minuto in attesa, una attesa che gli parve lunghissima, finchè Jeremy non venne ad aprirgli.
-Ah...ciao Damon-disse stupito il ragazzo
-Ehi.....tua sorella?-
-Sta sopra,devo farla scendere?-
-No, ci penso io grazie- e del dirlo entrò,salendo velocemente le scale.
Si fermò dinnanzi alla porta della camera di Elena.Sentiva benissimo il suo profumo della sua pelle,dei suoi capelli..
-Elena,sono io.Posso entrare?-
Secondi di silenzio. Secondi che a lui parvero ore.
Quando la porta venne aperta Damon si ritrovò a osservare un Elena distrutta. I capelli castani,di solito così lisci e perfetti,
ora erano una massa disordinata che le cadevano sulle spalle.Anche lo sguardo,era  spento rispetto a quando tutto andava bene,rispetto a quando c'era Stefan.Lui le faceva illuminare gli occhi,Damon no. Ecco un altra differenza, pensò con amarezza.
Comunque era bellissima lo stesso.
-Damon- mormorò con un tono assonnato,stupito.
-Senti un pò Elenuccia-esclamò il vampiro,distogliendo lo sguardo dalla sua camicia da notte,andando dritto al dunque.
Entrò nella stanza,richiudendo la porta dietro di se.
-Cos'è??Hai intezione di fare la depressa per il resto della  tua vita??-continuò,con un tono irritato della voce. Forse involontario,ma vederla in quello stato gli aveva fatto nascere della rabbia.
-No, io ..-farfugliò Elena,confusa.
-Tu cosa? Spiegamelo cos'hai intenzione di fare se Stefan non dovesse più tornare!-
A quella frase così prepotente Elena abbassò lo sguardo,zittita.Cadde il silenzio, e Damon fu costretto a calmarsi.
-Elena,non mi piace vederti in questo stato,e lo sai-le si avvicinò,portandole una mano sul viso.
Lei alzò lo sguardo mentre Damon la accarezzava. I loro visi erano così vicini...
Per un attimo gli occhi dal colore bellissimo di Damon caddero sulle sue labbra,ma subito li rialzò guardandola dritto negli occhi.
-Mi manca,Damon. Non c'è la faccio più,senza di lui..io...io mi sento persa!-esclamò Elena con tono tremante
Damon pensò che una coltellata avrebbe fatto meno male,ma riuscì a  mantere un espressione seria,nonostante il dolore che provasse dentro.
-Lo so,Elena lo so- annuì
Vide della lacrime uscirle dagli occhi,e le asciugò con le dita,continuando ad osservarla. Poi  l'abbracciò.
Rimasero così,per un pò,finchè Elena non chiese di essere lasciata da sola.
- Elena, fammi il favore,però.Smettila di rinchiuderti in casa come una depressa,e fa pace con Bonnie.E' una grande amica,lei-
Che strano. Per la prima volta Damon pronunciava qualcosa di positivo riguardo la streghetta. Ma era vero,comunque.
Elena annuì,dopodichè Damon  uscì dalla stanza.

Scendendo le scale,Damon trovò Jeremy che lo aspettava,fermo vicino al muro, con le braccia incrociate sul petto.
-Di Stefan nessuna notizia?-
-No..ormai è andato.Non so quando e se tornerà- rispose il vampiro,scandendo in modo particolare il "se".
Jeremy sembrò esitare un attimo quando  domandò
- Elena...si riprenderà vero?-
-...Ha solo bisogno di tempo. Vedrai che si rimetterà in sesto-
-Io..Io ho perso due ragazze..entrambe morte....e sono state tutt'e due molto importanti per me. Ma sono morte...Elena invece ha perso un ragazzo..che se ne è andato,semplicemente. Magari  in questo momento sta dormendo con qualcun'altra mentre
mia sorella si dispera per lui-
Appena finì di pronunciare quell'ultima frase, Damon  non riuscì ad evitare di afferrarlo per il collo e sbatterlo contro il muro.
-Tu..tu non sai come sono andate le cose quindi non aprire quella bocca che ti ritrovi solo per sparare cazzate! Chiaro?-gli mostrò  i canini affilati, minaccioso.
Jeremy,stupito e spaventato al tempo stesso,annuì,portandosi le mani attorno al collo,sentendo l'aria venirgli meno.
Ma Damon non aveva ancora finito
-Mio fratello la ama,capito?E' stata solo colpa mia se ora Elena è in questa situazione!-
Jeremy annuì nuovamente,questa volta iniziando a divincolarsi.Il suo colorito iniziò a cambiare.
Damon lo lasciò andare,ritirando i canini. Jeremy ricadde a terra, tossendo.
Uscì dalla casa con uno scatto fulmineo. Basta.Ora aveva bisogno seriamente di una distrazione.

Il giorno dopo.
La donna si alzò dal letto di Damon,stiracchiandosi. Lui aveva gli occhi chiusi,ma non sembrava dormire.
-Ehi bel giovanotto, e i soldi?-
-Nnnn...-  fu la riposta del vampiro,che in quel momento aprì un occhio. Osservò la schiena nuda della donna,di cui non ricordava neppure il nome.
-Se torni da me ti do un extra-
-Mmm..perchè no-e ciò detto si appoggiò nuovamente a lui,riprendendo a baciarlo.
Bastò un attimo. Di scatto Damon gli infilò i canini nel collo,facendola urlare. Ma le tappò la bocca  con la mano,nutrendosi di lei. Il  sapore del sangue lo calmò immediatamente, e tutti i pensieri un pò più umani vennero scacciati immediatamente.
Da quant'era che non beveva del sangue fresco?Troppo. Di sangue prelevato in ospedale  ne aveva la nausea.,ormai.
Infine,quando soddisfatto,la costrinse a guardarlo negli occhi. Era terrorizzata,ma non era un suo problema.
-Dimenticherai  tutto,okay? Va a metterti qualcosa sul collo e non lo togliere per nessuna ragione,almeno per un mesetto,chiaro?-
La donna annuì,ora calma. Poi si alzò,e raccogliendo i vestiti se ne andò.
Pensò che ci voleva proprio. Una nottata di sesso gratis,fra l'altro, e iniziare il giorno con del sangue fresco.
Meglio di così.
Fece per rinfilarsi sotto le coperte quando sentì bussare alla porta.
Seccato,si chiese chi diavolo fosse. Svogliatamente si rialzò,e con uno scatto si ritrovò davanti alla porta.
Era Bonnie. E che voleva,ora?
Aprì la porta.
-Allora,ci sei andato?-chiese in ansia la ragazza,entrando senza troppi problemi.
-Ah buongiorno anche a te eh!-esclamò Damon,ignorando la domanda della ragazze e andando verso il soggiorno.
-Allora??-insistè Bonnie,seguendolo.
-Si, ci sono andato, le ho parlato e sono tornato- replicò in tono indifferente,aprendo le tende e le finestre per far passare 
un pò d'aria.
-Grazie al cavolo che ci sei andato le hai parlato e sei tornato! Voglio sapere che ti ha detto-sbottò la ragazza,incrociando le braccia.
-Nnnh...-fece lui,stendendosi sul divano con le braccia dietro la testa
-Si puo sapere che diavolo ti prende?Sei diverso-
-Cosa cosa? No sai com'è,ho appena  bevuto dell'ottimo sangue,quindi è normale che sono più in forma rispetto alle altre volte-
-E aggiungerei più stronzo-
-Bla bla-
Damon sentì Bonnie avvicinarsi velocemente,dopodichè fu colpito da uno schiaffo.Siccome non se lo aspettava,balzò in piedi,
stupito e anche un pò dolorante.
-Ma che ti piglia??-sbottò
-No che cosa piglia a te!-
Damon tacnque.Poi lo disse senza neppure rendersene conto,usando un tono non da Damon.
-Mi prende che l'amore non corrisposto è un vero schifo! Che amo una donna che per causa mia sta male. Amo una
donna che ama mio fratello! E mi sono stancato che Stefan sia sempre preferito a me!E mi sono stancato anche del mio carattere, che mi impedisce di provare preoccupazione per lui,ma anzi, soltanto speranza che non torni più! Vedi,eh?Che razza
di stronzo che sono- Nel pronunciare l'ultima frase, Bonnie vide un Damon insicuro,debole.
Senza pensarci due volte si avvicinò ancora di più,prendendogli il volto fra le mani. Dimenticandosi di Jeremy,lo baciò.
Damon sbarrò gli occhi,stupito.Ma...ma cosa stava facendo? Se la staccò,senza perdere altro tempo,guardandola confuso.
Lei arrossì,indietreggiando.
-Scusami io...- non riuscì a terminare. Si voltò e frettolosamente  se ne andò.Damon non la bloccò,troppo frastornato per dire o fare qualcosa.

Quella sera.
Ancora una volta al solito bar. Ormai Damon non sapeva proprio più come passare il tempo.
Anche perchè stava pensando ancora al bacio da parte di Bonnie.
Perchè l'aveva fatto?Anche lei per pietà?Non ne aveva la più pallida idea.
Si portò una mano sulla fronte,pensieroso. Con una certa ironia pensò  che le ragazze rischiavano seriamente di farlo impazzire.
Prima Elena,dove lui era in punto di morte,poi Bonnie, ancora più strano. Bonnie mai lo aveva sopportato,la sua sola vista
a quanto notava le procurava irritazione.Allora perchè baciarlo?
Ordinò un bicchiere di  vodka,che gli venne portato subito. Lo ingoiò,praticamente,senza neppure gustarsi il gusto.
Poi, cambiando posizione e appoggiando la schiena contro il bancone,incrociò lo sguardo..di Bonnie.
Subito sentì una sensazione di disagio crescergli dentro,dopo ciò che era successo,ma la scacciò subito,assumendo al sua
solita aria da spaccone.
-Ehilà str...-si interruppe, ma poi pensò che non c'era di male.Infondo poteva essere semplicemente un soprannome 
-Ehilà streghetta!-
Bonnie assunse una strana espressione,arrossendo,poi si avvicinò. Fece per dire qualcosa quando vide entrare Elena. Quindi si bloccò. Notando questo suo blocco,Damon seguì la direzione del suo sguardo e quando vide Elena il sorriso gli venne quasi spontaneo. Era bellissima. Aveva un espressione sicura di sè,apparenza sicuramente, i capelli erano dinuovo gli stessi,lisci e
 lunghi,gli ricadevano sulle spalle. Indossava un jeans con una maglia nera.Semplice com'era sempre stata.
Appena lo vide sorrise leggermente e si avvicinò.Nello stesso istante Bonnie se ne andò.
Elena la vide comunque,e si fermò,esistante. Damon vi lesse nel suo sguardo molta nostalgia.Poi però si avvicinò a lui.
-Ehy-disse Elena,sedendosi vicino a lui
-FInalmente ti fai vedere in giro-tentò di scherzare Damon,distogliendo lo sguardo da lei.
-..Beh si,ho riflettuto sulle tue parole,e ho capito che hai ragione.Non posso....non posso far finta di nulla,questo no,però
non posso nemmeno starmene a casa a deprimermi.E' peggio-sorrise leggermente
Damon non le rispose,limitandosi ad osservarla con la coda dell'occhio.
-Che..che ci faceva Bonnie qui?-continuò Elena
-Oh lei ..beh ci facevamo compagnia a vicenda- rispose con un sorriso falso,
-Ah...-annuì,osservandosi intorno.Il locale era sempre lo stesso.Comunque era strano non trovarci più Matt,che si era
trasferito dopo la sua storia finita male con Caroline. Doveva abituarsi.In realtà doveva abituarsi a molte cose.
Rimasero entrambi persi nei propri pensieri,senza sapere esattamente cosa dire.Poi Damon trovò finalmente il coraggio
di  parlare,di dire quella cosa che tanto lo tormentava.
-Perchè..perchè quella volta mi hai baciato?-
Lei sussultò.
-Perchè..perchè  mi sono innamorata di te , Damon. Lo so che sembra assurdo ma...ma è così. Ma nel tempo stesso amo anche
Stefan,e tanto-
Altro silenzio,molto più imbarazzante.
-Capisco-annuì infine Damon,osservando un punto fisso della sala.
-...Capisco?E solo questo che hai da dire,Damon?-sbottò Elena,irritata.Si era aspettata di più,molto di più.E non quel "capisco":
-Si- e del dirlo si alzò.Ma continuò
- Non dire cose che non pensi veramente,Elena.Mi fai star solo male.So che ti senti sola,e la solitudine puo portare a fare cattivi
scherzi-
-Ma..-
-Ma niente....Senti,sono le dieci e mezza,che ne dici se ti accompagno a casa?Ho la macchina qui fuori-
Seppur a malincuore,Elena accettò.
Uscirono dal locale senza dirsi niente, il silenzio parlava abbastanza.  Damon era ferito. Quella parte di se,quella parte umana che nonostante tutto aveva ancora, desiderava ardentemente che quelle parole fossero vere.Ma l'altra parte,quella più ragionevole,sapeva che non era così.
Fecero per avvicinarsi all'auto quando si fermarono di scatto. Vicini alla macchina,quella che apparteneva a Stefan,vi era quest'ultimo,che stringeva al petto...Katherine.

Prima che potesse rendersi conto che Stefan era tornato...e che stava in compagnia di Katherine, Damon si voltò verso
Elena. 
Lei era impallidita,e ora osservava come pietrificata la scena davanti a loro.
Lentamente, si rivoltò verso i due,che in quel momento si resero conto di essere osservati. Katherine sorrise compiaciuta 
vedendoli ,stringendosi ancora di più sul petto di Stefan.Questi, dopo aver salutato con un cenno Damon,che non sapeva come prendere la cosa, guardò Elena,ancora basita da ciò che aveva appena visto.
-Elena..mi ... mi dispiace-
Silenzio da parte di Elena.
Stefan lo prese come segno di incoraggiamento.
-in questi tre mesi....ho capito tutto,Elena.Io amavo Katherine attraverso te.Mi dispiace,te lo giuro,non volevo che finissero
così le cose..ma...-si interruppe,abbassando lo sguardo. Era sincero.Come sempre lo era stato.
Damon non si sentì arrabbiato,soltanto deluso. Ed Elena che era stata così male per causa sua..
Ed ora rieccolo,con Katherine al suo fianco. Da parte sua non provò niente, nel rivedere Katherine scegliere per la seconda volta  Stefan. Era sempre stato così.Lei aveva sempre amato lui,e viceversa.
-Elena...-Stefan si staccò dalla vampira,che osservava,ora con uno sguardo più serio. Si avvicinò alla ragazza,che indietreggiò.
-No,Stefan.Sta zitto e non ti avvicinare- mormorò, lentamente e freddamente. 
Damon notò che aveva gli occhi  lucidi.
Si sentì afferrare da Elena.
-Andiamo,Damon,accompagnami a casa-disse fredda
Damon annuì,poi osservò per un ultima volta i due,che rimanevano in silenzio ora.
Li sorpassarono ed entrarono in macchina.Partì subito,senza aggiungere altro.
Mentre si lasciavano Stefan ed Katherine alle spalle Damon lanciò un occhiata preoccupata ad Elena,che fissava un punto
impreciso con uno sguardo spento. Dannazione...la situazione aveva preso una brutta piega. Non se lo sarebbe mai aspettato che Stefan sarebbe tornato con a fianco Katherine,la  donna che diceva di odiare. Ma,in realtà,probabilmente, non aveva mai smesso di amarla,senza riuscire ad ammetterlo a se stesso.
-Fermati lì-disse ad un tratto Elena,indicando una zona isolata rispetto alla strada.
Senza neppure chiederle il motivo annuì,fermando la macchina in una zona coperta da molti grossi alberi.
Poi Elena si voltò verso di lui.Lo baciò,e lui la lasciò fare. La lasciò fare mentre lo spogliava,mentre gli baciava il petto.
Infine lui la appoggiò sotto di se,sui sedili posteriori,e la fece sua. Avrebbe sofferto come un cane in seguito , lo sapeva,perchè lei non lo amava come lui amava lei,ma entrò in Elena ugualmente.
Qualche ora dopo,e fecero in assoluto silenzio la via verso la casa della ragazza.
Quando infine arrivarono,per un pò Elena non pronunciò parola. 
-..Grazie Damon-
Lui si voltò verso di lei.
- Grazie per...per avermi fatta compagnia...io...ne avevo bisogno-
Annuì. Voleva dirle in tono sarcastico "prego,non c'è di che" ma non ci riuscì. 
-Sai,mente facevamo..l'amore ho pensato a  Stefan-
Lo disse con sincerità. Damon non si sentì neppure ferito.Non provò niente.Un semplice vuoto.
-Quando l'ho visto abbracciato a Katherine...mi sono sentita morire.Hai ragione,amo lui,la mia vita appartiene a lui.Verso di te ho provato una forte attrazione,questo è vero,però..mi dispiace,non dovevo baciarti quella volta-
Silenzio.
- Io a Stefan lo amerò per sempre,anche dopo quel che mi ha fatto- qui la sua voce si incrinò.
Nessuna risposta da parte di Damon,che riprese a fissare davanti a se.
-Quando prima sono venuta al bar....ero lì per dirti una cosa....ma visto cos'è successo..te lo dico ora-
Ancora nessuna risposta.
-Domani parto.Mi trasferisco. Questo luogo...ha troppi ricordi dolorosi-
-Capisco-rispose Damon in tono neutro.
Elena lo osservò,tristemente. Fece per aggiungere qualcos'altro ma non ci riuscì.
-Addio,Damon-
La portiera sbattere. Rimase immobile in macchina per alcuni minuti,fissando  il vuoto. Poi  il dolore che non riuscì a trattenere.
Rabbia,angoscia. Un mescuglio di sensazioni unite fra loro. Con rabbia,premette l' acceleratore. L'auto fece uno scatto,e via,
partire velocemente.
Nella sua mente soltanto due parole "Addio,Damon".
 
   
 
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