Insomniac

Eccoci di nuovo, insonnia. Qui con gli occhi spalancati a fissare il nulla, il buio più totale.
Sei l'unica a tenermi compagnia in questi ultimi tempi, insieme al tremendo caldo dell'estate.
Mi prendi sempre alla sprovvista, proprio quando sto per chiudere gli occhi, nella testa iniziano ad affollarsi mille pensieri, che si spintonano fra loro per diventare quelli con più attenzione.
Risultato finale: mal di testa.
Non riesco neanche a prendere una pastiglia, ho il terrore del buio.
Potrebbe essere una paura stupida, ma mi terrorizza l'idea di non vedere dove vado, cosa vedo o cosa tocco. E' come camminare nel nulla, sempre pronta ad incontrare qualche imprevisto.
Quindi rimango ben accucciata nel letto, guardando i riflessi argentei dei mobili offerti gentilmente dalla luna piena.
Provo e riprovo così tanto ad addormentarmi che ho quasi finito le pecore da contare.
Ma nulla, non funziona. Quei brutti demoni continuano a ronzarmi per la testa, allontanandomi dai miei sogni.
A volte mi chiedo perché sono così chiusa in me stessa. Da quando te ne sei andato quelle paure infantili sono ritornate a perseguitarmi. Ho persino paura di dormire da sola.
Mi manchi.
Forse è per questo che non riesco a dormire.
Sono in uno stato talmente confusionario che non riesco neanche più a capire chi diavolo sono.
Mi rigiro e mi rigiro tutta la notte pensandoti. Che cosa stupida. Inutile.
E' passato troppo tempo. Siamo stati insieme troppo tempo. C'è stato troppo. Il tempo non può cancellare impronte giganti dal mio cuore.
Eppure so di illudermi.
So che mi hai dimenticato con facilità, non ti è rimasto niente di me.
"Restiamo amici", solita frase per non liquidare le persone. Eppure io ho ancora tutto di te.
Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi?
Il fatto è che non le incontri.
Questa maledetta insonnia ferisce la mia mente, è davvero stremata.
Ho la bocca secca, gli occhi rossi. Sono iperattiva ed esaurita.
Questa insonnia mi sta distruggendo, eppure continua ad essere l'unica che accompagna i miei pensieri.
Chissà, magari comincerò persino ad attribuirle il nome di migliore amica, non è così male.
Sto incominciando a sognare. Immaginare. Forse allucinazioni.
L'orologio sembra sorridermi, continua a ticchettare indisturbato. Sembra insistente come i miei pensieri.
Decido di alzarmi per fermalo. E' snervante.
Mi affidavo solo alla luce argentea della luna, ho persino difficoltà a mantenere l'equilibrio.
Finalmente stoppo quella dannata lancetta, che dà il via ad un lasso di tempo straripante di pace e silenzio.
Finalmente mi rilasso nel letto, gli occhi cominciano ad appesantirsi.
Crollo in un sonno profondo. Ho la sensazione che durerà a lungo. Molto a lungo.
Finalmente mi abbandono a me stessa.
Alla fine di tutto questo stravagante delirio, sei stata forse l'ultima mia migliore amica.
Quella che mi ascoltava più delle altre.
Quella che mi teneva sveglia per ottenere attenzioni.
Quella che dimostrava di tenerci.
Quella che mi accompagnato fino alla fine.
Quella che mi mancherà.