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Autore: telesette    01/07/2011    0 recensioni
Una nuova pietra grigia e fredda si era unita a quelle più vecchie e rovinate poste davanti al castello di Rezo. Zelgadis aveva eretto quelle lapidi il giorno in cui, dopo avere sconfitto il Gran Demone Shabranigdu, aveva fatto ritorno in quel luogo semidistrutto. Era quella in un certo senso la sua casa, il posto dove tutto era cominciato... e dove tutto doveva finire! In silenzio osservò l'iscrizione sulla terza pietra, accanto a quelle dei suoi due compagni Rodimus e Zolf, contemplando il nome che vi era inciso sopra: Amelia Wil Tesla Seillune...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zelgadis Greywords
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'Amelia x Zelgadis'
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Una nuova pietra grigia e fredda si era unita a quelle più vecchie e rovinate poste davanti al castello di Rezo. Zelgadis aveva eretto quelle lapidi il giorno in cui, dopo avere sconfitto il Gran Demone Shabranigdu, aveva fatto ritorno in quel luogo semidistrutto. Era quella in un certo senso la sua casa, il posto dove tutto era cominciato... e dove tutto doveva finire! In silenzio osservò l'iscrizione sulla terza pietra, accanto a quelle dei suoi due compagni Rodimus e Zolf, contemplando il nome che vi era inciso sopra: Amelia Wil Tesla Seillune.
Naturalmente quella pietra era solo simbolica, il corpo di Amelia giaceva sepolto a Seirune adesso, tuttavia era stato proprio Zelgadis il primo testimone della sua morte. Se chiudeva gli occhi, poteva ancora ricordare ogni singolo istante di ciò che era successo: la battaglia contro l'ultimo Signore dei Demoni; una lotta senza esclusione di colpi; Lina con i suoi incantesimi, Gourry con la sua spada, lui e Amelia...
Improvvisamente strinse i denti con un gemito, il ricordo evidentemente era troppo doloroso. Non riusciva ancora a credere che fosse accaduto veramente, solo il pensiero gli faceva immensamente male. Il raggio che colpì Amelia, attraversandola da parte a parte, era stato più veloce dei suoi riflessi da chimera; la principessa crollò a terra senza un lamento, il petto squarciato e interamente coperto di sangue, e quando Zelgadis la vide era troppo tardi. Era già morta, prima ancora che lui si inginocchiasse per stringerla a sé, un candido fiore bianco con lo stelo spezzato. Non era riuscito a proteggerla! Era riuscito ad intervenire tante volte per sottrarla al pericolo, spesso anche a discapito della propria vita ( come nello scontro col terribile Gaarv ), stavolta invece aveva fallito...
Zelgadis posò tristemente la mano su quel gelido blocco di marmo nel cimitero davanti a sé, freddo come il volto della dolce Amelia immobile tra le sue braccia, e non poté fare a meno di mormorare qualcosa sommessamente.

- Perdonami Amelia, adesso lo so, l'ho capito troppo tardi ma... adesso lo so!

Era stato necessario perderla per capire quanto l'avesse sempre amata; non era il desiderio di ritornare umano la cosa più importante della sua vita, era lei... Aveva capito di amarla solo ora che l'aveva perduta per sempre. Lei era stata l'unica cosa bella nella sua vita di emarginazione, da quando Rezo lo aveva trasformato in un'orribile chimera, la sola persona che fosse riuscita a provare per lui un sentimento persino più forte dell'amicizia. Se solo fosse stato un po' meno cieco, se si fosse accorto prima della fortuna che aveva avuto, almeno avrebbe avuto la possibilità di ricambiare l'affetto che Amelia gli aveva sempre dimostrato. Ora non aveva più niente, neppure il desiderio di continuare a vivere per cercare una cura, solo la rabbia verso il destino che lo aveva privato di ogni cosa a lui cara e delle persone che più amava...
A occhi chiusi e a denti stretti, Zelgadis rafforzò la presa delle proprie dita su quella lapide e comprese cosa voleva realmente. Per troppo tempo aveva permesso al destino di "giocare" con lui, a qualunque costo ora invece si sarebbe ripreso gli affetti così brutalmente strappati. Senza dire una parola sguainò la spada e, dopo aver castato sulla lama un incantesimo Astral-Vine, ruotò rapidamente l'arma nella sua mano e se la affondò nel petto con decisione. Un forte spruzzo di sangue dalla bocca e la chimera si accasciò davanti alla lapide.

- Sto... Sto arrivando, Amelia... aspettami!

Le mani si serrarono ancora di più attorno all'elsa. Morì poco più tardi quasi senza accorgersene, l'espressione sul suo volto era serena, gli occhi chiusi come se dormisse. Ora che erano di nuovo insieme, sarebbero stati finalmente felici... per sempre!

 

NOTA:

 "Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

   
 
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