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Autore: SheLovesJDB    01/07/2011    3 recensioni
Lei, una cantante di successo. Lui anche. Era passato un mese da quando la loro storia era finita, ora che succederà?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei si chiamava Lullaby Andret, cantante di diciassette anni, americana di origini francesi. Occhi color miele, profondi, luminosi, ti colpivano, o meglio ti rapivano da quanto descrivessero la sua personalità e quello che penasava. Capelli lunghi, color castano dorato, niente rifle  ssi, leggeri, domati dal vento, dicevano. Un corpo inviadibile, alta e snella. La tipica ragazza che aveva attorno a sè moltissimi ragazzi che le correvano dietro. Bella, gentile, troppo chiusa, o perlomeno lo era da un mese e mezzo. Sognava e leggeva, così spendeva il tempo libero, quel poco tempo al di fuori della vita lavorativa. Aveva pochissimi amici, molti la usavano per diventare 'qualcuno', ma lei se ne scappava subito con 'scusa, non è il momento, ci vediamo la prossima volta' e quella prossima volta non arrivava mai. Odiava i paparazzi, non li sopportava, tanto che spesso non usciva mai di casa. Viveva a Hollywood, lì ormai aveva iniziato la sua carriera come cantante da circa un anno, un anno che sembrava essere passato come un respiro, sembrava essere durato un attimo. Voce suadente e dolce, solo questo usavano per descrivere il suo canto. Piedi per terra e testa sulle spalle, lei non si considerava nessuno di importante, anche se in fondo sperava di essere considerata tale, non per fama, però. 
Lui, cantante diciassettenne canadese. Justin Bieber. Il ragazzo dai meravigliosi occhi color caramello splendente, quegli occhi nei quali potresti affogare di emozioni soltanto guardandoli per pochi minuti. Capelli anch'essi meravigliosi, con quel suo 'ciuffo' mosso a destra e a sinistra. E la sua voce? Era tutto ciò che serviva a Lù per continuare ad essere sè stessa. Era semplicemente bellissimo, perfetto per Lù. 
 
Ero appena atterrata a Miami, dovevo assolutamente registrare una nuova canzone.Era un mese circa che ormai mi cibavo solo di lavoro, non pensavo ad altro, non potevo, ma soprattutto non volevo. Ero molto malinconica, triste, ma assolutamente non lo davo a vedere. Erano esattamente trentasette giorni da quando la mia relazione con Justin finì, ero distrutta. Quel giorno lui arrivò lì da me e tutto quello che mi disse fu ''A me dispiace, e lo sai, ma a causa del nostro lavoro non è possibile mantenere una relazione così " e se ne andò, con il suo aereo privato, senza nemmeno lasciarmi il tempo di riprendermi e di parlare. Da lì non si fece più sentire, nè un tweet nè un piccolo messaggio. Lo odiavo. Lo odiavo per avermi lasciata così, quando ogni notte mi diceva che non mi avrebbe mai abbandonata per niente al mondo. Ma alimentavo talmente troppo quest'odio che alla fine quest'odio mi portò ad amarlo più di quanto già facevo, sentii di aver perso un pezzo importante di me e quella ferita bruciava da impazzire. Mi mancava da impazzire. La sua voce, il suo sorriso, mi mancava tutto di lui. Stavo camminando, a passo svelto, come sempre, per l'hotel. Avanti e indietro, studiandomi la nuova canzone che mi avevano chiesto di produrre.
 
You’re so beautiful
But that’s not why I love you
I’m not sure you know
That the reason I love you is you
Being you
Just you
Yeah the reason I love you is all that we’ve been through
And that’s why I love you.
 
Non volevo pensare al fatto che sembrava che l'avessi scritta io per Justin. Sembrava il testo d'amore che avrei voluto dedicare a Justin quando ancora eravamo fidanzati. Per me i ricordi erano fondamentali, per questo decisi di inserirla nel mio prossimo cd facendomi forza.
Nel frattempo continuavo a camminare. 
" Hei salve, abbiamo prenotato qui, io e la mia crew. " -era una voce così familiare. Quella voce che distingueresti tra mille, la sua voce. Alzai così lo sguardo. Era lui. Sì, lui, Justin, il mio Justin. Lui mi vide, mi guardò, io lì, bloccata, immobile, con lo sguardo fisso su di lui. Ero incredula di ciò che i miei occhi vedevano. Dopo un mese e mezzo, lui era lì, davanti a me. Dio, se mi mancava e quanto avrei voluto corrergli incontro, abbracciarlo, baciarlo, dirgli che lo amavo ancora, nonostante tutto. Ma non lo feci. Mi voltai dall'altra parte, mi misi le cuffie e continuai a cantare la canzone. Sì, dovevo far finta di niente, dovevo far finta che fosse un incubo e che invece di svegliarmi, dovevo scappare. 
" Lù? Lù sei proprio tu? " -mi afferrò una mano e mi girò verso di lui- "Lù, anche tu a Miami? wow che, coincidenza! -mi disse. Era tranquillo, forse troppo. Perchè faceva finta che non fosse successo nulla un mese e mezzo prima? Perché? Perché era così dannatamente ancora bello? Ero persa. Ero persa nei suoi occhi caramello che mi mancavano più di qualsiasi altra cosa. Dovevo rispondere però. 
" Justin? sì, che coincidenza! Come mai anche tu a Miami? " -chiesi con la voce da 'sì, è tutto apposto'.
" Sono qui per registrare, finalmente ho una nuova canzone dopo tanto tempo e tu invece? "
" Anche io devo registrare, come vedi sto studiandomi la canzone "
" Che bella coincidenza, sai mi mancava vederti " -disse aggiungendo un piccolo sorriso.
" Ah, bene! " -risposi freddamente.
Lui se ne stette zitto per qualche minuto. Che si aspettava? Un abbraccio? Un 'amore mio sei tornato da me? Ti amo!'? No, mai e poi mai. Lui mi aveva fatto soffrire per così tanto tempo, non potevo lasciargliela passare così.
" Occhei, adesso vado a finire di impararmi la canzone, ci si vede Bieber. " -conclusi per andarmene velocemente da quell'essere così perfetto.
" No aspetta Lù! Ti va di prendere qualcosa da bere? " -mi fermò.
Non potevo rifiutare. Non volevo affatto. Tutto quello che volevo era riaverlo; così accettai senza aspettare nemmeno un secondo di vederci 30 minuti dopo, davanti alla segreteria.
I minuti passarano velocemente, era già ora. Io ero ancora 'traumatizzata', spaventata, arrabbiata, felice, triste. Ero tutta un'emozione insieme. 
Mi sedetti al tavolo, eccolo che arrivava. Felpa viola, jeans bianchi e ovviamente non potevano mancare le sue supra, anch'esse viola. Lo fissavo, ero persa in lui. 
" Eccoci Lù! Allora tutto bene? Come ti va la vita? " -cominciò subito. 
" Bhè, diciamo che va tutto come va, ovviamente potrebbe sempre andare meglio, no? "
" Sì, vero, ma bisogna accontentarsi di quello che sia ha, no? " -mi rispose affettuosamente.
" Giusta osservazione, allora che cos'hai lì tra le mani? " -per cambiare discorso.
Avevo subito notato che tra le mani aveva numerosi fogli, ero curiosa di sapere cosa fossero.
" Oh sì, la mia nuova canzone, eh Lù anche io sto andando alle stelle con la mia carriera " e rise. Accennai un sorriso, ero felice di aver risentito quella sua dolce risata, quella che mi riempiva il cuore di sentimenti puri. - " Cavolo! Sono in ritardo , Lù ci sentiamo devo scappare! "
Non feci in tempo a salutarlo che già aveva oltrepassato la porta del bar. Quella scena fece riaffiorare in me quei crudeli ricordi. Nuovamente se n'era sfuggito così da me. Ero a terra. Mi rinchiusi in camera, piangendo. Possibile che non avesse ancora capito che lo amavo? Che non lo avevo dimenticato? Che era tutto per me? Che riapparendo così non ha fatto altro che farmi soffrire ancora di più? Forse no, magari era troppo idiota per capirlo, no? Piangevo. Piangevo e piangevo. Passai la notte così, canticchiando un pò la canzone poichè il giorno dopo avrei dovuto registrarla.
E se invece lo avesse capito che lo amavo? Continuavo a pormi questa domanda, quando finalmente dopo qualche ora riuscii ad addormentarmi con il viso bagnato da quelle profonde lacrime che sembravano non finire mai. 
Era il grande giorno. Avrei dovuto affrontare, e soprattutto, superare le mie emozioni e il mio amore per Justin. Dovevo cantare quella canzone. Entrai in sala registrazione. Avevo su la maglietta che Justin mi aveva fatto per S.Valentino, portava scritto 'Non dimenticare che il mio amore per te non si vede, ma ti assicuro che c'è', jeans corti e tacchi, non molto alti. Capelli mossi, non me li ero mai fatti, truccata pochissimo. Non sembravo quasi io. Iniziai a cantare. Stavo male, ma dovevo trattenere quelle lacrime per dopo. Non era il momento di piangere, di farmi vedere debole e indifesa. Dovevo essere forte.
 
I like your smile
I like your vibe
I like your style
But that’s not why I love you
 
And I, I like the way
You’re such a star
But that’s not why I love you
Hey
Do you feel, do you feel me?
Do you feel what I feel, too?
Do you need, do you need me?
Do you need me?
 
Stava per iniziare il ritornello, e qualcuno entrò in sala registrazione, senza che io me ne accorsi. Avevo gli occhi chiusi perché avevo bisogno di concentrazione. 
 
You’re so beautiful
But that’s not why I love you
I’m not sure you know
That the reason I love you is you
Being you
Just you
Yeah the reason I love you is all that we’ve been through
And that’s why I love you
 
La la
La la la la
La la
La la la la
 
Sentivo che c'era lì qualcuno, ma visto che non mi interrompeva, seguivo cantando come se nulla fosse. Ecco la seconda strofa, dio se mi sentivo male. Fortunatamente mancava poco alla fine della canzone, cosicchè sarei potuta andare a piangere nuovamente. Stavo scoppiando. Pronta a cantare, stavo per emettere le parole, quando qualcuno iniziò a cantare al posto mio. Aprii gli occhi incazzata - chi cavolo era che mi interrompeva così ?. Mi voltai. Era Justin. Justin che mi guardava negli occhi con il suo sguardo profondo e puro, che cantava per me con la voce di cui subito ti innamoreresti.  
 
 
I like the way you misbehave
When we get wasted
But that’s not why I love you
And how you keep your cool
When I am complicated
But that’s not why I love you
 
Hey
Do you feel, do you feel me?
Do you feel what I feel, too?
Do you need, do you need me?
Do you need me?
 
Iniziai a piangere. Era impossibile trattenere ancora a lungo quelle lacrime. Justin mi si avvicinò, mi sfiorò il viso e finì di cantare.
" Lù... " -mi accarezzò dolcemente, alzandomi il viso in modo da poterlo guardare dritto negli occhi - "Mi sei mancata davvero e non lo dico tanto per fare. Questa canzone te l'ho scritta io. L'ho scritta perché sei davvero tutto quello di cui ho bisogno..."
Ero confusa e continuavo a piangere. Perché mi diceva questo? Prima mi lascia così, su due piedi, e poi mi scrive una canzone? Che sta succedendo? Intanto non gli risposi. 
" Lù, io non volevo lasciarti, come avrei potuto lasciar volare via il mio grande amore? La mia Lù?" -quel 'mia' mi fece venire una grande fitta al cuore- "Pensavo che non ti avrei fatta soffrire lasciandoti. Ma ho sbagliato. Appena ti dissi quelle parole, sapevo già di aver sbagliato. Ho sofferto moltissimo da quel giorno. non ti puoi nemmeno immaginare come mi sono sentito" -continuava.
" Come ti sei sentito tu? E io? Ero distrutta, mi hai tolto la felicità. Ti avevo donato il cuore, e tu te lo sei portato via. " -risposi con le lacrime che continuavano a scorrere sul viso.
Justin non rispose. Continuava a guardarmi. Aveva gli occhi lucidi. Non lo avevo mai visto piangere. Sapevo che lui era un ragazzo forte. Non sapevo che fare. Volevo scappare, ma avrei voluto ancora di più stringerlo forte tra le mie braccia, per potergli ricordare che avrei voluto che restasse mio per sempre, e Justin fu come mi avesse letto nel pensiero. Mi abbracciò, mi strinse forte a sè. Era un abbraccio sicuro, dolce, perfetto. Lo strinsi anche io forte a me, ma continuavo a piangere. Si allontanò lentamente dal mio corpo, arrivando al mio viso. Mi baciò. E non era un semplice bacio, questo era il più bello di tutti, il più dolce. Avevo nuovamente il suo sapore sulle mie labbra. Era la sensazione più bella che avessi mai provato. Avrei voluto che quel momento non finisse mai. Ero completamente assolta tra le sue braccia. 
" Lù, amore mio, guarda la tua maglietta, quella che ti feci io a S.Valentino. Ti sto assicurando che il mio amore c'è, ti sto dicendo che ti amo, che sei tutto, che amo tutto di te, che non ti ho mai dimenticata, che non avrei mai dovuto lasciarti così facendoti anche soffrire. Ti sto chiedendo perdono per tutto quello che ti ho fatto. Io ti amo, Lù. " -mi sussurrò nell'orecchio, ancora con le lacrime agli occhi.
" Justin... " -sussurrai.
Lo baciai, senza dirgli nulla. Era il gesto più sensato per dimostrargli il mio amore. Lo strinsi forte a me, non volevo che se ne andasse via per nessuna ragione al mondo. 
" Justin sei il mio sorriso. Riaverti qui è il più bel regalo del mondo. io ti amo, amore mio, ti amo. "
  
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