Videogiochi > Tekken
Ricorda la storia  |      
Autore: Mana Sputachu    02/07/2011    7 recensioni
Gli errori commessi da tuo padre ti colpiranno dritto sui denti come un pugno ben assestato, e starà a te essere capace di schivarli.
E’ questo che Kazuya Mishima ha imparato fin dall’infanzia, e prima ancora suo padre Heihachi.
Ed è quello che anche Jin Kazama sta imparando a sue spese.
Anche se il suo cognome è Kazama, anche se non ha mai avuto a che fare con la sua famiglia paterna prima di allora, il suo sangue è e rimane quello di un Mishima.

[Oneshot Vincitrice del miglior giudizio complessivo all'Epicurean Contest di Roba da Scrittori di Fanfiction]
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heihachi Mishima, Jin Kazama
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sangreal
 
Contest: Epicurean Contest indetto da Roba da scrittori di Fanfiction su FaceBook.
Fandom: Tekken
Personaggi: Heihachi Mishima, Jin Kazama
Contesto:1994, quattro anni prima di Tekken 3
Immagine usata: Questa. Nelle NdA troverete la spiegazione.
 
Le colpe dei padri ricadranno sui figli.
Un principio antico, che racconta una scomoda verità.
Perché non tutte le famiglie sono amorevoli e perfette. Perché non tutte le famiglie ti crescono con affetto e ti insegnano il rispetto per gli altri.
In alcune famiglie, la prima cosa che impari è che i figli pagheranno per gli errori commessi dai genitori. Sempre. Ed è ciò che ogni membro della famiglia Mishima ha compreso fin dalla più tenera età.
Nel clan Mishima, nessuno ti insegna il rispetto e l’amore.
Nel clan Mishima, la prima cosa che impari è cavartela da solo in ogni situazione. E se possibile, uscirne pulito. Con ogni mezzo.
Gli errori commessi da tuo padre ti colpiranno dritto sui denti come un pugno ben assestato, e starà a te essere capace di schivarli.
E’ questo che Kazuya Mishima ha imparato fin dall’infanzia, e prima ancora suo padre Heihachi.
Ed è quello che anche Jin Kazama sta imparando a sue spese.
Anche se il suo cognome è Kazama, anche se non ha mai avuto a che fare con la sua famiglia paterna prima di allora, il suo sangue è e rimane quello di un Mishima.
 
E in quanto tale dovrà crescere, da ora in poi.
 
Questo pensa Heihachi Mishima, mentre osserva il nipote durante i suoi allenamenti.
Ritrovarsi ad allevare un ragazzino era di sicuro l’ultima cosa al mondo che immaginava di dover fare. Non sapeva nemmeno di averlo, un nipote. Sapeva che durante l’ultimo Torneo, quindici anni prima, Kazuya si era intrattenuto con un’altra partecipante…quello che non immaginava, però, era di ritrovarsi davanti il risultato di quell’errore di una notte.
Quando arrivò alla Mishima Manor, solo poche settimane prima, pensò che qualche divinità doveva averlo punito per la sua vita non esattamente limpida e rispettabile. Scortato da due delle sue guardie, Jin stava davanti la sua scrivania, immobile. Un ragazzetto di quindici anni, sparuto e con occhi spaesati che si guardavano attorno nervosamente.
“Signore, questo è Jin Kazama. Suo…nipote.” Annunciò la guardia evidentemente sorpresa, osando un inchino che Heihachi ritenne esagerato. Alzò gli occhi al cielo e poi annuì, facendo cenno alla guardia di alzarsi. Quest’ultima si alzò e si posizionò alle spalle del ragazzo, vicino al collega.
Heihachi si alzò dalla sedia e girò attorno alla scrivania, fino a trovarsi di fronte a Jin.
“E così sei mio nipote…mai avrei creduto che Kazuya potesse essere tanto stupido da lasciarsi dietro un tale errore. C’è dell’ironia in tutto questo.” Disse, osservando il ragazzo. Jin dal canto suo non osò proferire parola; sentirsi definire un errore non era stata una cosa piacevole, ma preferì tacere piuttosto che saltare alla gola del vecchio giocandosi la possibilità di vivere lì con lui. Non che lo volesse, beninteso; ma era chiaro che la sua permanenza lì era l’unico modo per risalire all’identità dell’assassino di sua madre. Per avere vendetta.
“Tu vuoi vendetta. Non è così?”
Heihachi sembrò quasi leggergli nel pensiero, cogliendolo di sorpresa. Jin sollevò lo sguardo incredulo. Il vecchio sorrise, un sorriso mellifluo che trasudava veleno. “Si, tu vuoi vendetta. Vuoi lavare via il sangue di tua madre col sangue del suo assassino. Ebbene, io posso aiutarti.”
Jin lo osservò qualche secondo, indeciso sul da farsi.
Anni dopo avrebbe capito l’errore commesso, avrebbe compreso i reali piani di Heihachi Mishima e il suo ruolo di pedina in quel gioco più grande di lui. Ma aveva quindici anni allora, era ingenuo e con un enorme desiderio di vendetta per sua madre, che gli era stata strappata via così presto e così violentemente. E con ingenuità, annuì alla proposta del vecchio, senza neanche immaginarne le conseguenze.
Heihachi sorrise soddisfatto.
Ovviamente, una vecchia volpe come lui si era già fatta i propri calcoli.
Se soltanto pochi minuti prima aveva considerato l’arrivo di quel ragazzo una seccatura, nominare sarcasticamente il defunto Kazuya lo aveva letteralmente illuminato.
 
Tu avrai il tuo sangue ragazzo. Poi però, io avrò il mio sang real.
 
Aveva ormai perso la speranza di ritrovare il corpo di Kazuya.
Aveva creduto di dover abbandonare il suo folle progetto per creare il combattente perfetto, la macchina da guerra che nessuno aveva mai neanche immaginato.
Senza il sangue di Kazuya, senza quei preziosi geni resi incredibilmente potenti da un patto sancito col diavolo, il suo piano era crollato come un castello di carte.
Almeno finchè non realizzò che adesso, quel sangue, ce l’aveva. E non aveva dovuto muovere un dito per ottenerlo, perché gli si era praticamente offerto.
Jin era figlio di Kazuya. E se fisicamente ricordava molto di più la sua defunta madre, il suo sangue e il suo dna erano invece identici a quelli del padre.
Sorrise Heihachi, mentre Jin ignaro di tutto continuava ad allenarsi senza sosta, perso nel suo giovane desiderio di vendetta.
Quel sang real che suggellava la sua appartenenza ai Mishima era molto, molto di più. Era qualcosa di incredibilmente potente e pericoloso.
E allettante, per altri. Il suo sangue era, per Heihachi, paragonabile al ritrovamento del suo personale Graal. Lo avrebbe reso invincibile.
Jin non aveva idea di cosa lo aspettava. Non immaginava minimamente cosa avrebbe patito negli anni a venire. Ancora non sapeva chi realmente era, cosa era.
Anni dopo, lo avrebbe scoperto. Pagandone il prezzo sulla propria pelle.
 
 
 
 
NdA:
Questa storia doveva essere tutt’altra cosa…un’altra XiaoJin, per intenderci. Ma come potete notare è praticamente l'opposto, e che devo dire mi piaciucchia anche…l’idea, quantomeno. Ma procediamo con ordine.
La suddetta fanfic partecipa all’Epicurean contest indetto dalla pagina FB Roba da scrittori di fan fiction: consisteva nello scegliere da tre siti a disposizione un’illustrazione di Aubrey Beardsley e usarla per scrivere una fanfic, interpretandola a piacimento. Ora, io *amo* Beardsley. Ma purtroppo non ho trovato nulla di particolarmente adatto alla mia accanita indole Xiaoyin…finchè non mi sono trovata davanti questa immagine, che si intitola The achieving of Sangreal. Penso sia chiaro che riguarda le leggende arturiane e il ritrovamento del santo graal, ma ovviamente io l’ho usata in maniera un pelo differente. E chi ha letto Il codice Da Vinci avrà sicuramente intuito XD Ovvero: Santo graal-> San Greal->Sangreal->Sang Real ovvero Sangue Reale. Nel libro di Dan Brown è riferito alla presunta discendenza di Cristo, io ho invece voluto usare il termine sang real per parlare del sangue maledetto dei Mishima, del destino terribile a cui Jin va incontro senza saperlo (all’epoca della fic, ovvero il 1994) e dell’interesse di Heihachi nei suoi confronti. Come riferimento diretto all’immagine c’è la guardia di Heihachi che si inginocchia come il cavaliere nell’illustrazione; il Graal dell’immagine è chiaramente Jin, che viene offerto ad Heihachi.
Che dire, spero vi paccia ^^;
 
Manasama
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Tekken / Vai alla pagina dell'autore: Mana Sputachu