Noah .
Speravo vincesti tu questa stagione del reality .
Ho sempre fatto il tifo per te .
Solo per te .
Ma perché tu non ti accorgi che io ti amo ?
Lo ammetto non sono il massimo .
Ma tu dovresti solo sapere cosa ho passato da piccola .
Allora capiresti .
Non credo ti interessi .
Ma mi va di raccontare .
Dovresti sentirti onorato , sono sono dieci anni che nascondo tutto , l'ho lanciato nel più buio dei pozzi , per non sentirmi più indifesa con quel giorno .
Sappi Noah che non sono sempre stata la muscolosa Eva che conosci .
Una volta ero debole e fragile e per questo pagai .
Io sono stata adottata , ma questo viene prima , quando avevo ancora i miei veri genitori .
Ricordo ancora mia madre …
Una donna bellissima Bionda con gli occhi color erba secca .
E mio padre con quel suo strano pizzetto e i suoi capelli neri sempre tirati all'indietro ma gli occhi , quelli non me li ricordo più.
Successe tutto un giorno .
Già che cosa potrebbe mai succedere in un giorno solo ?
Vuoi un consiglio ?
Non pronunciare mai questa frase perché se la pronunci succederà tutto quel giorno .
Fidati .
Anche io pensavo che non sarebbe successo niente , ma mi sbagliavo .
Ricordo i miei pensieri , ricordo le mie paure , ricordo quando era ancora felice .
Apro di nuovo i miei occhi e ritorno bambina .
Ricordo che mia madre e mio padre mi avevano portato al ristorante per festeggiare il mio compleanno come oggi dopo tutto .
Ero tutta contenta ignara di ciò che il fato aveva in serbo per me.
I ricordi si fanno sfocati e senza senso , non ricordo dove , ma ricordo che ero felice .
Non ricordo il perché ma ricordo il cameriere che venne a servirci , io credevo fosse qui solo per lavorare , ma non era quello l'unico motivo .
Lui non voleva lavorare .
No .
Lui voleva tanti soldi , assomigliava tanto ad Heather .
Ma lui non fece nessun Reality .
No lui non voleva giocare a questo gioco .
Lui voleva fare qualcosa di molto più grande .
Così chiamò i suoi amici .
Erano molti .
Tirarono fuori delle pistole ad acqua nere .
Mamma mi disse di nascondermi sotto il tavolo ma io volevo giocare .
Mamma me lo ridisse e io mi nascosi sotto il tavolo .
Poi qualcuno scoppiò un palloncino .
Ma io stavo giocando a nascondino e non volevo farmi trovare .
No io ero introvabile a nascondino .
Ancora uno scoppio di palloncino .
Non potrebbero fare più attenzione ?
Poi un altro e un altro ancora .
Ma quanti palloncini ci sono ?
Non mi pareva ci fossero palloncini nel ristorante .
No non c'erano .
Magari li avevano portati loro .
Tirai fuori la testa per vedere .
Non vidi nessun palloncino .
Solo un uomo che mi puntava addosso una pistola .
Mia madre mi prese e iniziò a scappare .
Ma un altro uomo gli saltò addosso .
Mia mamma non riusciva a respirare così l'uomo per aiutarla pensò di tagliarle la giacca con un coltello perché forse stringeva troppo.
Ma sbagliò un po' di colpi che andarono oltre la giacca e infine affondò il coltello dentro mia madre .
Mi avvicinai a mia madre che dormiva .
La mossi cercando di svegliarla .
Intanto guardavo l'uomo .
Forse era lui l'uomo nero di cuoi mi raccontavano i nonni , che voleva solo mangiare le persone aveva anche il tatuaggio con il mostro sul braccio .
Urlai .
Avevo paura dell'uomo nero .
Lui mi guardò solo per incutere paura .
-sbarazzatene!- urlò l'uomo nero ad un ragazzo più piccolo di lui con un giacca rossa che sembrava appartenere ad un demone .
Lui era il piccolo Demone .
-ma è appena un bambina !- urlò il piccolo demone
-allora faccio io- disse l'uomo nero .
Mi saltò addosso e iniziò a picchiarmi .
Non ero stata cattiva .
Poi prese il coltello e fece un taglio sul ginocchio bucandomi le collant .
Poi ne fece uno sul braccio non smettendomi di dare pugni in faccia .
Da quel momento le immagini furono confuse .
Una sirena
Gli uomini che scappavano .
E il sangue dappertutto .
Poi altre sirene lontane...lontane .
Il rosso e il blu lampeggiavano oltre la grande finestra .
E poi tutto ovattato ed informe .
Quando mi risvegliai ero all'ospedale .
Ma i miei genitori non erano più con me .
Dopo quel giorno iniziai a fare palestra .
Non volevo più essere debole come prima .
Non volevo rischiare di essere di nuovo umiliata e picchiata .
Non voglio rischiare che anche i miei genitori adottivi soffrano.
Ma i miei genitori veri non torneranno più
Sai una cosa Noah?
Sono felice di non ricordare gli occhi di mio padre ,
perché non li ho visti chiudere .
Mi guardo avanti...
sono nel salottino d'attesa di dove si svolge il doposhow .
Guardo davanti a me .
Vuoto nulla !
Non ce la faccio ad immaginare Noah e sapere che è una finzione , non dopo che ho raccontato la mia storia al nulla!!!
Mi alzo e sto per andarmene .
Quando mi giro c'è lui...
Che mi guarda.
-da quanto tempo sei qui?- chiedo
-...abbastanza...- mi dice
-oh...secondo te sono pazza vero?-
-no..hai solo sofferto molto- si avvicina , sempre di più fino ad arrivare ad un nonnulla da me -buon compleanno Eva...-sussurra poi mi bacia , il mio primo bacio in assoluto e spero non l'ultimo , non so che fare , mi lascio solo trasportare .
Quando ci stacchiamo riprendiamo entrambi fiato .
-ti va una pizza ?- chiedo
Lui annuisce .
-sai che è stata colpa di Alejandro se sono stato eliminato?- mi dice
-Alejandro è un uomo morto- continuo io , lui scoppia a ridere e mi prende la mano .
Bene , credo che il lieto fine esista ,in tutte le storie , non solo la mia , credo che il destino me deva dopo tutto quello che mi ha fatto passare , me lo merito , e forse Noah mi insegnerà ad essere più paziente , ma solo dopo che avrò sistemato Alejandro .
-ma mi chiedevo e i furfanti che fine hanno fatto?- domanda
-ah non ti preoccupare loro sono sistemati...- dico
empire state building
Degli uomini sono a penzoloni dalla finestra del 100 piano .
-Hey Jake mi spieghi come abbiamo fatto ad arrivare qui su?- chiese un tizio con un tatuaggio di mostro sul braccio
-la ragazza massiccia che ci ha rapito si era stancata di fare tutti quei piani a piedi e ci ha mollato qua!- disse un uomo con la giacca rossa
-Ah ok grazie -.-'' - rispose l'uomo nero guardando il piccolo demone .
Un altro ragazzo viene messo penzolare dalla finestra .
-hey ma sei Alejandro Burromeno! Quello di A tutto reality!-
-Eh già il lieto fine esiste – dico poi io e Noah ci baciamo all'ultimo piano dell'empire state building proprio mentre il tramonto infiamma le nostre figure di innamorati .
Beh forse questa è la mia storia , la mia vita il mio amore .
Ma adesso cara scrittrice se non vuoi finire anche tu a penzolare dal 100 piano dovresti mettere una parola .
FINE
La parola all'autrice
Beh eccovi una Noah x Eva !
Commentate !
Eva: Sarà meglio per voi !