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Autore: lady luna love    03/07/2011    3 recensioni
One-Shot sulla coppia EVAxNOAH . Eva racconterà la sua storia e scoprirà che il lieto fine esiste
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'pazzi per amore'
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Noah .

Speravo vincesti tu questa stagione del reality .

Ho sempre fatto il tifo per te .

Solo per te .

Ma perché tu non ti accorgi che io ti amo ?

Lo ammetto non sono il massimo .

Ma tu dovresti solo sapere cosa ho passato da piccola .

Allora capiresti .

Non credo ti interessi .

Ma mi va di raccontare .

Dovresti sentirti onorato , sono sono dieci anni che nascondo tutto , l'ho lanciato nel più buio dei pozzi , per non sentirmi più indifesa con quel giorno .

Sappi Noah che non sono sempre stata la muscolosa Eva che conosci .

Una volta ero debole e fragile e per questo pagai .

Io sono stata adottata , ma questo viene prima , quando avevo ancora i miei veri genitori .

Ricordo ancora mia madre …

Una donna bellissima Bionda con gli occhi color erba secca .

E mio padre con quel suo strano pizzetto e i suoi capelli neri sempre tirati all'indietro ma gli occhi , quelli non me li ricordo più.

Successe tutto un giorno .

Già che cosa potrebbe mai succedere in un giorno solo ?

Vuoi un consiglio ?

Non pronunciare mai questa frase perché se la pronunci succederà tutto quel giorno .

Fidati .

Anche io pensavo che non sarebbe successo niente , ma mi sbagliavo .

Ricordo i miei pensieri , ricordo le mie paure , ricordo quando era ancora felice .

Apro di nuovo i miei occhi e ritorno bambina .

Ricordo che mia madre e mio padre mi avevano portato al ristorante per festeggiare il mio compleanno come oggi dopo tutto .

Ero tutta contenta ignara di ciò che il fato aveva in serbo per me.

I ricordi si fanno sfocati e senza senso , non ricordo dove , ma ricordo che ero felice .

Non ricordo il perché ma ricordo il cameriere che venne a servirci , io credevo fosse qui solo per lavorare , ma non era quello l'unico motivo .

Lui non voleva lavorare .

No .

Lui voleva tanti soldi , assomigliava tanto ad Heather .

Ma lui non fece nessun Reality .

No lui non voleva giocare a questo gioco .

Lui voleva fare qualcosa di molto più grande .

Così chiamò i suoi amici .

Erano molti .

Tirarono fuori delle pistole ad acqua nere .

Mamma mi disse di nascondermi sotto il tavolo ma io volevo giocare .

Mamma me lo ridisse e io mi nascosi sotto il tavolo .

Poi qualcuno scoppiò un palloncino .

Ma io stavo giocando a nascondino e non volevo farmi trovare .

No io ero introvabile a nascondino .

Ancora uno scoppio di palloncino .

Non potrebbero fare più attenzione ?

Poi un altro e un altro ancora .

Ma quanti palloncini ci sono ?

Non mi pareva ci fossero palloncini nel ristorante .

No non c'erano .

Magari li avevano portati loro .

Tirai fuori la testa per vedere .

Non vidi nessun palloncino .

Solo un uomo che mi puntava addosso una pistola .

Mia madre mi prese e iniziò a scappare .

Ma un altro uomo gli saltò addosso .

Mia mamma non riusciva a respirare così l'uomo per aiutarla pensò di tagliarle la giacca con un coltello perché forse stringeva troppo.

Ma sbagliò un po' di colpi che andarono oltre la giacca e infine affondò il coltello dentro mia madre .

Mi avvicinai a mia madre che dormiva .

La mossi cercando di svegliarla .

Intanto guardavo l'uomo .

Forse era lui l'uomo nero di cuoi mi raccontavano i nonni , che voleva solo mangiare le persone aveva anche il tatuaggio con il mostro sul braccio .

Urlai .

Avevo paura dell'uomo nero .

Lui mi guardò solo per incutere paura .

-sbarazzatene!- urlò l'uomo nero ad un ragazzo più piccolo di lui con un giacca rossa che sembrava appartenere ad un demone .

Lui era il piccolo Demone .

-ma è appena un bambina !- urlò il piccolo demone

-allora faccio io- disse l'uomo nero .

Mi saltò addosso e iniziò a picchiarmi .

Non ero stata cattiva .

Poi prese il coltello e fece un taglio sul ginocchio bucandomi le collant .

Poi ne fece uno sul braccio non smettendomi di dare pugni in faccia .

Da quel momento le immagini furono confuse .

Una sirena

Gli uomini che scappavano .

E il sangue dappertutto .

Poi altre sirene lontane...lontane .

Il rosso e il blu lampeggiavano oltre la grande finestra .

E poi tutto ovattato ed informe .

Quando mi risvegliai ero all'ospedale .

Ma i miei genitori non erano più con me .

Dopo quel giorno iniziai a fare palestra .

Non volevo più essere debole come prima .

Non volevo rischiare di essere di nuovo umiliata e picchiata .

Non voglio rischiare che anche i miei genitori adottivi soffrano.

Ma i miei genitori veri non torneranno più

Sai una cosa Noah?

Sono felice di non ricordare gli occhi di mio padre ,

perché non li ho visti chiudere .


Mi guardo avanti...

sono nel salottino d'attesa di dove si svolge il doposhow .

Guardo davanti a me .

Vuoto nulla !

Non ce la faccio ad immaginare Noah e sapere che è una finzione , non dopo che ho raccontato la mia storia al nulla!!!

Mi alzo e sto per andarmene .

Quando mi giro c'è lui...

Che mi guarda.

-da quanto tempo sei qui?- chiedo

-...abbastanza...- mi dice

-oh...secondo te sono pazza vero?-

-no..hai solo sofferto molto- si avvicina , sempre di più fino ad arrivare ad un nonnulla da me -buon compleanno Eva...-sussurra poi mi bacia , il mio primo bacio in assoluto e spero non l'ultimo , non so che fare , mi lascio solo trasportare .

Quando ci stacchiamo riprendiamo entrambi fiato .

-ti va una pizza ?- chiedo

Lui annuisce .

-sai che è stata colpa di Alejandro se sono stato eliminato?- mi dice

-Alejandro è un uomo morto- continuo io , lui scoppia a ridere e mi prende la mano .

Bene , credo che il lieto fine esista ,in tutte le storie , non solo la mia , credo che il destino me deva dopo tutto quello che mi ha fatto passare , me lo merito , e forse Noah mi insegnerà ad essere più paziente , ma solo dopo che avrò sistemato Alejandro .

-ma mi chiedevo e i furfanti che fine hanno fatto?- domanda

-ah non ti preoccupare loro sono sistemati...- dico



empire state building

Degli uomini sono a penzoloni dalla finestra del 100 piano .

-Hey Jake mi spieghi come abbiamo fatto ad arrivare qui su?- chiese un tizio con un tatuaggio di mostro sul braccio

-la ragazza massiccia che ci ha rapito si era stancata di fare tutti quei piani a piedi e ci ha mollato qua!- disse un uomo con la giacca rossa

-Ah ok grazie -.-'' - rispose l'uomo nero guardando il piccolo demone .

Un altro ragazzo viene messo penzolare dalla finestra .

-hey ma sei Alejandro Burromeno! Quello di A tutto reality!-


-Eh già il lieto fine esiste – dico poi io e Noah ci baciamo all'ultimo piano dell'empire state building proprio mentre il tramonto infiamma le nostre figure di innamorati .

Beh forse questa è la mia storia , la mia vita il mio amore .

Ma adesso cara scrittrice se non vuoi finire anche tu a penzolare dal 100 piano dovresti mettere una parola .

FINE

La parola all'autrice

Beh eccovi una Noah x Eva !

Commentate !

Eva: Sarà meglio per voi !

   
 
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