03/07/2011
4 recensioniQuando c’entrano Lag ed una zuppa ultraschifosa.
“Zazie, su, ti prego!”
Il letter bee si ritrasse immediatamente, con tutti i sensi all’erta, pronto per correre via dalla stanza se ce ne fosse stato bisogno.
“Lag, no!”
Lag Seeing aveva le lacrime agli occhi, e teneva tra le mani una ciotola dal dubbio contenuto.
“Silvet ci tiene tanto, ed io non ho saputo dirle di no! Per favore, se sei un amico…”
Il dodicenne si spostò un po’ più verso l’amico, ma come risultato ottenne solo che Zazie si allontanò da lui di altre due passi.
“Non berrò quella zuppa per nessuna ragione al mondo!”
“Ti prego!”
“No!”
“Zazie…”
A quel punto però il letter bee maggiore fece il grande sbaglio di fermarsi e di guardare l’altro negli occhi.
I lacrimoni di Lag – quelli che gli venivano ogni volta che era costretto a mangiare la zuppa ultraschifosa – si erano fatti ancora più copiosi, ed i suoi grandi occhi continuavano ad implorarlo. Nella foga di rincorrerlo per la stanza, il suo ciuffo si era spostato, rivelando l’occhio con l’ambra spirituale. Zazie si chiese se anche una semplice ambra spirituale potesse realmente esprimere una supplica.
“Zazie?”
‘Zazie’ si arrese. Appoggiò la giacca ed il cappello – che aveva preso in precedenza dall’attaccapanni, pronto ad andarsene – sulla sedia e si sedette, sospirando.
Lag sorrise.
“Grazie mille, Zazie!”
E gli mise di fronte l-la ciotola, l-la minestra, l-la cosa.
Zazie deglutì, e l’altro ridacchiò nervoso, sapendo bene come si sentiva il suo amico in quel momento.
Anche Lag si mise una ciotola piena davanti al suo posto, poi gli sorrise titubante.
“Forza, metà per uno.”
Zazie guardò storto la sua porzione, poi il suo sguardo si posò su Lag, che intanto stava dando il primo boccone, soffrendo visibilmente. Arrossì leggermente, poi riempì il suo cucchiaio, lo avvicinò alla bocca e bevve.
Il sapore di quella cosa gli faceva accapponare la pelle. Se fosse stato un gatto non avrebbe potuto rendere l’idea di questo in maniera migliore tramite l’espressione che stava facendo in quel momento, e Lag, che mentre prendeva il secondo sorso lo stava osservando, rise.
E Zazie, prendendo una seconda cucchiaiata della zuppa ultraschifosa, maledì se stesso ed anche Lag, perché quando c’era di mezzo lui alla fine finiva sempre per fare quello che voleva il suo amico. Sempre – persino quando si trattava di mangiare quell’intruglio!
Così, essendone perfettamente a conoscenza, Zazie si tappò la narice per non sentire l’odore della minestra e per costringersi ad aprire la bocca per farci passare nel minor tempo possibile il contenuto della ciotola che aveva di fronte, ed avvicinò questa a sé, buttando giù per la gola il tutto.
D’altronde, non c’era molta alternativa.
***
Il ZazieLag sarà anche appena accennato, ma c’è. Sappiatelo.
E con questa entro anche nel fandom di Letter Bee, il mio manga preferito con FMA. *_* Yeah! *stappa spumante* …E non potevo non farlo se non con una ZazieLag, per quanto sia poco sensata, molto idiota e sostanzialmente una stupidaggine. Questa fiction si basa su una delle idee che mi sono fatta sul rapporto tra Zazie e Lag. Idea che forse si basa più su ciò che succede nell’anime, ma penso valga ugualmente per il manga (che ovviamente rimane sempre il migliore, anche se mi tengo stretta le scene filler Zaji/Lag della serie <3). Credo d’esser stata la prima ad aver fatto un tributo a questa coppia con un video, ma non avevo ancora provato a scrivere una fiction su loro due, e per questo – nonostante questa non sia nulla di ché – sono contenta d’averlo fatto, finalmente.
Bon; alla prossima. ~
p.s. Questa fiction partecipa al OHPP col prompt “Olfatto”. (…è solo un accenno nella fict, ma... oh.)
