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Autore: Kai04    03/07/2011    2 recensioni
Erano passate tre settimane da quando Elena ha detto addio a Damon per trasferirsi.
Improvvisamente Damon scompare,e nello stesso periodo Elena rientra in città per la festa di suo fratello.Sarà solo quello, il motivo?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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z AVVERTENZE:  QUESTO ONE-SHOT E' IL "CONTINUO" DI "GOODBYE DAMON", UN ALTRO MIO ONE-SHOT. PERTANTO  PER CAPIRCI DI PIU' LEGGETE PRIMA IL PRIMO.


Tre settimane dopo.

  Chissà come ci era finito,in quella discoteca.  Mentre sorseggiava un drink,Damon osservò la folla muoversi in pista a ritmo di hause. Fino a quel momento aveva ballato con qualche ragazza,ma poi si era annoiato e si era avvicinato al bancone,dove, dopo una lunga attesa,era riuscito ad ordinarsi da bere. C'era un casino infernale,lì dentro!
E poi quella musica era pessima.Sul serio eh. 
Si staccò dal bancone e con aria disinvolta si avvicinò a due ragazze,che erano appena uscite dalla pista e ridevano fra loro. Due belle pollastrelle. 
Ma con rammarico si accorse che una di loro era Caroline,che in quelllo stesso istante si voltò verso di lui. 
-Damon!-esclamò sorpresa,e gli si avvicinò. Nonostante fossero entrambi vampiri,data la confusione della musica fu costretta ad urlare per farsi sentire.
Notò che era davvero carina.Indossava un corto abito bianco,scollato sul davanti e che le lasciava scoperte le bellissime gambe bianche. Il tutto con un paio di tacchi neri. I capelli biondi erano legati in un codino.
-Strano vederti in discoteca!-continuò la ragazza,sorridendogli
-Oh beh sai com'è! Per cambiare-rispose in tono vago,poi le lanciò un occhiata maliziosa
-Ti va di ballare?- le propose,senza neppure rendersene conto di ciò che diceva - Non nel mio letto,questa volta-
Lei gli diede uno schiaffo sul petto,ma ridendo.
-Okay dai-rispose,e ci tenne a precisare - In pista,però!-
Senza aggiungere altro Damon la afferrò per una mano,e la trascinò in pista. Ben presto,senza accorgersene,i due ballavano uno vicino all'altra.Lei,con fare malizioso,si muoveva prepotente,schiacciando il suo corpo contro quello più possente di Damon,che le aveva messo le mani intorno ai fianchi.
-Anzi no ho cambiato idea-le sussurrò ad un certo punto Damon,in tono suadente.Notando che Caroline continuava a ballare senza degnarsi di replicare, continuò
-Vieni a ballare anche dentro il mio letto..-
Caroline alzò di scatto il viso verso di lui,guardandolo in cagnesco.
-Non dirlo mai più,okay? Non tradirei mai e poi mai Tyler per uno come te-
-Per uno come me....perchè,cos'ho che non va?-
A questo punto Caroline smise di ballare,e senza aggiungere altro uscì dalla pista. Damon,sbuffando,la inseguì,prendendola per un 
polso.
-Damon smettila,non sei divertente!-esclamò in tono irritato.
-Ohh suvvia,voglio solo una risposta-
-Hai bevuto,non è vero?Quanti drink ti sei scolato stasera?-ribattè acida staccandosi con violenza.
-Uno solo-e del dirlo fece per riavvicinarsi a lei,quando qualcuno lo spinse violentemente a terra. 
Qualcuno si girò,ma per il resto era cosa da tutti "i giorni" scene come quella.
Frastornato e stupito al tempo stesso,Damon alzò lo sguardo vedendo un Tyler piuttosto arrabbiato.
-Stai lontano da lei,okay?-lo intimò,con aria minacciosa
Il vampiro dovette trattenersi dal ridere. Un inietto insignificate come lui,che osava minacciarlo?
Si rialzò,osservandolo dall'alto verso il basso.Fece per ribattere acidamente ma un occhiata da parte di Caroline bastò 
a calmarlo. Senza aggiungere altro uscì da quel casino infernale.
L'inferno nella sua testa bastava.Altrochè se bastava.

Uscendo dalla discoteca Damon si avviò a passi lenti verso la direzione di casa. Erano solo le due di  notte,ma non aveva più nulla da fare.O meglio,non aveva più voglia di fare quello che si era ripromesso quel pomeriggio. Tipo trovare una bella pollastrella da portarsi a letto,e poi, cilegina sulla torta, da cui nutrirsi.
Ma , a quanto pare,quella non era proprio serata. Caroline che lo rifiutava! Questa era bella! Lei che gli era sempre andata dietro,arrivando anche a tradire Matt! 
Evidentemente era davvero innamorata,questa volta. Ma,poteva mai l'amore,portare a restare fedele per tutta la vita?  Con una specie di ironia si ritrovò a pensare ad Elena. Erano passate tre settimane..solo tre settimane che a lui erano parsi anni.
Lei si poteva definire fedele? Lo aveva pur sempre baciato prima di scoprire il casino di Stefan con Katherine...
A proprosito di Stefan.Si anche lui era stato infedele. Aveva tradito Elena con Katherine. Ma anche Katherine era un infedele,perchè aveva tradito lui,Damon,per Stefan,seppur molto tempo prima. Era comunque tradimento.
E lui? Lui era fedele? 
Beh,si poteva dire di si. Nella sua vita aveva amato soltanto due donne,e mai nell'arco dello stesso tempo,come tutti gli altri.
Lui, il vampiro bastardo, stronzo,strafottente,era il più fedele di tutti,a finale.
..Che pensieri andava facendo? Bah. Inutili e privi di senso. 
Poi la vide.
Era girata di spalle,ma l'avrebbe riconosciuta ovunque.  I suoi capelli castani,lunghi e lisci che le ricadevano sulle spalle..
Fermandosi di botto,rimase ad osservarla armeggiare vicino ad un auto nera,stupito.Lei..lì? 
Ma le  sue illusioni vennero bruscamente cancellate quando la donna si voltò,mostrando un viso, si simile a quello di Elena,ma non
suo.
Deluso,rimase ad osservarla. Che idiota. Sarebbe stato troppo bello che lei fosse tornata per..per lui.
Con stizza capì che le avrebbe perdonato tutto come un cretino,le avrebbe perdonato anche l'aver fatto l'amore con lui quella volta in macchina e l' averlo liquidato poco dopo.
Ma senza perdere altro tempo si avvicinò alla donna,che quasi sobbalzò. Non fece in tempo a dire qualcosa che i suoi occhi incrociarono quelli di Damon.Lì,la donna,perse se stessa.
-Entriamo in macchina,okay?Guido io-disse il vampiro in tono suadente,afferrando le chiavi.
La donna annuì,e, andando ad aprire l'altra portiera,entrò.
Damon ispirò bruscamente,chiedendosi cosa diavolo stesse facendo.Ma poi senza altre esitazioni entrò in macchina,
Guidò per circa dieci minuti,nel più assoluto silenzio.Una parte di sè aveva capito.Ma l'altra..
Poi fermò l'auto esattamente in quello stesso luogo di tre settimane prima,voltandosi verso la donna.
La guardò per dei secondi,poi si decise.L'afferrò e prese a baciarla.
Un ora dopo,e Damon infilò i canini nel collo morbido di...Elena..
Si,sentiva il suo corpo morbido sotto il suo,caldo.Lo toccava con passione,con desiderio,cosa che quella volta non aveva potuto fare.
Ma ora era diverso,si.Elena era sua.E il suo sangue...doveva provarlo, si, perchè in quel modo avrebbe unito la sua vita alla sua..
Iniziò a nutrirsi,stringendo il corpo della donna ancora di più. Era così maledettamente buono,fresco..
Non riuscì a fermarsi,non quella volta. Perse il controllo di sè,e continuò a nutrirsi del sangue della sconosciuta come se non si nutrisse da giorni.
Quando se ne rese conto,e si staccò con una forza di volontà incredibile,il danno era fatto. Era morta.
Era tornato a uccidere innocenti.

Quando riaprì gli occhi, era ormai  mezzogiorno passato.
Osservando assonnato il soffitto,rimase per qualche minuto nelle coperte.
Ma inevitabilmente i pensieri ricaddero su ciò che era successo quella notte. Che diavolo gli era preso?
Era da un bel pezzo che non uccideva qualcuno, non in modo involontario,almeno.
Ma comunque,non che gli importasse molto.  Era riuscito a nascondere il corpo in modo soddisfacente,quindi..
Poi decise di alzarsi. Era una noia starsene a casa.
Anche perchè Stefan era tornato a vivere lì,assieme a Katherine. 
I due fratelli non avevano parlato molto,anzi, quasi per nulla. Il motivo? Semplice.
Stefan non era più quello di un tempo,quello gentile e premuroso.Quando era tornato in città,era tornato con la sua vera maschera.
Quello che amava divertirsi senza fregarsene delle conseguenze,un pò simili a lui,se non che Damon era più maturo.
"E chi avrebbe mai pensato che sarei stato io,quello maturo,fra i due fratelli Salvatori?" pensò ironico,infilandosi sotto la doccia.
Ma qualcosa doveva essere successo con Klaus. Era troppo assurdo che Stefan fosse tornato quello che era in realtà così all'improvviso.  Si era troppo adeguato alla sua maschera di bravo e affettuoso ragazzo per poterla togliere.
Ma il punto era: per quale motivo questo tale cambiamento? Inutile chiederlo ai due,non ci avrebbe ricavato nulla di buono.
Al massimo poteva svolgere qualche ricerca..ma..di Klaus nessuna traccia. Sembrava come essere svanito nel nulla.
Uscì dalla doccia,si vestì,sistemandosi con fare ammiccante i capelli,e scese al piano di sotto.
Stefan era lì,in cucina, e....lui,che per tutto per tempo aveva rifiutato sangue umano,eccolo lì che beveva delle sacche che in quei giorni aveva dovuto prelevare dall'ospedale!
-Ehilà,fratellone, svegliato bene?-domandò quest'ultimo
-Si, ma avrei dormito meglio se tu e Katherine aveste scopato più piano- replicò,afferrando del latte e bevendolo dalla scatola.
Era un abitudine che si era preso,ormai.Non sapeva nemmeno lui perchè. Non gli piaceva neppure, il latte,eppure continuava a berlo la mattina.Bah.
- Beh,ma il sesso si deve godere fino in fondo,sennò che sesso è?-replicò Stefan,con un tono di malizia nella voce. Ecco...lo
stesso Stefan di diversi secoli addietro.Che strano riaverlo. Damon non sapeva se esserne felice oppure no.Specie perchè non conosceva la causa,di tale cambiamento.Comunque inarcò un sopracciglio,scettico. Doveva riabituarsi,d'altronde era passato tutto quel tempo..
-Si, in effetti hai proprio ragione..-
Cadde un breve silenzio,che fu interrotto da Stefan che cambiò  del tutto argomento.Mettendo in mezzo l'ultima cosa di cui Damon 
desiderasse parlare.
-Ed Elena?Sai niente..di lei?-
-E me lo vieni a domandare a me?!-ribattè stizzito e innervosito. E che cazzo! Una volta tanto che cercava di non pensarci ecco che 
se ne parlava sempre e constantemente! 
-Beh,d'altronde quella sera quando sei rientrato avevi addosso il suo profumo-
-E anche se fossimo andati a letto insieme?Tanto tu ti fai Katherine,ora,no?- replicò sarcastico.
-E non dirlo con quei termini! Io amo Katherine-esclamò Stefan,serio.Poco dopo aggiunse
-Grazie a Klaus ho aperto gli occhi-
Damon raddrizzò le orecchie.
-Cosa?-
-Si, è stato grazie a lui che ho aperto gli occhi,Damon.Ho capito tutto,che non devo fingere di essere quello che non sono,
e che in realtà non ho mai amato Elena,ma Katherine-
-.In quei tre mesi...che avete fatto?-domandò,cauto. Magari sarebbe riuscito a ricavarne qualcosa in più,qualcosa..
-Niente,Damon.Non è affar tuo- ciò detto Stefan si alzò,e dopo avergli lanciato un occhiataccia se ne andò velocemente.

Quella mattina decise di andarsi a fare un giro con la moto. Faceva caldo per uscire con la macchina,quindi quale migliore occasione
per utilizzare la sua bellissima moto rosso lucente?
Richiudendo la porta dietro di sè, Damon con uno scatto si ritrovò nel garage,ad osservare compiaciuto la moto. Nonostante non la guidasse da un bel pezzò,aveva sempre mantenuto un bel colore,senza nemmeno un graffio.Ma questo era dovuto alla sua costante attenzione,infatti quasi ogni giorno Damon andava a "trovarla" munito di pezza e quella roba che si usava per pulire ( non gli veniva mai in mente il nome,accidentii!).
Indossò gli occhiali da sole,neri,e si sedette sulla moto. Fece per accenderla quando si ricordò del casco.
Beh,era vero che nel caso di un incidente non sarebbe morto,però...per evitare dolori inutili e seccature con i vigili,meglio  indossarlo.
Pochi secondi e tornò sulla moto con il casco.
Infine accese e, partendo al massimo della velocità, si allontanò da casa Salvatore.
Il vento gli scompigliava i capelli, ma Damon ignorò ciò,e si rilassò sotto quel contatto fresco. Con un gesto veloce,e anche sconsiderato,alzò la moto in aria,mantenendosi su una ruota.Assunse un aria da spaccone mentre la gente si voltava verso di lui,imprecando per quell'azione pericolosa.
Ma se quello era pericolo..vabeh,erano pur sempre umani. Si spaventavano per un non nulla,come quel bellissimo spettacolo.
Riportandosi in una posizione normale,il suo sguardo cadde per un breve attimo sulla ...vecchia casa  di Elena,e per un paio di secondi
ricordò quella volta davanti a casa sua..
"Ah,maledizione!" pensò rabbuiandosi,distogliendo immediatamente lo sguardo.
Decise di fermarsi al solito bar; ormai lo considerava come una seconda casa.
Parcheggiando la moto,si tolse gli occhiali,appoggiandoli sopra la testa. Alcune ragazze lo osservavano mentre faceva quel gesto.
Ma, ignorandole,entrò nel locale.
Con una certa delusione notò che era semi vuoto,però notò...Bonnie e  Jeremy. Sembravano così...felici.
Non riuscendo a farsi i fatti suoi,sentì che parlavano su come organizzare la festa di diciott'anni di Jeremy.
"Ah...non sapevo fosse ancora minorenne"
Poi  pensò a quella volta quando Bonnie lo aveva baciato. Beh,dovevano pur parlarne,no? Qual'è migliore occasione?
Si avvicinò ai due.
-Damon..?-esclamò Bonnie,impallidendo leggermente. Evidentemente aveva capito le sue intenzioni..
-Ah , Damon- salutò poco entusiasta  Jeremy,guardandolo di sottecchi.
-Salve,Jeremy,Bonnie- sorrise in modo falso,poi continuò - Bonnie,sbaglio o avevamo una cosa su cui parlare?-
-Eh?Davvero?Non ricordo..-rispose vaga la ragazza,supplicandolo con gli occhi di andarsene.
Jeremy inarcò un sopracciglio.
-Oh suvvia,poco tempo fa hai appoggiato queste belle labbra-e nel dirlo appoggiò un dito sulle labbra della ragazza - sulle mie-
E si portò il dito sulle sue.
-Cosa?-scattò immediatamente Jeremy,voltandosi di scatto verso Bonnie.
-Ma che sta dicendo,Bonnie?-
-N..Non lo so Jeremy! Sta raccontando un altra delle sue balle-esclamò la ragazza con gli occhi lucidi,maledicendo tra se e  se Damon,
che non aveva ancora finito.
-Oh suvvia Bonnie,non sopporto le ragazze bugiarde,lo sai,quindi perchè non dirlo chiaro e tondo che provi qualcosa per me?-scattò
il vampiro,prepotente.
Lei rimase in silenzio con gli occhi lucidi,mentre Jeremy la fissava incredulo.No,non ci voleva credere..
-Sai cosa? L'ho fatto perchè  provavo pietà! Solo questo! Solo compassione! Per te non provo altro che disprezzo!-esclamò con voce
tremante.Ma con parole sincere.
Fu peggio di un pugno allo stomaco. Damon sbarrò gli occhi,non aggiungendo altro.
Poi Bonnie si voltò e corse via,seguita immediatamente da Jeremy.
Damon rimase immobile,fissando il vuoto. I suoi occhi chiari che fino ad un momento prima esprimevano sicurezza,ora erano insicuri,
feriti.
Lentamente si rivoltò,indossando nuovamente gli occhiali.
Uscì dal locale.Si sentiva vuoto,si sentiva privo di senso. Infondo,che senso poteva avere qualcuno che creava solo pietà nelle persone
che lo circondavano?
Tornò a casa,guidando con molta più calma.
Una volta parcheggiata la moto,avanzo verso l'ingresso. E lì si bloccò di scatto. Davanti alla porta,c'era l'ultima persona che si aspettava di trovare. Klaus.


Una settimana dopo.


 Elena fermò la macchina davanti alla casa di Jeremy. Alla fine,era stata costretta a tornare,in quel posto che parlava troppo.
Ma d'altronde, era la festa di diciotto'anni di suo fratello,non poteva mancare. Uscì dall'auto.
Sentiva già molta confusione e la musica , quindi la festa era già iniziata. Si voltò verso la macchina. All'interno c'era una
valigia. Si perchè aveva intenzione di fermarsi lì per un paio di giorni,per far compagnia a suo fratello,ecco tutto.
Ma,dentro se stessa,sapeva che non era così.O meglio,che non era solo per quel motivo.
In quelle tre settimane aveva capito tutto,ma sul serio questa volta. E si era resa conto che, quella di tre settimane prima,non era
la vera Elena. Quella volta si era comportata perfetto stile Katherine,pensò con amarezza.
Ma ora,che sapeva chi amava veramente,c'era un altra questione.Damon..Damon l'avrebbe mai perdonata?
Sentì  il petto stringersi in una morsa dolorosa.Ma poi scosse la testa. Quel giorno doveva far di tutto purchè suo fratello si divertisse.
Avanzò verso la porta di ingresso,bussando.
Le venne ad aprire Bonnie,che appena la vide sorrise felice. Si erano chiarite,per telefono,ma si erano chiarite. Erano tornate le
due amiche di sempre.
-Ah Elena sei venuta,meno male!-esclamò la ragazza, abbracciandola
-Beh si ,come potevo mancare??- ricambiò l'abbraccio,poi Bonnie la invitò ad entrare.
-Vieni,tuo fratello ti sta aspettando con ansia!-esclamò ad alta voce,per farsi sentire, Bonnie.
Si infilarono in mezzo alle persone,tutti amici di  Jeremy che Elena non ricordava affatto di aver mai visto prima di allora.
In quelle tre settimane erano cambiate un bel pò di cose,allora..
La musica era hause,quella che amava Jeremy,e in lontananza Elena vide un dj suonare sulle casse.Beh,che dire,la festa era stata proprio  ben fatta.Notò anche un banchetto pieno di  dolci, schifezze e bibite varie.
-Elena!-esclamò sorridente Jeremy,abbracciandola.
-Ehla Jeremy! Tanti auguri-sorrise la ragazza,porgendogli un pacco.
Lui sorrise,e prese il pacco.Ma non lo aprì,anzi,andò a metterlo vicino ad altri regali ancora da scartare.
-Beh,la parte migliore,i regali,li aprirò direttamente alla fine!- si giustificò
Poi la sua attenzione fu catturata dagli amici.
-Che ne dici?Vuoi qualcosa da bere?-esclamò Bonnie,una volta che Jeremy tornò ad ignorarle.
-Si perchè no dai-fu la risposta di Elena.
E così le due si avvicinarono al banchetto,a passi di ballo.
Elena prese un bicchiere di coca cola, Bonnie di aranciata. Mentre bevevano,Elena si guardò intorno.
La maggior parte ballava,ma c'era anche chi parlava e scherzava fra loro. Notò anche Tyler,e dovette ammettere che era l'unico
che conosceva,apparte Jeremy e Bonnie.
Quasi con ingenuità,cercò fra i ragazzi il viso di Damon.Ma sapeva che non era mai andato molto d'accordo con il fratello,quindi perchè doveva averlo invitato? Tuttavia chiese di lui lo stesso a Bonnie,che cambiò espressione.
Sospirando,la prese per un braccio e la portò sopra,nella sua vecchia stanza.
Provò subito una certa nostalgia nel vedere gli scaffali vuoti,anche se erano passate solo tre settimane da quando se ne era andata.
-Ma perchè mi hai portata qui?-le domandò,dubbiosa
Bonnie incrociò le braccia.
-Elena...Damon è sparito da una settimana-
Quella frase cadde pesantemente nella stanza. Bonnie sentì una brutta atmosfera farsi crescendo fra le quattro mura.
-...Cosa?-ripetè incredula Elena.Ma...che stava dicendo Bonnie?Che cosa intendeva dire per "scomparso"?
-E' da una settimana che non si fa più vedere,Elena. Stefan proprio stamattina è venuto da noi a chiederci di lui.Era preoccupato perchè non si faceva più vedere da un bel pò,senza nemmeno dare sue notizie-
-Ma...ma...ma come...-balbettò Elena,con voce tremante. Se ne era andato...? Damon aveva lasciato alle spalle quella città,come aveva fatto lei,proprio quando lei stessa era ritornata?Ma....
Non riusciva ad accettare una cosa del genere.E poi,non era da Damon.Assolutamente no.
-E.. se gli fosse successo qualcosa?Si,deve essere così! Perchè..perchè è impossibile che...che..-Non riuscì a terminare la frase.
Le lacrime iniziarono a solcarle il viso.
Bonnie le si avvicinò velocemente,guardandola preoccupata,e l'abbracciò.
-Elena..so che è difficile da accettare,ma..ma è così.Damon se ne è andato-
Lei rimase immobile fra le sue braccia prima di scoppiare a piangere.
"Damon se ne è andato..Damon se ne è andato"Era l'unica frase che si ripeteva,fra se e se,in modo incredulo.
Non riusciva ad accettarlo,proprio no.
Diversi minuti dopo,quando Elena si fu calmata,scesero dinuovo al piano di sotto. Ma ormai Elena non sarebbe riuscita
a divertirsi. Comunque sorrise lo stesso.Doveva farlo,non doveva assolutamente rovinare la festa a suo fratello.
Anche se si sentiva morire dentro.
Damon se ne era andato...Damon non era più lì....
Con un certo rammarico si chiese se anche lui si era sentito così,quando lei se ne era  andata,lasciandolo di merda in macchina.
Notando lo stato d'animo della amica  Bonnie le afferrò una mano.
-Dai,balliamo!-esclamò sorridendole
Elena, dopo un pò,annuì.
Si,doveva divertirsi.O almeno,avrebbe dovuto provarci.

La festa si concluse alle tre di notte.Jeremy si era divertito come non mai,e sia Bonnie che Elena ne furono felicissime.
-Non mi dire che adesso ne te vai,a quest'ora di notte-esclamò  Jeremy abbracciando Bonnie per dietro le spalle,rivolgendosi alla
sorella.
Questa abbassò lo sguardo,imbarazzata.
-Beh...veramente avevo intenzione di rimanere qui per un pò,sempre se per te non è un problema-
-Ma scherzi?! Puoi rimanere qui finchè ti pare! Questa è anche casa tua! Però solo una cosa...Bonnie da un pò di tempo abita qui..
non è un problema per te,vero?-
Ad Elena le si illuminarono gli occhi dalla felicità.
-Macchè,anzi sono felice! Ma sicuri che poi non sarò il terzo incomodo?-replicò in tono scherzoso
-Macchè!-risposero in coro,poi Bonnie si voltò verso  Jeremy.
-Ci puoi lasciare qualche minuto da sole?..Magari mi aspetti a letto...-mormorò con malizia,dandogli un bacio sulle labbra.
Questi sorrise,annuendo e salendo a passi veloci le scale.
Poi Bonnie si rivoltò verso di lei.
-Senti,mi dispiace di averti dato quella brutta notizia...-
-...Ah,dovevo pur saperlo...- fu la risposta di Elena,che si portò una mano vicino al  petto.Le faceva male,eccome se le faceva male.
-Vuoi parlarne?-
-...No....cosa c'è da parlare,poi? Io lo amo, e proprio ora che l'ho capito davvero lui se ne va.E' destino che non dobbiamo essere
felici insieme-sussurrò con voce rotta.Le stava venendo dinuovo da piangere,maledizione!
Bonnie le prese le mani fra le sue,stringendole. Rimasero per un attimo in silenzio,che fu rotto da Bonnie.
-Senti, domani sera,dato che Jeremy va a dormire da degli amici,che ne dici se organizziamo un party?-
Elena rise leggermente.
-In due?-
-Beh,non ci vedo nulla di male! Ci divertiremo lo stesso!-
Elena sorrise,poi annuì. Infine si lasciarono per andare a dormire.
Dopo essersi fatta il letto e indossato il pigiama,però,Elena non riuscì a chiudere occhio.
Voleva Damon in quel momento.Voleva essere stretta dalle sue braccia,ma soprattuto,gli voleva dire che lo amava per davvero.
Lo voleva rendere felice,come non era da tempo. Voleva donargli un sorriso sincero,fatto nascere da lei,che gli mancava da un pezzo.
Strinse il cuscino con la mano.
Perchè cavolo se ne era andato??Perchè?? Doveva essere successo qualcosa,si ,qualcosa che lo aveva spinto ad andarsene,perchè
Damon non se ne sarebbe mai andato da qualche luogo che gli dava troppi dolorosi ricordi.Non era come lei,che non riusciva mai ad    accettare le cose come stavano.
Si addormentò piangendo.

L'indomani si svegliò che erano l'una e mezza.Da sotto sentiva un certo movimento,perciò si alzò,incuriosita.
Scendendo,vide che era Bonnie che stava  pulendo il casino di quella notte, quindi si battè una mano sulla fronte.
-Che stupida! Scusami Bonnie,ti sto lasciando fare tutto da sola!-
-Oh buongiorno,ma io sono sola!-sorrise la ragazza.
Elena la guardò interrogativa.Ma quando Caroline entrò nel suo campo visivo per poco non inciampò dalle ultime scalinate.
-Tu..tu qui'!?-esclamò sbalordita.
Caroline e Bonnie...dinuovo amiche?! Sarebbe stato troppo bello per essere vero!
-Si! Ti sono mancata,vero??-esclamò la vampira,correndo verso di lei e saltandole addosso.
Elena era impreparata a quel gesto improvviso,così che caddero rovinosamente a terra.
-Ahiò!!-esclamò Elena,sotto Caroline.
-Oh scusami! Ti ho fatto male??-esclamò ridendo la bionda,non smettendo di abbracciarla.
Anche Elena rise.Si,le era mancata da morire.
-Oh nulla di che-disse,rialzandosi con l'altra.Poi guardò sospettosa sia lei che Bonnie.
-Dunque avete fatto pace?-
-Si, era da stupide rovinare l'amicizia per...beh...-rispose imbarazzata Bonnie
Elena sospirò.A quanto pare non poteva passare giorno senza che sentisse nominare quel giorno.
-Si,per Damon.Lo pensavo anch'io,in effetti-
-E tu?Come stai?-le disse seria Caroline
-Io...oh insomma! Smettiamola di parlare di lui!-detto questo,si incamminò verso la cucina.
Le due si guardarono fra loro.
Elena si versò un bicchiere di caffè,ispirando nervosamente.
-Piuttosto,dov'è mio fratello?-
-E' andato già da prima mattina dagli amici...che brutta sensazione svegliarsi senza lui accanto-le rispose Bonnie,sospirando.
Elena rise
-Si,posso immaginarlo. Ma da quand'è che si è fatto tutti questi amici?-
- Bella domanda!-fu la risposta della ragazza.
Sentirono suonare un cellulare,e Caroline si scusò.
-E' Tyler!-rispose emozionata. Nel rispondere uscì dalla cucina.
Elena pensò che fra le tre era l'unica a non poter essere così felice. Ma comunque...
Bonnie andò ad accedere la radio,poi si avvicinò nuovamente ad Elena,con la scopa in mano.La porse alla ragazza.
-Ecco! Su,datti da fare anche tu ora! Non è perchè ieri hai fatto un lungo viaggio che puoi poltrire tutta la giornata!-
-Certo che no!-replicò Elena ridendo.
E così,passarono il resto del pomeriggio a ripulire la casa,con Caroline che,invece,lo passò a telefono con Tyler.
Ogni tanto Bonnie fu costretta a minacciarla intimandole che,se non avesse mosso le chiappe, quella sera non avrebbe partecipato al
pigiama party. E così riusciva a staccarla dal telefono,anche se dopo circa dieci minuti riecco Caroline la telefono!
"Non c'è niente da fare con quella lì"pensò Elena con affetto,mentre andava a buttare le buste dell'immondizia fuori.
Finalmente la sera arrivò.Bonnie e Caroline si erano già messe il pigiama,e la stavano aspettando nella sua camera.
Per l'occasione avevano preso il letto di Jeremy nell'altra stanza e collocato accanto al suo,così che quella notte potevano dormire
più comodamente.
Poi avevano salito buste di pop corn,patatine,bibite e taanta cioccolata ( il sangue no,Caroline si era già nutrita quella mattina).
-Eccomi qui!-esclamò Elena uscendo fuori dal bagno.Indossava un pigiama corto,rosa,che stava molto bene sulla sua pelle abbronzzata.
Si era legata i capelli con un codino.
-Sei stupenda!-esclamò Caroline. Come se lei e Bonnie scherzassero. Erano bellissime,pensò Elena sedendosi accanto a loro.
Per quella sera riuscì a non pensare a Damon,riuscì a divertirsi,sebbene sentiva  fin troppo bene che mancava qualcosa,per essere
veramente ma veramente felice.
Comunque si divertì. Parlarono di tutto e di più,evitando l'argomento ragazzi e vampiri. Poi fecero l'immancabile gioco della  lotta
con i cuscini, qualche partita a carte e si videro un film d'horror,durante il quale Caroline non fece altro che urlare per ogni minima cosa. Invece ad Elena e Bonnie fece più che altro ridere.
Si addormentarono veramente tardi,dovevano essere le quattro.
L'indomani,Bonnie ed Elena si risvegliarono da sole,verso le due.  Caroline aveva lasciato solo un foglietto con su scritto che sentiva
la mancava di Tyler.Ahh,la solita Caroline!
-Accidenti,che bella serata!-esclamò Elena,rigettandosi sul letto.Aveva ancora così sonno..
-Si,mi era mancato fare un pigiama party- ripose Bonnie,appoggiando il viso sul petto della ragazza.
Rimasero un pò in silenzio.
-Quante cose sono cambiate,da quando eravamo delle semplici ragazze del liceo..Allora,era tutto più semplice-continuò Bonnie
Elena si limitò ad annuire, non trovando altro da dire.Aveva ragione,Bonnie.Erano cambiate così tante cose..
Però lei non sarebbe mai tornata indietro nel tempo.Oh forse si.Forse per cambiare quella volta,quando aveva ferito Damon dicendogli
addio e usandolo.Che stronza.Se ne rendeva conto.
A quei pensieri si sentì dinuovo triste,molto. Gli mancava terribilmente..
Fu distratta da Bonnie che si alzava di scatto
-Dannazione,devo andare a lavoror!!-
-Eh?Lavori di domenica?-
-Beh..si ma è una storia lunga,poi ti spiego!-
Uscì frettolosamente dalla stanza.
Quando Bonnie uscì di casa,Elena rimase a letto per un altra mezz'ora,poi,rendendosi conto che non poteva continuare così,si alzò,
seppur svogliatamente.
Si alzò, si fece una doccia e andò a preparsi qualcosa da mangiare. Mentre cucinava,sentì squillare il telefono di casa.
Andò a rispondere.
-Ehy Elena sono Jeremy-esclamò il ragazzo.
-Ah buongiorno! Come sta andando lì?-
-Oh alla grande-rispose soddisfatto,poi continuò - Volevo dirti che stasera tornerò tardi...ma c'è Bonnie?-
-No, è andata a lavoro-
-Ah capisco.Vabeh,allora riferiscilo tu a lei-
-Si certo-
-Okay ciao!-
-Ciao-
Ripose il telefono,dubbiosa. Fra le cose che erano cambiate,c'era anche Jeremy.Non era più quel ragazzo triste e silenzioso di una volta. Probabilmente era stato merito di Bonnie,pensò sorridendo.
Poi tornò in cucina. Chissà Bonnie quando sarebbe tornata.
Ora sarebbe rimasta sola,e ciò significava una sola cosa. Che avrebbe pensato,e di certo a cose non molto allegre.
Dopo aver mangiato,si stese sul divano,fissando il soffitto.
Chissà cosa stava facendo Damon in quel momento,e se stava bene,soprattutto. Ma ormai,l'aveva perso..
"Tutto ciò che ho sempre amato...è diventato tutto ciò che ho perso.."

Chiuse gli occhi,sentendoseli umidi. Cavoli...le veniva un altra volta da piangere...
Lo sapeva che non doveva rimanere da sola, lo sapeva.
Poi si alzò dal divano.Aveva bisogno d'aria.

Ma,appena aperta la porta,improvvisamente i suoi piani per quel pomeriggio si cancellarono.
Lì,davanti a lei,nel giardino,c'era Damon.
Un Damon pallido e dall'aria sofferente,completamente sudato. Indossava dei vestiti che in quel momento erano stra pieni di sangue.
A poca distanza dal cuore,aveva un pugnale,dall'elsa color verde prato. Da lì il sangue usciva prepotente.
Appena vide la sua figura, tutta la sua felicità per il suo ritorno era scomparso immediatamente,per lasciare una profonda angoscia che
la portò ad urlare.
-DAMON!!!!!-urlò,correndo verso  il vampiro,che in quel momento si accasciò a terra.Stava perdendo sangue, TROPPO sangue.
Si accasciò anche lei,con le mani tremanti,afferrandolo per le spalle.
-Damon,Damon!!!-urlò tremante.Non riusciva più a ragionare con calma,Damon era lì, a pochi  passi dalla morte.
Non pensò che era un vampiro e che era troppo assurdo che stesse così male,anche perchè il pugnale non aveva colpito il petto.
Non riuscì a vedere il mistero di quella ferita,cercava solo disperatamente di far qualcosa.
L'unica cosa certa era che, cuore o non cuore,Damon stava per morire.
-E..Elena...-sussurrò a fatica il vampiro,aprendo leggermente gli occhi. Respirava affannosamente, il petto si alzava e si abbassava in modo irregolare.Il suo viso, ora dai tratti sofferenti,era bagnato dal sudore.
-Damon ..no..Damon c'è la puoi fare...è tutto okay-sussurrò con voce rotta Elena,sfiorandogli il viso.
Doveva far qualcosa..si,per prima cosa doveva tirar fuori il pugnale..e poi..
-Elena....è un ..un altro...un altro a..addio questo?-continuò il vampiro.Anche a lui tremava la voce,ma non per il pianto,ma per la
troppa fatica. Non riusciva a capire un accidenti....solo una cosa capiva.  Elena era lì,davanti a lui,il resto non contava.
-Shh non parlare, devi stare calmo , okay?-ripetè agitata Elena,guardando il petto.Cazzo stava perdendo troppo sangue!
Portò le mani sul suo petto,ma le tremavano troppo per poter tirar fuori il pugnale.
-Q..questa scena..mi ricorda troppo quella...di tanto ...tempo fa-continuò Damon dolorante. Tossì,sputando sangue.
-Damon ti prego sta zitto!-urlò la ragazza,iniziando a piangere.
Doveva far qualcosa e subito!
-...Sto morendo....non è vero?-
-Sta zitto ho detto!! Tu non morirai!!!-
Il vampiro continuò a respirare in modo irregolare.Il suo corpo ben presto iniziò a convulsare,ed Elena lo strinse a se per farlo calmare,ma non ci riusciva.
No,non era possibile che Damon stesse per morire...No,non era proprio possibile! Era..era assurdo!
Era solo un brutto sogno , si, era un incubo.Nient'altro.Damon non era lì,quasi senza vita,fra le sue braccia.
E lei non era incapace di far niente dinnanzi a quella situazione.Si.Era solo un maledetto incubo.
Eppure era tutto fin troppo reale,maledizione!
Poi Damon non si mosse più.Le convulsioni finirono.
-No...Damon..Damon ti prego di qualcosa...Damon?-lo chiamo,con un filo di voce,sbarrando gli occhi.
Il suo cuore perse un battito.
-...NO! DAMON SVEGLIATI!-urlò,afferrandolo e scuotendolo con violenza.Scoppiò a piangere,mentre ora,senza neppure sapere perchè, chiamava il nome di Bonnie.
Che in quel momento le si affiancò,anche lei aveva sul volto un espressione basita.
-Elena! Elena staccati, posso fare qualcosa!-urlò,afferrando per le spalle Elena e gettandola via dal corpo di Damon.
La ragazza ricadde a terra,piangendo e non rialzandosi.No..non poteva essere morto..no..
Bonnie immediatamente portò una mano sul coltello.Osservandolo con una lucidità a sangue freddo,vide delle macchie viola.
E capì.Era veleno! Ecco perchè Damon era sul punto di morire,anche se dove era stato pugnalato non era un punto fatale per i vampiri!
Comunque era ancora vivo.Poteva rimanere in qualche modo la morte ma..non era sicura che Damon sarebbe arrivato al giorno dopo.
Tremando Bonnie portò le mani sul pugnale,iniziando a mormorare una cantilena.
Poi,di scattò,lo tirò fuori dal petto di Damon,che urlò di dolore.
Poi dalle sue mani,dinuovo dinnanzi al petto,uscì una luce rossastra. Rimase così,immobile,continuando a mormorare frasi all'apparenza senza senso.Dalla sua fronte piccole goccie di sudore.Doveva farcela..per il bene di Elena,DOVEVA FARCELA!
Altri minuti e pian piano la ferita iniziò a cicatrizzarsi.
Elena stava osservando la scena, con il volto bagnato dalle lacrime. Stringeva forte le mani a pugno.Doveva farcela,Damon doveva
vivere! Non poteva morire così! Non senza aver capito che c'era qualcuno che lo amava! Che non tutti lo odiavano!
Non doveva morire e basta! Era troppo importante per lei..!
Infine Bonnie si accasciò a terra,respirando affannata.Poi,lentamente si voltò verso Elena.
-La ferita...l'ho cicatrizzata...ma...ha del veleno dentro di se..e io...per quello....non posso far nulla-disse con tono triste e arrabbiato
al tempo stesso.
A quelle frasi Elena strinse gli occhi.Poi sospirò,un sospiro tremante e lungo.Si alzò,sebbene  solo con un incredbile  forta di volontà.
-A..aiutami a portarlo nel mio letto..-sussurrò
Bonnie,rialzandosi,annuì.
Lo afferrarono,Bonnie per i piedi ed Elena per le braccia,e con fatica riuscirono a stenderlo sul letto di Elena.
-Elena..-sussurrò Bonnie
-Ti prego,lasciaci soli-sussurrò la ragazza,con il volto chino.
-D..D'accordo-
La porta si richiuse. Elena si stese accanto al petto di Damon,ascoltando il suo respiro. Non era regolare,ma più di prima lo era
di certo. Però...quel veleno.Chi glielo aveva messo,e perchè?Sentì la rabbia montarle pian piano.
-Elena....- La ragazza aprì di scatto gli occhi quando Damon le acccarezzò il viso.
Alzò lo sguardo verso di lui,con gli occhi lucidi.Lui la guardava,in modo sofferente e stanco,ma le sorrideva.
-Damon..Damon che ti è successo?-sussurrò la ragazza
-Oh io...sono...stato uno stupido...Klaus....- non riuscì a terminare la frase.Richiuse gli occhi,con un espressione dolorante sul volto,ma  poi li riaprì.
Elena gli appoggiò una mano sul volto.
-Damon...io..io sono stata una stupida quella volta!Io amo solo te,è sempre stato così! Solo che io..come una stupida- si interruppe,
iniziando nuovamente a piangere.
-Shh...non piangere,stupida...-
-Non puoi morire,mi capisci?! Non puoi morire!-continuò la ragazza, arrabbiata
-...Un modo...per salvarmi..ci sarebbe..-
Elena sbarrò gli occhi.
-E quale??Dimmelo immediatamente!-
-..Quando..Klaus mi pugnalò..mi  disse che,se volevo vivere dovevo ucciderti..-
-..Allora fallo! Che aspetti??-
-Fammi finire...stupida...!- esclamò sarcastico,seppur a fatica.Dopo un paio di secondi continuò
-Se...avrei...bevuto il tuo sangue fino ad ucciderti...io mi sarei..salvato.-
Silenzio. Ma Elena era decisa. Era decisa a sacrificare se stessa per il bene di Damon.
-Uccidimi,che aspetti?-disse,tremando.
-...Si...ti ucciderò..ma solo..solo dopo che tu avrai bevuto il mio..il mio sangue-
Elena sbarrò gli occhi,non capendo.Che aveva intenzione di ...Ah..
Chiuse gli occhi.In quel modo..tutta la sua vita sarebbe cambiata. Ma lo avrebbe fatto con piacere,tutto,pur di stare con Damon.
Lentamente Damon si portò i canini sul polso,che velocemente si riempì di sangue.Poi lo porse alla ragazza,che senza perdere altro tempo lo bevve.
Infine, i canini del vampiro sfiorarono il suo morbido collo.
Elena sentì un forte dolore,ma strinse i denti e lasciò che Damon consumasse la sua vita. Pian piano si rilassò,sentì l'energia venirle
meno finchè il buio non l'avvolse.
Il suo corpo,ora senza vita,ricadde a fianco a quello di Damon,ancora debole,che fissava il soffitto con occhi spenti.
Una decina di minuti,forse più,forse meno,ed Elena riaprì gli occhi.Immediatamente alzò lo sguardo verso Damon.Anche lei si sentiva
molto debole in quel momento,ma non importava.Lo baciò,facendolo sorridere,e si appoggiò contro il suo petto,chiudendo gli occhi,rilassata.
-Bentornata,Elena-sussurrò Damon,prima di sprofondare in un buio che,mai come in quel momento,gli sembrò rilassante.
Anche perchè poi poteva gustarsi finalmente Elena come aveva sempre desiderato.Per tutta l'eternità.


 




   
 
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