schegge di pensiero

Questa storia è lo specchio di me stessa.

In un passato lontano, lei si trovava a contatto con persone che fingevano. Un sorriso, un saluto, un abbraccio. Cercava tutto quello che ormai sembrava perso.

Un aneddoto, uno solo poteva raccogliere tutta la sua disperazione, lei era un tenero scricciolo.

Per tenerla vicino a se, non usava l’amore e anche se glielo avesse chiesto, lui già lo aveva incondizionatamente. Non si accontentava, la preferiva così, ombra di se stessa, una sua vittima e della madre.

Grazie ad un farmaco che inibisce la volontà,il piccolo scricciolo era in balìa loro. La sua famiglia tentava di riportarla a se, inutili tentativi, lei era irriconoscibile.

 - Mi sento disperata –  la voce rotta dal pianto arrivava attraverso un telefono, ormai unica frase che diceva alla sua tenera madre lontana. La sua famiglia, con il cuore spezzato attendeva il  ritorno di una figlia creduta persa.

 Un solo giorno era bastato per aprire finalmente gli occhi.

In quell’ attimo in cui lei riusciva ad essere lucida, vide la verità, il marcio che era intorno a se.

Da quel giorno il tenero scricciolo scappava via. Lontano. Dalla sua famiglia.