The Queen of Spades and The King of Hearts


Let's paint the picture
Of the perfect place
They've got it better then when anyone's told you
They'll be the King of Hearts, and you're the Queen of Spades
Then we'll fight for you like we were your soldiers
All the right moves - One Republic

Una soleggiata giornata primaverile, il clima mite grazie ad una leggera brezza; il giorno perfetto per un matrimonio in tipico stile upper-east side.
La chiesa gremita per metà da perfetti quasi-estranei, solo la creme de la creme,si intende, tutti li ad ammirare gli sfarzosi addobbi floreali più che la bellezza della timida sposa; testimoni del conto in banca dello sposo piuttosto che dell'unione dei novelli coniugi.

Lucy ed Adam Shepherd erano ancora stretti in un intimo abbraccio al centro della pista da ballo, mentre il resto degli invitati, stremati dopo una lunga giornata di festeggiamenti, ritornavano a sedersi ai propri tavoli per riprendere le forze e spettegolare della qualità del catering.

In un angolo appartato della sala, tre adolescenti annoiati, intanto, si giravano i pollici...

"Qualcuno ha la più pallida idea di dove sia finito Chuck?" Nate chiese osservando con grande interesse il liquido oscillante nel suo bicchiere.
"Probabilmente sarà fuori in giardino a farsi uno spinello." Sbuffò Blair.
"L'ultima volta che l'ho visto stava flirtando con la sorella dello sposo" Rispose Serena esaminandosi una ciocca di capelli.
"Emily? La piccola Shepherd? Quanto potrà avere, 12 anni al massimo? Bass è davvero senza scrupoli."
"Dagli 20 minuti e non potremo più chiamarla piccola Shepherd." Sghignazzò Serena evidentemente ubriaca che aveva anche cominciato ad annusare la ciocca tanto studiata.
"Un fiore in meno a Manhattan per un fiore all'occhiello in più per Chuck." Nate cominciò a shignazzare insieme a Serena, ovviamente anche lui andato.
"Perdere la propria verginità con Chuck Bass...che originalità" Blair commentò tagliente. "povera ingenua creatura."
"Da quel che ho potuto vedere non è nè ingenua nè soprattutto innocente, è stata lei ad agganciarlo, e dalle occhiatine maliziose che gli stava lanciando...non penso proprio che gli stesse raccontando del suo pony, nè tantomeno della sua collezione di bambole."Disse Serena tra una risatina e l'altra. Blair si limitò a roteare gli occhi.
"Bhe, piccola Shepherd o meno, adesso lo vado a cercare, ho finito la mia scorta di erba e mi sono stufato di stare qui seduto a non far niente."
"Stai comodo, mi pare di averlo visto laggiù, lo vado a prendere io." Disse Serena alzandosi dal tavolo.
"Tu? Ma se sei così ubriaca che non riesci nemmeno a stare in pied-". Blair non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che Serena si era già diretta verso la sala adiacente.
"Natie, tesoro, ho i piedi che implorano pietà, potresti per favore andare tu a seguirla ed assicurarti che non barcolli sopra qualche cameriere?"Chiese Blair con un zuccheroso sorriso.
"Certo, vado io." "Grazie." Un bacio sulla guancia ed anche Nate era andato.
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Venti minuti dopo, Blair era ancora seduta picchiettando le unghia sul tavolo quando, impeccabile Armani e tutto, ecco emergere dalla folla di invitati nient'altri che Chuck deverginator Bass in persona.

Blair appena lo vide tirò un sospiro di sollievo. "Finalmente."
Chuck si sedette accanto a lei, appoggiò un braccio sulla sedia dietro le sue spalle e con un sorrisetto compiaciuto sulla bocca le si avvicinò sussurrando "Perchè? Ti sono mancato?"
Blair, stesso sorrisetto sulle labbra. "Oooh, non immagini nemmeno quanto...comunque, sono curiosa, che ne hai fatto della piccola Shepherd?"
"Cosa ne ho fatto io? Mi ha praticamente assalito implorandomi di deflorarla" Rispose lui con falsa indignazione.
Blair roteò gli occhi ed alzò un sopracciglio scettica." E l'avrei anche fatto se la tua bionda nonchè sbronza amica non ci avesse interrotti, e per la cronac-" "Aspetta un attimo, Serena? e dov'è adesso? perchè non è qui con te? e dov'è Nate?"
"Ehi ehi, calma con il terzo grado; l'ultima volta che l'ho vista era intenta a scolarsi la fiaschetta di scotch che mi ha sottratto con l'inganno per poi dileguarsi nel nulla, di Nathaniel nemmeno l'ombra."
"Bhe, almeno adesso so perchè Serena ha insistito per venirti a cercare di persona, è tutto il giorno che cerca di fare la qualsiasi per ubriacarsi... ha fulminato con lo sguardo il barman che le rifiutava l'alcol perchè minorenne, ma è comunque riuscita a corrompere un cameriere."
"Provo a indovinare, giornata difficile?"Chiese lui. "Stasera Lily ha intenzione di presentarle l'ennesimo fidanzato...e adesso che ci penso sono già le 6 .... ma dove diamine si sarà cacciata?" L'unica risposta che ottenne da Chuck fu un alzata di spalle.
"Ma è possibile mai che mi debba sempre prendere cura di tutto io?"Blair cominciò a sbuffare "Ma che lo chiedo a fare...Chuck ti dispiacerebbe andare a recuperare i dispersi mentre io vado a ritirare la mia e la borsa di Serena? E chiama Arthur e digli di preparare la limo...Oh e, Chuck?"
"Si?"  "Hai la guancia sporca di rossetto."  Rispose lei con una leggera risatina.
Chuck rispose sollevando le sopracciglia, alzando un angolo della bocca e con uno sguardo come a dire -che ci posso fare se sono irresistibile?- ed oltretutto non accennò nemmeno a pulirsi la guancia.
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Di tutte le cose che Chuck si aspettava di trovare aprendo la porta, quella davanti ai suoi occhi era l'ultima; bhe, a dir la verità, Chuck sapeva in un angolo recondito della sua mente che prima o poi questo sarebbe successo... ma non si sarebbe mai aspettato di vederselo accadere davanti agli occhi.

Cosa? Nate, Serena e dell' alchol, fiumi di alchol anzi ad essere precisi, fiumi di champagne! E questo sarebbe potuto rientrare anche nella norma... se non fosse che lo champagne invece di essere dentro dei bicchieri, era sui loro vestiti... e i loro vestiti, invece che essere addosso a loro... giacevano sul pavimento vicino uno sgabello del bar, sgabello occupato da un visibilmente "accaldato" Nate, sormontato da una più che "accalorata" Serena.

Questo si prospettava essere un pomeriggio alquanto interessante, pensò Chuck mettendosi comodo per godersi lo spettacolo dall'alto del patio.

Qualche minuto dopo, proprio sul più bello...la porta dietro di lui si spalancò rivelando una alquanto irritata Blair Waldorf.
"Bhe? Allora? Non li hai ancora trovati? Vedi che si stà facendo tardi e dobbiamo avere il tempo di far rinsavire Serena e renderla presentabile per la cena di stasera e...perchè stai li fermo a fissarmi come se avessi visto un fantasma?"

Ora... Chuck, nella sua breve ma alquanto intensa vita, si era spesso trovato in situazioni scomode ed altamente inappropriate, che di solito avevano a che fare con droga, sesso e alchol, e questa di certo non faceva eccezzione, se non per il fatto che lui non era coinvolto in prima persona. Chuck valutò le sue opzioni: poteva lasciare che Blair scoprisse la cosa, che inevitabilmente le avrebbe spezzato il cuore -ora, non è che Chuck badasse molto a cose come i "sentimenti", ma anche lui riusciva a capire che cogliere in flagrante il tuo ragazzo fino ad allora vergine, fare sesso con la tua migliore amica, deve essere qualcosa di poco piacevole; eventualmente Blair sarebbe venuta a saperlo -i segreti nell'upper-east side non rimangono mai tali a lungo- ma di certo non sarebbe stato lui a dirglielo.

"Allora?"

Chuck rimase per un momento pietrificato senza sapere cosa dire -cosa che gli capitava di rado- Blair era capace di interpretare le sue reazioni come nessun altro, non falliva mai, ed infatti non deluse nemmeno questa volta..."Perchè sei nervoso? cosa è successo?"  
Chuck doveva inventarsi qualcosa, e lo doveva fare al più presto, per fortuna i suoi diabolici riflessi sempre all'allerta lo salvarono dall'intimidante espressione di Blair, e quindi Chuck decise di avvalersi di una semi-verità.

Raggiungendo Blair e chiudendosi la porta alle spalle, cominciò...

"Nel cercare Nate e Serena ho incontrato Bart..." disse esalando un respiro di rassegnazione. Alla menzione del nome del padre di Chuck, lo sguardo di Blair, che fino a quel momento era stato carico di esasperazione, si ammorbidì, e i suoi occhi si riempirono di dolce comprensione. "Tutto bene?" chiese lei cautamente.
Chuck abbassò lo sguardo e fece una smorfia "suppongo avesse la luna storta oggi, più del solito, credo avesse bisogno di sfogare la sua frustrazione su qualcuno, e chi meglio del suo caro figlioletto?" Alzò lo sguardo e rise, un suono cupo e vuoto, poi distolse nuovamente gli occhi. "ma d'altronde ha tutti i motivi per farlo...e sono stato io stesso a darglieli."
Blair lo aveva visto di rado così abbattuto, ed era quasi sempre dopo una discussione con suo padre, ma stavolta c'era qualcosa di diverso in lui, qualcosa che Blair non riusciva ad intuire -bhe forse sarà stato peggio delle altre volte?- qualsiasi cosa fosse, non lo avrebbe lasciato a commiserarsi, così decise di scuoterlo.
"Se ne sei talmente consapevole, allora perchè, invece di piangerti addosso, non cerchi di cambiare? Sei Chuck Bass no? Ti spacci per colui che riesce ad ottenere tutto ciò che vuole, ed ottenerlo da chiunque voglia, quindi, per una volta, perchè non cerchi di ottenere qualcosa da te stesso? Sai che puoi farcela." So che puoi farcela.
Le parole di Blair ebbero l'effetto desiderato, e nonostante Chuck avesse recitato la parte del figlio bistrattato al fine di distrarla, la sua esternazione lo scosse veramente, come dopottutto, vere erano state le parole di Chuck.
Riprendendosi velocemente dal momentaneo stato di shock, Chuck le rispose in tono casuale "Chuck Bass o no, stavolta non ho davvero altre alternative..."
Confusione attraversò il viso di Blair "Cosa intendi dire?".
"Intendo dire che stavolta Bart mi ha dato un ultimatum, o miglioro i miei voti accademici oppure...". "Oppure cosa?". " Oppure in accademia mi ci manda!" rispose lui sarcastico.
"Accademia? Sul serio?" Blair rise, anche se non ci trovava niente da ridere.
"Bhe, più che accademia collegio, ma il punto rimane sempre lo stesso, o mi impegno, o tanto vale che cominci a fare le valigie."
"Chuck, per favore, sai come è fatto Bart, abbaia ma non morde. Non ti manderebbe mai in collegio." Bugia, pensò Blair fra se e se.
"Oh.. invece si che lo farebbe. Sono sicuro che non aspetta altro che liberarsi di me." Di nuovo quella risatina auto-derisiva.
"Che fai, ricominci a piangerti addosso? L'intelligenza per congeniare i tuoi sadistici e contorti complotti non ti manca, quindi sono sicura che potresti recuperare i tuoi voti in un batter d'occhio...se solo lo volessi."
"Infatti, se solo lo volessi". Blair stava per rispondergli, quando videro Nate e Serena svoltare il corridoio, fortunatamente con vestiti e capelli in ordine, notò Chuck con suo grande sollievo. Se i suoi sforzi per evitare che Blair scoprisse della tresca dei biondi fossero andati vani, Chuck si sarebbe sicuramente sbattuto la testa contro il muro, non prima però di aver sbattutto la testa del caro Nathaniel contro quella di Miss Raggiodisole.

°°°Ringrazio chiunque abbia letto l'intero capitolo :) sarebbe molto importante per me sapere cosa ne pensate poichè  questa è la mia prima ff. Ho già abbozzato uno schema generale da seguire per i capitoli successivi, perciò fatemi sapere se vi interessa leggerli e cercherò di aggiornare al più presto possibile. Gioia e prosperità a tutte voi, e che il futuro possa portarvi amori epici, sexy bad boys ed un solitario di Harry Winston :D p.s: tutto ciò si avvererà solo dopo aver recensito quindi non siate timide o correrete il rischio di ritrovarvi a Monaco con un noioso principe ad imboccarvi croissants!!! °°°