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Autore: BeccaJamieThomas93    03/07/2011    3 recensioni
[Traduzione di una FF americana]
Non capiva perché il suo papà non gli permettesse di avere quelle scarpe. Faceva sempre il bravo bambino, tranquillo e pulito. Non chiedeva mai troppe cose e aiutava sempre la mamma in cucina. Perché non poteva essere carino? Riusciva benissimo ad immaginarsi in quelle scarpe, a fare piroette davanti allo specchio della sua cameretta.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Heels


Note dell’autrice : Salve, cari lettori! Ecco una piccola fic su un Kid!Kurt tutta per voi! Penso che sia così terribilmente adorabile! Comunque sia, grazie per essere qui a leggere e per favore recensite!

 


 

Un Kurt di 4 anni canticchiava allegramente mentre i suoi genitori spingevano il carrello del negozio Kohl. Erano lì per prendere dei nuovi vestiti per sua madre. A metà del loro percorso nel reparto donne, Kurt lo vide: il più bel paio di scarpe su cui avesse mai posato gli occhi. Si trovavano in alto, su un piedistallo argentato, quasi beandosi della loro meritata gloria.

“Mamma, voglio quelle scarpe!” esclamò, puntando il dito paffuto verso il vetro. Entrambi i genitori si voltarono a guardare.

“Kurt, quelle sono scarpe da donna” disse suo padre burbero. “Senza contare i sette centimetri e mezzo di tacco!”

“E allora?” Kurt aggrottò le sopracciglia. “Mi piacciono. Non pensi che mi renderebbero bellissimo, mamma?” chiese con un luccichio negli occhi.

“Ma certo, tesoro” rispose sua madre con dolcezza, stampandogli un bacio sulla fronte. Si voltò verso il marito e lo guardò intensamente. “Prendiamole e basta, Burt”

“Assolutamente no” replicò Burt, impassibile. “Mio figlio non andrà in giro con dei tacchi a spillo”

“M-ma” disse Kurt, gli occhi che cominciavano a riempirsi di lacrime. “Io voglio essere carino”

“No significa no, Kurt” disse Burt con fermezza. “Sei un bambino, non una bambina” aggiunse. Una lacrima scivolò da un angolo dell’occhio di Kurt, scendendo lungo la sua guancia color porcellana.

“Quindi non posso essere carino perché sono un maschio?”. La tristezza nella sua voce fece spezzare il cuore ad Elizabeth Hummel.

“Tu sei la cosa più bella dell’intero mondo”gli disse lei con tono rassicurante, poi scoccò un’occhiata in direzione di Burt. “Prendiamo le scarpe, e ne riparliamo più tardi”

“Non voglio che mio figlio cresca pensando che sia un bene sembrare una ragazza!” esclamò Burt. Kurt a quel punto cominciò a singhiozzare. Non capiva perché il suo papà non gli permettesse di avere quelle scarpe. Faceva sempre il bravo bambino, tranquillo e pulito. Non chiedeva mai troppe cose e aiutava sempre la mamma in cucina. Perché non poteva essere carino? Riusciva benissimo ad immaginarsi in quelle scarpe, a fare piroette davanti allo specchio della sua cameretta. Faceva quasi male pensarci.

“Burt, chi sei tu per dire cosa nostro figlio può e non può essere?” chiese Elizabeth mentre prendeva Kurt da dentro il carrello per poi avvolgergli le braccia intorno. “Cosa farai se da grande sarà gay? Cercherai di farlo diventare etero? Gli dirai che non può avere cosa o chi vuole?”

“I-Io” balbettò Burt. “No” sospirò alla fine. “Amo ogni parte di Kurt, esattamente così com’è”

“Allora non dovrebbe importare che tipo di scarpe indossa, giusto?” chiese Elizabeth. Kurt aveva smesso di piangere, e stava allungando il collo per vedere la faccia di suo padre. Un evento non previsto lo fece quasi smettere di respirare.

“No” disse Burt mentre si fissava i piedi, pieno di vergogna. Afferrò le scarpe col tacco dallo scaffale e le porse al figlio, che li prese come se fossero una sorta di diamante prezioso, con gli occhi sbarrati e increduli.

“Oh, papà” sussurrò. Scivolò fuori dalle braccia di sua madre e corse per avvolgere le sue piccole braccia intorno alle gambe di Burt. “Ti ringrazio tanto!” squittì. Burt sorrise leggermente.

“Ti voglio bene, mio piccolo ometto” disse.

“Ti voglio bene anch’io, papà” rispose Kurt con un ampio sorriso.

 


 

Note della traduttrice : Odiatemi, perché questa credo sia ancora più fluffosa di quelle prima, e non riuscivo a non tradurla :3 Anyway, continuo a ringraziare quella pazza di mia sorella _hurricane che perde tempo a betare sta roba, love you <3

Ringrazio quelli che hanno recensito/messo tra preferite/seguite/ricordate le mie precedenti traduzioni e chi ha segnalato anche qualche errorino. Me vi ama tanto **

Per ora continuo con le one-shot, ma presto arriveranno ben DUE long-fic AU, ma non voglio anticiparvi nulla.

Alla prossima ^^  

  
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