Manhattan, 1 Novembre 2022                                                                                             

Caro diario,

Ieri ho ricevuto finalmente un’altra richiesta di Wedding Planner, come sai in questo periodo dell’anno non c’è molto lavoro in questo campo, la gente preferisce sposarsi quando arriva la primavera. Non che facciano male, favoriscono anche il lavoro dei miei operai.
Solo non pensavo che questa richiesta sarebbe stata così delicata.
La mia segretaria Claire, non che mia migliore amica dalla tenera età di 12 anni, ha spalancato la porta dell’ufficio con il suo sorrisone a trecentosessanta gradi e dietro di lei si sono materializzati due ragazzini con gli sguardo spaventati, che si tenevano per mano.
Mi sono trattenuta dal dire a Claire: - Tesoro, sai che questa non è una scuola materna, vero? - ma quando ho notato il rigonfiamento del ventre della ragazza ho capito tutto e subito.
La giovane coppietta, entrambi figli di agiati imprenditori, aspetta un figlio e sono stata incaricata dai ricchi genitori di organizzare il matrimonio il più presto possibile e in modo piuttosto sfarzoso. Dietro di loro è apparsa la madre di lei, una signora sulla cinquantina con i capelli cotonati rosso rubino e una fila di anelli dorati sulle dita delle mani.
Il colloquio è stato piuttosto piacevole, tranne la voce petulante della signora che piuttosto che spendere tutti quei soldi per comprarsi  gioielli e implasticarsi la faccia avrebbe potuto anche comprare qualche contraccettivo per la figlia, ma lasciamo perdere.
I “piccolini” mi sembravano molto imbarazzati, mi ricordavano molto… No no lascia stare anche questo.
Hanno detto che volevano delle nozze semplici, ma la madre alzando la voce diceva che invece doveva essere tutto perfetto, elegante, sofisticato, per questo si è rivolta alla “Sue’s Wedding Company”. (Qui avrei dovuto diventare rossa e iniziare a ridere come una stupida ma non è il genere di cose che amo).
Quando le ho chiesto di lasciare la stanza così da poter avere un colloquio privato con i due giovincelli, mentre Claire la accompagnava fuori dalla porta del mio ufficio-casa la signora mi ha fatto l’occhiolino dicendo: - Sono sicura che sarà un matrimonio perfetto! - non so perché ma ho il dubbio che la sua fosse una minaccia.
Finalmente sono rimasta sola con i pargoli e appena la porta si è chiusa il ragazzo è saltato sulla sedia e ha detto: - Miss Sue, io e Kath non ci vogliamo sposare. -
COSA?!
Parlando con loro ho scoperto che dopo aver scoperto la gravidanza i genitori di entrambi consultandosi hanno optato per il matrimonio ma senza chiedere il parere dei ragazzi, ed eccomi in questa assurda situazione che ha ben poco di felice e armonioso, come dovrebbero essere i MIEI matrimoni.
Kath si massaggiava il ventre e aveva lo sguardo basso e triste.
Alla fine del colloquio ho capito che non avevano proprio voglia di sposarsi così giovani, oltretutto solo per un capriccio dei loro genitori.
- Non preoccupatevi allora, penserò io a parlare con i vostri genitori, non posso assicurarvi nulla ma… ci proverò. E anche voi provate a parlarci di nuovo. Andrà tutto bene. Su su, fate i bravi e alla prossima. -
Li ho salutati e hanno raggiunto la strega che aspettava dietro alla porta.
Claire è rientrata e le ho spiegato la situazione offrendole un goccetto prima della pausa pranzo. Ovviamente nessuna delle due ha avuto nessuna brillante soluzione, è la prima volta in tre anni che ci si presenta un episodio del genere.
Ora, che cosa posso fare per quei poveri giovani?
Poco e niente.
PERCHè?! Perché perché perché ho scelto di fare questo lavoro?
Volevo solo organizzare matrimoni felici per gente felice, povera me!
Dai Sue, rimboccati le maniche e smettila di essere così negativa.
Vado a bermi la camomilla di erbe di finocchio per distendere i nervi, questa sera esco con quel Josh che ti dicevo l’altro giorno, speriamo non sia il solito noioso, ti farò sapere a presto Diario.


Un bacio,

Sue*



Claire adora fotografarmi quando sono nel mio ufficio e sembro una befana.