Prompt: Caroline/Tyler "Have you ever been touched so gently you had to cry?" (Glitter in the air - P!nk)

Partecipa al vampiregeometry fest. E appena riesco a ritrovare il prompt tra i 2000 messaggi la pubblico anche sulla community. A meno che non ci sia un modo più veloce e indolore çAç.

This secret of mine [You can see it]

Non è mai stata brava a mantenere i segreti. Le scivolano di mano come un palloncino pieno d'acqua colorata; l'acqua si sparge sul pavimento come un arcobaleno caduto dal cielo e a quel punto tutti riescono ad attraversare quell'arco per scoprire cosa c'è oltre. Caroline non riesce a trattenerlo, gli scoppia tra le mani.

Non sono solo i segreti degli altri, ma anche i suoi. Forse, pensa, sono soprattutto i suoi. Ha sempre avuto qualcosa dentro, come un fuoco d'artificio in continua esplosione, che le illumina gli occhi e la rende un libro aperto. Qualche volta riesce a spegnerlo, quel fuoco, ma quando l'istinto la divora, quando si rende conto che rischia di restare sola per sempre, tradita continuamente dai visi che pensa di conoscere, allora non può fare altro che lasciare che le scintille colorate le brillino dietro gli occhi. I segreti la fanno sentire sola, la isolano, ed è l'ultima cosa che vuole. Ma sono anche un'arma a doppio taglio. Finché il segreto resta nascosto nel silenzio, allora c'è la speranza che un suono abbastanza forte serva per annegarlo nell'oblio. Ma quando esso sboccia come una melodia stonata, nel momento sbagliato, allora la solitudine si trasforma in una prigione sempre più profonda.

E poi ci sono quei momenti in cui pensa che è giunto il momento di liberarlo, il segreto. Ma non funziona mai. Perciò tace.

Ma basta una sorriso, basta uno sguardo, basta una parola. E nasce il sospetto.

I suoi segreti non sono mai al sicuro e a volte è meglio così.

Stefan ha sempre saputo come sfruttare quella caratteristica per il suo bene. Ha imparato a conoscerla e a guidarla, ha ignorato tante di quelle volte quelle scintille colorate, fingendo di non vedere, e lasciando che Caroline imparasse da sola, mentre lui la stringeva in un abbraccio dietro le spalle per non vedere. Forse perché anche Stefan ha i suoi segreti, bui e spaventosi.

Ora che anche l'ennesimo segreto è esploso, creando più una tempesta che un arcobaleno, le emozioni del passato ritornano in una forma distorta e oscura.

Non ha voluto liberarlo lei, eppure dentro di sé il desiderio è sempre stato quello.

Se lo dicessi a Matt, lui potrebbe capire. Oppure no.

Non posso mentirgli. Ma neanche ferirlo.

Ma il segreto le si è rivoltato contro, nascondendosi a lei stessa, che lo custodiva, e finendo nelle mani dell'inganno. Sua madre, Matt. Perché?

Si sente tradita, si sente esposta, si sente abbandonata, si sente sola. E' come essere in un mondo diverso, che può solo continuare a farti male, perché gli altri hanno smesso di guardarti dentro. Ora c'è solo quella superficie rosso sangue che le illumina gli occhi – niente più scintille, niente più luce.

Mamma, sono io. Mamma, abbracciami.

Ora c'è solo quel corpo, pensano, senza anima e animato dall'istinto malvagio della fame. Della sete.

Matt, sono Caroline. Odio le macchine sportive, ti ricordi?

Risponde il silenzio e una porta che si chiude.

Ora c'è solo un involucro di carne senza nome, senza ricordi, senza promesse.

Piange, Caroline, e si chiede perché il segreto più evidente, quello celato solo da un velo leggerissimo e chiaro, nessuno riesca a scoprirlo.

Il suo volto, il suo sorriso, la sua tristezza.

Ha paura mentre trema in quel mondo di solitudine.

E poi arriva la sua voce – Tyler, Tyler, Tyler – che la riporta dentro l'arcobaleno, al sicuro.

Le sue braccia che la stringono e le ripetono, nel calore immenso dell'affetto, che il velo neanche esiste, perché ogni cosa di lei, dalle lacrime al sorriso che si trasforma in singhiozzo, dal modo in cui si appoggia a lui facendogli male per sbaglio al suo peso morbido e confortante contro il cuore... Ogni cosa urla il suo nome e lo riempie d'anima.

Allora Caroline chiude gli occhi, un'ultima lacrima per quel tocco gentile che non la rifiuta, e non ci sono più segreti.

Non per loro.