Il sole d'oriente
Re fanciullo, sacerdote bambino,
imperatore adolescente. Ecco
colui che i discendenti di Enea
chiamarono demone e belva.
Le stelle capirono immediatamente
il nero fato di quel fanciullo, destinato
a sorprendere e a passare tra noi solo per
una breve stagione, come la cometa di El-Gabal.
Nel regno del sole incantò i fedeli con
la sua bellezza e la sua danza. Nel fulcro
del grande impero, invece, in principio
fu adorato, in seguito venne denigrato.
Quando la sua vita era ancora in
boccio, coloro che in principio
si prostrarono ai suoi piedi, lo uccisero
tra le braccia dell'amata madre.
Infine il bel corpo venne deturpato,
la sua effige distrutta e la sua memoria
corrotta dal veleno e dall'odio di coloro
che aveva più amato nella sua vita....
Era solo un giovane come tutti gli altri
e la sua ingiusta e prematura morte segnò
solo la fine del fasto e dei divertimenti,
alzando il sipario alla decadenza dell'impero immortale.
A Eliogabalo, imperatore di Roma e re di Emesa...