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Autore: warblersblazer    05/07/2011    5 recensioni
Annabeth/Percy.
Annabeth un giorno entra nella casata di Poseidone e si mette a disegnare in assenza di Percy. Quei disegni che fa, parlano di lei, di tutto quello che ha passato e solo una persona le farà disegnare il futuro.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi disegnati.


POV Annabeth.

Presi in mano dei pastelli colorati e mi sedetti dentro la casata di Poseidone. Abitante: Percy Jackson.

Tirai fuori un album con dei fogli bianchi nuovi e inizia a disegnarci sopra. Ero brava a disegnare e non mi facevo problemi. Iniziai subito a disegnare me stessa, da piccola, accanto a me due persone importanti. Mio padre e mia madre. Mi sorridevano dolcemente, io ero la loro figlia!

Una lacrima mi scese nel vedere quel disegno poi lo buttai nel cestino e ricominciai a farne un altro. Questa volta mi disegnai cresciuta accanto a me Percy, che mi stringe la mano come l'amico che è. Lui è la mia ancora di salvezza, grazie a lui mi sento felice. Poi però, butto anche quel disegno.

Perché non riesco a fare un disegno normale?

Ricomincio, come sempre ormai e a questo punto inizio a disegnare Luke, molto tempo prima quando stava portando lei e Thalia al campo. Rimpiansi quei giorni, così appena finii il disegno buttai anche quello.

Iniziai a disegnare mia madre cercando di ricordarmela come l'avevo vista l'ultima volta, accarezzai il foglio con il cuore a pezzo. Una venticello mi spostò i capelli ma, la finestra era chiusa.

Mi guardai intorno. - Mamma? - ma nessuno rispose alla mia domanda. Mi incupii.

Tornai ai miei pastelli, ma prima di iniziare a disegnare li presi in mano. Pescai il giallo.

Giallo, i capelli dorati di Luke, Apollo, il sorriso splendente di Percy.

Presi l'azzurro. Percy,Percy,Percy,Percy,Percy,Percy.

Mi alzai di scatto e tra tutte le scartoffie ripresi il disegno di me e Percy, ma qualcuno mise la mano sulla mia. Alzai lo sguardo e lo vidi davanti a me. - Percy? -

- Annabeth, che ci fai qui? - mi chiese ridandomi il disegno. Lo presi sorridendo ma il viso mi andò in fiamme. - Io, ehm... mi serviva un posto solitario dove poter disegnare -

Lui alzò un sopracciglio. - Tu..disegni? Io non lo sapevo. Perché non me l'hai detto? -

Alzai le spalle e raccolsi le cartacce. - Non è una cosa che alla gente interessa -

Il ragazzo le prese i disegni e li guardò. - Sono davvero molto belli, soprattutto questo - finì tirando fuori il disegno di loro due.

- Si beh...- non seppi cosa dire così tacqui. Gli sorrisi guardando bene il disegno con lui, iniziai a guardargli le sue soffici labbra su quel dolce viso. Un viso da far invidia, un viso che sembrava di un bambino. Era così bello, e mi piaceva da morire. Ora lo avevo capito.

Lui mi guardò e le sue labbra si aprirono in un sorriso. Stavamo stretti, molto stretti, potevo sentire il suo respiro sopra il mio, il suo cuore che batteva e le sue braccia che mi circondavano dolcemente. Insieme tenevamo quel benedetto disegno.

All'improvviso però, cadde perché stava succedendo qualcosa di molto meglio. Percy aveva appoggiato le sue famose labbra sulle mie, avevo ragione, erano proprio morbide. Sentivo che ad ogni bacio, era un elettroshock per me. Ma io mi sentivo bene, fin sopra gli Dei.

Stavo stretta a lui, continuando a baciarlo e a baciarlo. Non volevo proprio staccarmi.

Pian piano i fogli iniziarono ad inalzarsi, come se qualcuno li stesse lanciando in aria e volarono fuori dalla finestra che si aprì all'istante. Tutti i miei disegni caddero in acqua.

Quei disegni erano la mia vita, e ora è tempo di farne altri.



-wb;

  
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