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Autore: Profilo Chiuso    05/07/2011    8 recensioni
Lei era strana.
Lei uccideva.
Lei era un mostro.
Lei aveva solo bisogno di un po’ d’amore.
Era seduta,l’acqua che le arrivava alle spalle,congelandole il corpo,con le spalle appoggiate alla parete umida del pozzo.
Sentiva la morte che si avvicinava,minuto dopo minuto,secondo dopo secondo.
Chiuse gli occhi,e dopo pochi secondi,il suo cuore smise di battere.Per sempre.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premetto che non ho mai visto il film 'The Ring',ma ho letto le trame e le persone che l'hanno visto me l'hanno raccontato.Quindi,vi prego di scusarmi se c'è qualche errore,sia di battitura che sulla trama della storia.
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Samara's Death


Samara Morgan era una bambina indemoniata. Sua madre l’aveva intuito quando avevano avuto inizio quei sogni terribili,per questo decise di annegarla. Ma non ci riuscì...qualcuno glielo impedì. Aveva cercato di metterli in guardia,sostenendo che il demonio era entrato nel corpo di sua figlia,e doveva essere ucciso,anche se questo significava far morire la sua bambina… Ma nessuno le credette. La mandarono in un ospedale psichiatrico,sostenendo che era pazza.
Ma lei lo sapeva.
Sua figlia non era normale.
E sarebbe venuto un giorno in cui tutti si sarebbero pentiti di non averle permesso di annegarla.
Oh si…Era solo questione di tempo…
 
Non capiva. Perché sua madre non le permetteva di stare in casa? In fondo,non era colpa sua se i cavalli si erano gettati in mare. O meglio,non completamente…Lei non lo faceva di proposito,ma faceva del male e non poteva farci niente,quelle cose succedevano e basta.Qualche giorno dopo,sua madre l’aveva invitata ad accompagnarla a fare una commissione.
Samara era felicissima.Forse aveva deciso di fare pace con lei!

-Non c’è un panorama bellissimo?- le disse Anna ad un certo punto.
Sì,pensò la bambina.Il panorama è davvero bello,se non fosse per quel pozzo laggiù.
Si sentiva agitata,sapeva che stava per accadere qualcosa di brutto,molto brutto,ma non riusciva a capire cosa.Sentiva dentro di sé una vocina che le diceva di scappare,ma decise di non ascoltarla.Insomma,era con sua madre…che cosa potrebbe succedere?
-Sì- rispose la bambina dopo qualche minuto. –è meraviglioso.-
Restarono ancora qualche minuto a guardare l’orizzonte:almeno, questo è quello che fece Samara.
Anna,invece,la fissava con gli occhi lucidi,accarezzandole i capelli neri.
Era giusto quello che stava per fare?
Avrebbe potuto sistemare tutto?
No,le rispose una voce dentro di lei,probabilmente la sua coscienza,ma nonostante fosse così combattuta interiormente,non vedeva altra soluzione.
Samara era strana,dannatamente strana.Aveva dei poteri soprannaturali,che usava,incosciamente,solo per fare del male.
-Perché piangi?- le chiese Samara.Le
lacrime avevano incominciato a scorrere senza controllo.
-Niente,Samara…- rispose con la voce spezzata cercando invano di asciugare le lacrime.
La bambina che aveva adottato la fissava confusa con i suoi occhi chiari,ma si girò e continuò a guardare il panorama.
C’era un lago,gli alberi erano verdi e alcuni uccelli colorati volavano da una parte all’altra,creando come una specie di danza.
Annie prese una busta dalla sua borsa.
Fu un attimo.
La infilò in testa a Samara,soffocandola.
-Sei l’unica cosa che ho sempre desiderato…- le sussurrò mentre stringeva la presa.
Stranamente,la bimba non si dimenò,né urlò. La madre aprì il pozzo,e la gettò dentro,continuando a piangere e a sussurrare ‘scusami,scusami…’ come una litania.
L’ultima cosa che Samara Morgan vide,fu la madre che chiudeva il pozzo,e la luce che formava un anello.The ring…
Non morì subito.L’acqua non era abbastanza alta,le arrivava alla vita,e per sua fortuna (o sfortuna) poteva benissimo respirare.
Passò sette giorni in quel pozzo,sette giorni in cui passò le pene dell’Inferno.
L’acqua gelata le procurava piaghe dolorose nella pelle,e ogni maledetto giorno cercava di arrampicarsi sulle pareti cercando una via d’uscita,rimettendoci le unghie.In più,continuava a sperare che qualcuno la venisse a salvare,che sentisse le sue grida,ma al settimo giorno,si arrese.
Nessuno l’avrebbe salvata.
Lei era strana.
Lei uccideva.
Lei era un mostro.
Lei aveva solo bisogno di un po’ d’amore.
Era seduta,l’acqua che le arrivava alle spalle,congelandole il corpo,con le spalle appoggiate alla parete umida del pozzo.
Sentiva la morte che si avvicinava,minuto dopo minuto,secondo dopo secondo.
Chiuse gli occhi,e dopo pochi secondi,il suo cuore smise di battere.Per sempre.
Samara Morgan.Morta in un pozzo,abbandonata al suo destino,alla tenera età di dieci anni.

Il corpo non fu mai ritrovato. Ma Samara voleva vendicarsi.Per questo,iniziò a circolare in giro una cassetta,contenente alcune immagini create dalla bambina stessa,e dopo sette giorni dalla visione di quella cassetta,il malcapitato moriva inesorabilmente per mano della stessa Samara Morgan,a meno che non si facesse una copia e si passasse a qualcun altro.
In fondo,per quanto la sua storia sia spaventosa,non si può proprio biasimare la sua voglia di vendetta. Due madri,due tentati omicidi.
Lei voleva solo essere amata...

   
 
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