Jeffersonian Institute, 9.20 del mattino.

La Dottoressa Brennan era in piedi nel suo studio, appoggiata alla sua scrivania. Sembrava molto spazientita e di tanto in tanto buttava un occhio alla porta. Booth entrò di colpo senza bussare, facendola sobbalzare.

“Allora? Non è ancora arrivata?” chiese alla Brennan.

“No e per favore potresti bussare la prossima volta?”

“Scusa, hai ragione. Ma come facciamo con il riconoscimento del teschio se Angela non arriva?”

La dottoressa ci pensò su per qualche secondo. “è in ritardo. È molto strano.”

“L’hai chiamata al cellulare?” chiese Booth.

“Si, due volte ed aveva sempre il cellulare spento.”

“Dannazione, ma come facevamo prima di avere Angela?” si chiese Booth con le mani appoggiate alla sua sgargiante cintura.

“Inviavamo tutto a dei collaboratori esterni o qualcuno di loro veniva da noi.” Rispose pacata la Brennan.

Booth alzò gli occhi al cielo. “Era una domanda retorica, Bones!” poi però ci riflettè su. “Ma in effetti hai ragione, chiamiamo qualcuno” concluse l’agente, ma prima che potesse fare qualcosa qualcuno bussò alla porta dell’ufficio.

“Scusate, non manca qualcuno stamattina?” chiese Cam rimanendo sulla porta.

“Si, ne stavamo appunto parlando. Angela è molto in ritardo” rispose la Brennan.

“Angela? No, io parlavo del Dottor Hodgins veramente.” Disse Cam sorpresa.

L’agente Booth fece una risatina mentre la Brennan aveva uno sguardo vacuo. “Perché ridi?”

L’uomo guardò la sua collega incredulo. “Perché? Vuoi dire che non hai capito?” Evidentemente no perché lo sguardo rimaneva sempre vacuo. “Spiegati.”

“Angela e Hodgins sono entrambi in ritardo…ho il forte sospetto che siano insieme in questo momento.”

“Ah, i piccioncini di nuovo insieme…” commentò Cam.

“No no no no, non credo che questa ipotesi possa essere considerata valida. Non ho notato segni di un riavvicinamento e Angela è la mia migliore amica, me ne avrebbe parlato.” Controbatté la Brennan.

Booth rise di nuovo. “Devi stare più attenta Bones. Prova ad alzare il naso dai cadaveri e occupati di gossip ogni tanto. A proposito, Sweets e Daisy stanno insieme, nel caso non te ne fossi accorta…” la prese in giro Booth.

“Si che me ne sono accorta!” replicò la Dottoressa.

“Buongiorno! Lo so, lo so, sono in ritardo..” si scusò Angela entrando nel laboratorio. “ehi ma dove sono tutti?” si chiese guardandosi intorno, vedendo che non c’era anima viva (per forza, erano tutti a spettegolare nell’ufficio della Brennan).

Booth, Cam e la Brennan uscirono allo scoperto e salutarono Angela un po’ impacciati.

“Buongiorno ragazzi. Allora, qual è il morto della settimana?” chiese entusiasta la donna.

“Come mai così allegra?” le chiese Booth sospettoso.

“Io sono sempre allegra.” Rispose semplicemente Angela.

“Oggi più del solito” aggiunse la Brennan.

Sentendosi accerchiata Angela cominciò a cedere. “Ecco, in realtà…”

“Buongiorno a tutti! Scusate il ritardo…che succede?” Hodgins era arrivato al Jeffersonian con la stessa allegria di Angela, ma si bloccò subito quando vide che tre paia di occhi lo fissavano con sospetto, mentre Angela guardava in basso.

Fu Cam a rompere quel momento imbarazzante. “Ok, tutto chiaro. Congratulazioni Dottor Hodgins. E ora al lavoro.” Gli disse con una pacca sulla spalla mentre gli passava accanto.

“Già, congratulazioni ragazzi” si aggiunse Booth seguendo Cam. Quanto alla Brennan fece un sorriso impacciato ad Angela e la lasciò lì con Hodgins.

“Oook, direi che siamo stati scoperti.” Concluse l’uomo.

“Già. Te l’avevo detto di aspettare un po’ prima di entrare.”