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Autore: SlightlyMad    06/07/2011    0 recensioni
"Sta per andare via.-Sta per andare via-pensava.Lo guardava impotente vestirsi lentamente,troppo distrutto per guardarlo in faccia." fanfiction su Brian (Qui leggermente OOC) e Justin dopo la puntata 5x13. disclaimer: abbondante uso di romanticismo sdolcinato XD
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fu la notte più intensa della loro vita. Dopo aver fatto l'amore una prima volta, si addormentarono distrutti, uno sul petto dell'altro, con le coperte che scivolavano sui loro corpi madidi di sudore e ancora uniti. Brian si svegliò spaesato in quella stanza d'albergo. Ruotò gli occhi. Una chioma bionda si stagliava sul suo petto. Realizzò che era dell'amato; questo lo stava stringendo con tutte e due le braccia, una sotto la schiena e l'altra sul ventre. Il lenzuolo era scivolato durante la notte, lasciando coperte solamente le gambe dell'amato. Dalla sua prospettiva riusciva a vedere una natica nuda, la cui gamba fasciata dal lenzuolo stava avvinghiando quella di Brian. Si mise a fissare l'amato dormiente: aveva un' espressione finalmente rilassata, quasi beata. Era assolutamente risoluto dal non staccarsi dal suo uomo, e Brian ne era contento. Era davvero un angelo, il suo Raggio di Sole. Brian non si era mai soffermato a guardarlo dormire, ma ora che lo faceva, capiva quanta dolcezza avesse perso del loro rapporto e del suo amato. Evidentemente disturbato dal suo sguardo, Justin si svegliò mugolando; restò qualche secondo a guardarsi attorno, poi, realizzato che era sul petto del suo uomo, si voltò a guardarlo e gli regalò un bel sorriso soddisfatto. Ignorò il sapore di stantio che aveva in bocca e, con ancora il sorriso stampato in faccia e gli occhi socchiusi, schioccò un bacio sulla bocca dell'amato.-Buongiorno splendore- disse Brian con la voce più sveglia, ma ancora un po' impastata.-E' già giorno?- replicò Justin.-No, veramente non è ancora spuntata l'alba.- disse Brian guardando verso le finestre. Brian si mise a scompigliare la testa bionda dell'altro, ancora appoggiata a lui, mentre Justin passava leggermente la mano sul petto dell'amato. I due sguardi erano lontani: uno puntava il soffitto, l'altro un punto imprecisato della parete davanti, probabilmente le tende. Alla fine Justin, che aveva un'espressione pensierosa in volto, ruppe il silenzio. -A che ora è il tuo volo?-Purtroppo quell'amara consapevolezza si stava già insinuando nei loro animi fino a poco prima spensierati. -Alle 9- rispose Brian. Justin teneva lo sguardo fisso: l'espressione si era ora oscurata da un velo di malinconia. -Ma tornerò- riprese Brian, intuendo la reazione dell'amato, anche se non poteva vederlo in faccia.Si alzò a sedere e obbligò Justin a guardarlo negli occhi -Tornerò- ripetè -sto già organizzando l'apertura di una nuova sede. Non sai di quanta burocrazia c'è bisogno. Devo trovare il posto, gli impiegati, devo cedere l'incarico della sede di Pittsburgh a un nuovo direttore..- -Chi hai scelto?- lo interruppe Justin, in realtà non molto interessato.-Cynthia, naturalmente. E' la più qualificata- Smise di parlare,avendo notato che gli occhi dll'altro si erano abbassati, e l'espressione, che voleva essere noncurante, faceva trasparire un grande senso di solitudine.-E mentre sono via-riprese con un altro piglio -vorrei che tu scegliessi delle case da vedere- Lo sguardo di Justin ritornò negli occhi di Brian,e si fece più interessato. Brian continuò.-così ogni volta che verrò mi mostrerai quali case vuoi vedere e ne sceglieremo una insieme- Un sorriso si allargò rapidamente sul volto di Justin, rivelandolo per quello che era: un Raggio di Sole. -Lo farò, amore- confermò. Si guardarono intensamente Una nuova consapevolezza sorse nei loro animi: avevano poco tempo e dovevano sfruttarlo. Ignorarono la stanchezza dovuta al poco sonno, e la fame dovuta al digiuno, e riunirono i corpi in un amplesso che avrebbero voluto durasse per sempre.

Fecero l'amore tre volte: la prima passionale, la seconda quasi arrabbiata, alla terza la loro voglia andava di poco oltre la loro stanchezza. Si ritrovarono sul divano: Justin era sdraiato pancia in sù e Brian era lì accanto,schiacciato contro lo schienale,col volto sul petto dell'altro.Si stavano passando una sigaretta.Erano quasi le 7: non aveva senso dormire.

-Stai dipingendo qualcosa in questo momento?-

-Ho qualche progetto in corso, sì-

-Non ho visto niente a casa tua-

-Ho preso in affitto uno studio in cui lavorare. Cristo! Non hai idea di quanto costino gli appartamenti qui.-

-Ce l'avrò presto.-

-Sei sicuro di volerne comprare uno, con l'apertura di una nuova sede?-

-Certo che sì- Brian gli diede un bacio sul petto, vicino al capezzolo.

-Intendo dire,magari è un po' prematuro,forse...rischioso investire in un nuovo ufficio e in una casa-

-Kinnetik ha fatturato abbastanza, e poi se tu puoi permetterti l'affitto di una casa e di uno studio...-

-Già,intanto ho dovuto utilizzare tutti i miei risparmi e continuo a fare i doppi turni in un diner-

-E riesci anche a fare l'artista!Certo che sei proprio un genio versatile..- dicendo queste cose si era allungato verso il volto dell'amato, dove gli schioccò un bacio. Poi la sua espressione si mutò in scherzosamente sospettosa e gli chiese:-Ma oggi non lavori?-

-Inizio alle 10-

-Stai cercando di dirmi che non hai fretta?-

-Esatto- disse Justin mentre un sorriso s'allargava sul suo viso.

-E che mi accompagnerai all'aeroporto?-

-Hmm- Justin strinse le labbra e socchiuse gli occhi -solo se te lo meriti-

-Ah sì,eh?-

-Hm,hm-

-Bene- affermò fermamente Brian e cominciò a scivolare verso i piedi. dell'amato.-Guardiamo se questo può andare-Justin stava ora sorridendo con la bocca aperta, gli occhi che si muovevano gioiosi in direzione dell'amato,sparito sotto il lenzuolo.

 
  
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