Titolo: Squadra Spezielle
Kobura 11
Autore: Nemeryal
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Verde
Genere: Slice of Life, Comico,
Demenziale
Avvertimenti: Missing Moments, Flashfic
Personaggi: Feliciano Vargas/
Italia del Nord, Ludwig/Germania, Kiku Honda/Giappone
Pairing: Nessuno
Trama: -..Feliciano!-
-Ve~- il suddetto, nella sua italica
atarassia, supera il tedesco e saltella verso il salotto, prima di tuffarsi sul
divano, afferrare il telecomando e accendere il televisore, il tutto senza
curarsi del povero nipponico che Ludwig sta cercando di trascinare non dico in
corridoio, ma almeno sul tappetino dell’ingresso.
Dedica: a Silentsky
Note: Sono, tipo, secoli
che volevo scriverla. Io, no, davvero. Non ho la forza di spiegare. Ma..ci sta,
Mein Gott, non ho potuto fare a meno di pensarci!
Wordcounter: 489 (titolo escluso)
Squadra Spezielle Kobura 11
-..Feliciano!-
Che Germania, alias West, alias
Ludwig, alias Crucco-Mangia-Patate, sia giusto un filo fuori dai suoi teutonici
gangheri, ce lo dicono la vena che pulsa in modo piuttosto inquietante sulla tempia
e l’urlo decisamente non amichevole nei confronti del suo ex-alleato (e ora suo
personalissimo stalker a detta di Gilbert, o, come si definisce lo stesso Veneziano,
coinquilino ad ore alterne).
-Ve~- il suddetto, nella sua italica
atarassia, supera il tedesco e saltella verso il salotto, prima di tuffarsi sul
divano, afferrare il telecomando e accendere il televisore, il tutto senza
curarsi del povero nipponico che Ludwig sta cercando di trascinare non dico in
corridoio, ma almeno sul tappetino dell’ingresso.
-..Giappone, riprenditi! Schnell!-
Ma Kiku, che sta tremando da Yonagumi fino a Capo Soya ed è più bianco di un onigiri,
non sembra così intenzionato a lasciare il suo rifugio, ossia il primo gradino
di entrata, dove si è rannicchiato in posizione fetale, balbettando qualcosa
tra le labbra bluastre nel mentre che Blackie,
Berlitz e Aster gli lappano
felici e gioiosi la faccia verdognola.
Al che il nostro teutonico preferito,
facendo sfoggio della freddezza di puro stampo tedesco, appellandosi al nichilismo passivo di Nietzsche e
prendendo quindi atto della decadenza dei valori, inspira con tutta calma,
chiude gli occhi, apre la bocca e..
-Italia!!- strilla –La prossima volta
non voglio sentire Ve~ o altre
ragioni di sorta! Dal ritorno dal meeting, guido io!-
-Ma Germania..- gnaula Feliciano,
facendo capolino dallo schienale del divano -Se guidi tu finisce che ci
scontriamo contro una macchina e quella macchina va a scontrarsi con un’altra
macchina che mentre si ribalta si fracassa contro un furgone che scivola contro
un camion di benzina e finiamo per esplodere tutti!-
E visto che l’orgoglio tedesco tanto
decantato da Fichte ha sempre la precedenza, anche su un giapponese col mal d’auto, Ludwig raggiunge l’italiano
in salotto a passo di marcia e gli si piazza davanti, con i pugni contro i
fianchi e la voce che ha assunto l’inquietante tonalità di un ringhio.
-Ma cosa stai dicendo, Italia?-
A rispondere, ci pensa il televisore.
Il loro
distretto è l’autostrada, i loro nemici ricattatori, assassini e pirati della
strada. La notte non esiste per gli uomini di Cobra 11..
{~***~}