Scritta
per il The Vampire Geometry Fest con il prompt: Damon/Stefan “Fai del pop-corn.” “Fattelo da solo.”
Note:
Ambientata subito dopo la 2x15, quando Katherine è appena uscita dalla tomba.
Dedicata
a tutto il club delle pannocchie, per motivi che, sono sicura, potranno
benissimo immaginare. ^__^
CINEMA CASALINGO
-Non possiamo fidarci di lei, Stefan.-
-Lo so.- gli rispose quello. -Ma è l’unica ad aver conosciuto Klaus…-
-Ci userà per i suoi scopi!- ribadì Damon, alzando il tono di voce.
-La terrò d’occhio.- promise.
-Costantemente, fratellino? Ventiquattro ore al giorno?- domandò quello sarcastico.
-Dodici.-
-Cosa?-
-Dodici ore al giorno, circa.- rispose Stefan, trattenendo un mezzo sorriso. –Senza di questa può uscire solo di notte.- e mostrò al fratello la pietra di lapislazzuli di Katherine.
Damon lo osservò dubbioso e parve calmarsi.
-Se vorrà sfuggirti, lo farà.- constatò comunque.
-Non se le impedirò di uscire di casa.- chiarì l’altro.
-Non ce la farai mai.- decretò Damon funereo.
-E allora fallirò.- gli rispose Stefan ostinato, incrociando le braccia al petto.
L’altro sospirò profondamente e si versò nel bicchiere una generosa dose di cognac.
-Bene.- disse dopo averlo vuotato. –Tanto vale fallire insieme.-
***
-Mi state dicendo che non posso uscire di casa?-
Katherine sollevò le sopracciglia e spostò lo sguardo da Damon a Stefan, che annuì serio.
-Tutto questo è molto fastidioso.- commentò secca, continuando a fissarli entrambi.
Damon fece una smorfia, quasi volesse dirle “Peggio per
te.”
-Lo sapete vero che se volessi uscire non riuscireste mai a fermarmi?-
Stefan stirò le labbra in un abbozzo di sorriso. –Sì.- le rispose. –Ma non lo farai.-
-Ne sei proprio sicuro?-
-Sì, Katherine.- s’intromise Damon. –Perché altrimenti non ci fideremo mai di te e ti uccideremo nel sonno.-
-Non dire sciocchezze.- commentò lei ridendo.
-Mettimi alla prova.-
Stefan lanciò uno sguardo ammonitore a suo fratello e si rivolse alla ragazza.
-Smettiamola di discutere.- le disse. –Stasera resterai con noi. Vogliamo solo essere sicuri che non farai del male a nessuno.-
-Va bene.- rispose subito Katherine sollevando le spalle. –Entrambi qui a intrattenermi; non chiedo di meglio.-
-Ricordati che non siamo nel milleottocentosessantaquattro.- specificò Stefan. –E noi non siamo più in competizione per il tuo cuore.-
-Oh, è vero!- esclamò lei, fingendosi stupita. –Adesso vi contendete l’amore della piccola Elena. Non è così Damon?-
Quello serrò le labbra, ma rimase in silenzio.
-Dopo centocinquant’anni siete di nuovo innamorati della stessa donna.- riprese lei. –Che peraltro è identica a me.- rincarò.
-Elena non è come te.- chiarì Stefan calmo.
-Ti conviene sperarlo.- commentò lei seria. –O tuo fratello te la porterà via. È piuttosto bravo a letto, non te l’ho mai detto?-
Damon sollevò le sopracciglia compiaciuto e Stefan gli scoccò un’occhiata gelida.
-Allora.- sospirò lei dopo un istante, sollevando le braccia in un gesto teatrale. –Guardiamo un film?-
Stefan lanciò un altro sguardo tetro a suo fratello.
-Non guardare me- gli rispose quello cacciandosi le mani in tasca. –L’idea è stata tua.-
***
-Perché dovrebbe essere lei a scegliere il film?- esclamò Damon crucciato. –Insomma, abbiamo anche noi voce in capitolo.-
-Taci, Damon.- brontolò Stefan con tono duro.
-Che c’è?- domandò quello, guardandolo innocentemente. –Sei ancora offeso per ciò che ha detto Katherine prima?-
Il ragazzo sentì la propria mascella contrarsi, ma rimase in silenzio.
-Andiamo, Stef.- continuò l’altro. –Sono il tuo fratellone, è ovvio che abbia un po’ più d’esperienza in fatto di donne.-
-Siete pronti per il nostro cinema casalingo?- li interruppe Katherine, entrando allegra nella stanza.
Damon si adagiò contro la spalliera del divano con le mani dietro la testa e Stefan incrociò le braccia al petto.
Lei attraversò il salotto con leggiadria, accese il lettore e inserì la chiavetta.
-Perché mi guardate così?- chiese poi serafica, di fronte alla sguardo perplesso dei due.- Ho dovuto scaricarlo, non mi avete permesso di uscire per noleggiarlo…-
Si lasciò cadere con grazia sul divano, esattamente in mezzo, e azionò la riproduzione.
Alle prima note d’apertura Stefan si voltò verso di lei.
-Stai scherzando vero?- le domandò serio.
-Niente affatto!- replicò lei. –È perfetto per voi; ed è il genere che preferisco: con tutti quei fratelli…-
-Non lo trovi leggermente di cattivo gusto.- sottolineò Stefan.
-Ammetto che c’è dell’ironia in ciò.- ammise Katherine. –Ma no, non lo trovo inappropriato.-
-Volete smetterla voi due.- li interruppe Damon. –Disturbate la visione.- e Stefan si accorse che stava tentando di nascondere un sorriso divertito.
-Sul serio, Damon.- riprese suo fratello ancora poco convinto. – Non credi che ci sia qualcosa di malsano in noi tre che guardiamo insieme “Sette spose per sette fratelli”?
-Almeno è istruttivo.- ironizzò lui, pacifico. –Lì ognuno ha la sua.-
Katherine ridacchiò e Damon allungò rilassato le gambe sul poggiapiedi, ignorando lo sguardo scuro di suo fratello.
-Fai del pop-corn, Stefan?- gli chiese poi innocentemente.
-Fattelo da solo.- ribatté l’altro burbero.
FINE.
…
E adesso basta con questi prompt assurdi, vi prego!
Angolino
dell’autrice: ^__^
Io
non credo affatto che Stefan fosse inferiore a Damon, a letto. Penso piuttosto
che Katherine abbia voluto vendicarsi di Stefan per averle rubato il ciondolo
ed averla segregata in casa. -_^
Per chi non lo sapesse, “Sette spose per sette fratelli” è un
musical girato nel 1954 da Stanley Donen.
Qui potete trovarne la trama: Sette spose per sette fratelli.
… E per amor di correttezza sappiate che il plot di questa storia,
non nasce dalla mia mente persa, ma da quella del marito, che anche lui non
scherza.
È stato lui infatti a immaginare che Katherine avrebbe trovato
divertente guardare questo film.
Joy s’inchina e saluta.