Quell’estate il caldo era insopportabile, nemmeno il
ventilatore poteva fare qualcosa. Kaname, con sguardo perso nel vuoto, cercava
di trovare un po’ di sollievo con quel piccolo soffio di vento che emetteva il
ventilatore.
“ Che caldo, non se ne può più” disse Kaname.
All’improvviso qualcuno suonò alla porta e Kaname,
più svogliata che mai, andò ad aprire. Davanti a lei stava un Sousuke vestito
con la divisa scolastica.
“ Come fai??!! Fuori ci sono quasi 40° e tu sei con
la divisa scolastica!” disse Kaname uscendo fuori il suo fidato harisen e
colpendolo in testa.
“ Chidori perché ti agiti così tanto?” chiese
Sousuke.
Kaname cercò di trattenersi e perdendo tutte le
speranze andò di nuovo davanti al ventilatore.
“ Chidori” disse Sousuke.
“ Mh.”
“ Mi stai ascoltando?” chiese Sousuke guardandola
come si guarda un malato terminale.
“ Mh che cosa c’è?” chiese Chidori.
“ Va tutto bene?” chiese Sousuke.
“ Caldo” disse quasi boccheggiando Kaname.
Sousuke guardò il ventilatore e poi Kaname. Ventilatore,
Kaname, ventilatore, Kaname.
“ Non ho nemmeno la forza di prenderti a sberle”
disse Kaname guardando il ventilatore.
“ Se vuoi posso fare andare il ventilatore più
veloce” disse Sousuke.
Gli occhi di Kaname luccicarono pieni di commozione.
“ Lo puoi fare davvero?” chiese Kaname piangendo
quasi dalla felicità per poi guardarlo con sguardo dubbioso.
“ Siamo sicuri che funzionerà?” chiese Kaname.
“ Certo, basta fare delle semplici modifiche” disse
Sousuke prendendo il ventilatore e cominciando ad aprirlo. Fece alcune
modifiche e poi lo posizionò davanti a lei.
“ Proviamo” disse Sousuke accendendo il ventilatore,
il quale cominciò a girare molto più velocemente di prima.
“ Sousuke! Tu sei un genio!” disse Kaname estasiata
e godendosi quell’ebbrezza che arrivava sul suo viso.
Ma qualcosa andò storto, perché all’improvviso il
ventilatore cominciò a fumare e si fermò di colpo. Kaname stava ancora
guardando il ventilatore, quando…
“ SOUSUKE!” disse Kaname prendendo il suo harisen e
colpendo ripetutamente Sousuke.
“ Mi dispiace Chidori, avrò fatto male qualche
calcolo” disse Sousuke cercando di scampare all’ira di Kaname.
“ Non mi interessa! E adesso come farò?” disse
Kaname deprimendosi e buttandosi a peso morto sulla sedia. Sousuke la guardava…
“ Chidori… Per farmi perdonare ho intenzione di
portarti a mare. Cosa ne pensi?” chiese Sousuke.
Kaname alzò la testa e lo guardò con sguardo che
diceva “non ho capito bene, potresti ripetere?”
“ Naturalmente se per caso è un problema, non si fa
nulla” disse Sousuke cercando di non sembrare troppo agitato.
“ Hai proprio detto di andare a mare?” chiese Kaname
cercando di non diventare rossa.
“ Affermativo” rispose Sousuke.
“ D’accordo, è il minimo che tu potessi fare” disse
Kaname, ma sotto sotto le faceva piacere.
“ Ti aspetto sotto” disse Sousuke chiudendo la
porta.
Kaname si preparò di fretta e furia e scese sotto. Trovò
Sousuke che l’attendeva dentro un camioncino dei fiori.
“ Che cosa sarebbe questo?” chiese Kaname scuotendo
la testa.
“ Non desterà sospetti e i nemici non ci
attaccheranno” rispose Sousuke.
Rassegnata Kaname entrò dentro e partirono per
andare a mare.
Durante il viaggio non parlarono, ma Kaname guardò
spesso Sousuke. Arrivarono e cominciarono a cercare un posto. Dopo che Sousuke
ebbe ispezionato tutta la spiaggia e dopo essersi beccato una serie di colpi da
una Kaname infuriata, i due si sistemarono in un posto vicino al mare. Sousuke era
già in costume da bagno, mentre Kaname si vergognava a rimanere in costume da
bagno davanti a lui, specie se era “quel famoso costume bianco” che le avevano
regalato le sue amiche per far colpo su Sousuke.
“ Qualcosa non va Chidori?” chiese Sousuke.
“ Ehm… No, no va tutto bene” disse Kaname cercando
di far finta di nulla.
“ Vado un attimo a prendere una cosa” disse Sousuke
alzandosi e dirigendosi verso il parcheggio.
Kaname ne approfittò per levarsi i vestiti e
rimanere in costume da bagno.
“ Cosa ci fa una così bella ragazza tutta sola?”
Un gruppo di ragazzi si avvicinò a Kaname.
“ Cosa vuoi?” chiese Kaname rivolgendosi a quello
che aveva parlato.
“ Fare amicizia” disse il ragazzo.
“ Che sta succedendo?” chiese Sousuke tornando.
“ Niente Sousuke” disse Kaname cercando di evitare
il peggio.
“ E tu staresti con questo qui? Ma ti meriti di
meglio!” disse il ragazzo.
“ Hey per tua informazione…” disse Sousuke, ma venne
prontamente fermato da Kaname.
“ Mi dispiace, ma adesso noi dobbiamo andare” disse
Kaname prendendo per un polso Sousuke e portandolo a mare.
Solo quando furono dentro l’acqua Kaname si rese
conto di aver preso Sousuke per un braccio. Lasciò immediatamente la presa e
divenne leggermente rossa.
“ Chidori tutto bene?” chiese Sousuke avvicinandosi
a lei.
Kaname si allontanò di qualche passo e cadde all’indietro.
“ CHIDORI!” disse Sousuke buttandosi in acqua e
ripescando una Kaname che aveva “leggermente bevuto acqua salata”.
“ Chidori stai bene? Chidori rispondimi” disse
Sousuke avvicinando il suo viso a quello di Kaname.
“ Sei uno stupido!” disse Kaname tossendo.
“ Chidori ma cosa…” disse Sousuke.
“ Voi uomini siete tutti uguali” disse Kaname
allontanandosi da Sousuke.
Sousuke non sapeva che pensare, ma poi un ricordo
gli illuminò il cervello.
Flashback
Erano appena arrivati da una missione e Kurz si
buttò a peso morto sulla brandina.
“ Amico ti conviene muoverti. Per quanto tempo
ancora ti vorrai tenere tutto dentro?” disse Kurz.
“ Di cosa stai parlando?” chiese Sousuke.
“ Non fare il finto tonto con me. Lo so benissimo
che tu hai un debole per Chidori, lo si vede lontano un miglio” disse Kurz
guardandolo maliziosamente.
“ Guarda che ti sbagli, non è assolutamente vero ciò
che dici” disse Sousuke.
“ Ah si? Beh che faresti se vedessi la piccola
Kaname insieme ad un altro? Non ti manderebbe sui nervi la cosa? Lei tra le
braccia di qualcuno che non sei tu e…” disse Kurz ma venne interrotto da
Sousuke, che aveva dato un pugno sulla porta.
“ Stai zitto! Non devi assolutamente dire certe
cose!” disse Sousuke perdendo la pazienza.
“ E allora dille che ti piace o te la porteranno
via. Kaname è una bella ragazza, molti ragazzi la vorrebbero avere come
fidanzata.”
Fine
Flashback
Sousuke corse e raggiunse Chidori, che era andata un
po’ più lontana da lui.
“ Chidori” disse Sousuke.
Kaname si girò e Sousuke le andò incontro
abbracciandola. Kaname venne presa alla sprovvista.
“ Sousuke…”
“ Chidori ascolta. Perdonami se sono stato uno
stupido. La mia missione era quella di proteggerti da ogni pericolo, ma non ho
tenuto conto di un pericolo maggiore” disse Sousuke.
“ Ovvero?” chiese Kaname.
“ Quello di innamorarmi di te” disse Sousuke
baciando Kaname.
Kaname fu letteralmente presa alla sprovvista. Mai si
sarebbe aspettato che il ragazzo che amava la baciasse, specie se quel ragazzo
era Sousuke Sagara. Quando Sousuke allontanò il suo viso da quello di Chidori,
la sottoscritta gli diede un pugno in testa.
“ Sei solo un cretino” disse Kaname allontanandosi,
ma dentro di se era davvero felice…
“ Che caldo!” disse una Kaname sdraiata a letto.
“ Possibile che ti lamenti sempre?” chiese Sousuke,
sdraiato accanto a lei.
“ Ti ricordo che è stato un fissato di guerra a
rompermi il ventilatore, quindi taci!” disse Kaname alzandosi, ma Sousuke la
fece ricadere a letto.
“ Si può sapere che stai facendo?” chiese Kaname
diventando rossa e divincolandosi dall’abbraccio di Sousuke.
“ Ti ricordo che è stato grazie a quel ventilatore
che adesso noi due stiamo insieme, quindi adesso taci tu” disse Sousuke
baciandola.
In fondo in quel momento non c’era così tanto caldo…