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Autore: Nobody Is Perfect    08/07/2011    4 recensioni
Era lì che passava tutte le sue giornate.
Era lì che aveva passato la sua adolescenza.
Mentre tutti andavano a divertirsi, lei restava sola, a riflettere, nella penombra di quella grande quercia.
L'unica che sembrava capirla e ascoltarla silenziosamente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi!ho scritto questa storiella in un momento di noia totale.
Fa un pò pena ma spero vi piaccia.
Fatemi sapere cosa ne pensate, recensite xd.

L'ALBERO DEI DESIDERI

Le era sempre piaciuto quel laghetto.
Ma pensandoci bene, non era il laghetto a piacerle, ma tutto quello che vi era intorno.
Un ponte in legno sovrastava la distesa d'acqua.
Soprattutto amava quell'albero, quello che aveva ascoltato tutti i suoi problemi, le sue lacrime e i suoi sorrisi.
Era lì che passava tutte le sue giornate.
Era lì che aveva passato la sua adolescenza.
Mentre tutti andavano a divertirsi, lei restava sola, a riflettere, nella penombra di quella grande quercia.
L'unica che sembrava capirla e ascoltarla silenziosamente.
Erano tanti i motivi dei suoi pianti e dei suoi sorrisi.
Ma c'è n'era uno in particolare.
Un ragazzo.
Una cotta adolescenziale? no!
Era un semplice ragazzo, ma per lei stava diventando un'ossessione.
Era misterioso e non parlava con nessuno e questo la affascinava di lui.
Non si apriva con il mondo, aveva come una corazza che lo proteggeva o che forse si era creato per proteggersi.


Era una calda giornata d'estate, una leggera brezza sfiorava i capelli biondi di Jessy, facendo intravedere il suo viso angelico.
Scese dall'auto e si diresse lì, ritrovando quel luogo come l'aveva lasciato.
Sorrise impercettibilmente e si sedette all'ombra del grande albero.
Chiuse gli occhi e i ricordi le pervasero la mente.
Flashback
Corse velocemente, nonostante i richiami della madre che le intimavano di tornare in casa.
Si inginocchiò davanti al suo fedele amico e iniziò a raccontargli i suoi pensieri.
"sai hope?oggi ho conosciuto un ragazzo" aveva deciso di chiamarla Hope, che significava speranza.
Perchè lei era la sua speranza.
Il suo consigliere personale.
"è nuovo! è arrivato dalla Germania...non sembra il tipico tedesco, mi piace.
Non credo di piacergli, ma come potrei? io non piaccio a nessuno.
Quando è arrivato non c'erano posti liberi e così la prof l'ha messo vicino a me.
Non mi ha mai parlato, ma io ho continuato a guardarlo per tutta la lezione.
Non mi considera nemmeno."
Sospirò appoggiando la schiena al tronco.

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"oggi è arrivato a scuola con Brittany" disse cercando di trattenere le lacrime.
"lo sapevo che quella vipera se lo sarebbe preso, ma perchè è così stupido?
non capisce che a lei non importa niente di lui?

Cosa devo fare, Hope?"
Una lacrima le rigò il viso e se la asciugò prima di tornare a casa, evitando che sua madre le facesse domande.
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"Hope?" urlò da lontano.
"sai che fra poco ci sarà il ballo? chi sa chi inviterà ? Di certo non inviterà me!
Ma che cos'ha Brittany che io non ho?" disse incrociando le braccia al petto.
"Jessy! smettila di parlare con quell'albero e vieni ad aiutarmi" disse sua madre dalla soglia della porta.
"uffa! ora devo andare, ma ci vediamo domani"
Fine flashback

Sorrise mentre ricordava i momenti che avevano caratterizzato la sua infanzia.
Sul tronco era ancora inciso il suo nome.
Perchè quell'albero apparteneva a lei.

"Jessy!" urlò una voce alle sue spalle.
All'inizio non riconobbe quella voce, ma poi si alzò bruscamente e corse incontro a quella persona.
"amore!" disse abbracciandolo.
"ciao" disse lui, ricambiando l'abbraccio.
Si sedettero insieme sotto la quercia, mentre Jessy si sedeva sulle gambe del ragazzo.
"come mai c'è scritto il tuo nome?" chiese curioso.
"l'ho scritto a quindici anni" disse noncurante.
"chiudi gli occhi" disse lui, mentre si alzava in piedi.
"ok"
Dopo qualche minuto aprì gli occhi e vedendo cosa aveva fatto, saltò al collo del ragazzo.
Si avvicinò al suo viso e lo baciò lentamente.
Si baciarono ancora e ancora, ritrovandosi stesi sul prato a fare l'amore.

Quell'albero aveva condiviso tutto con lei.
Era l'albero dei desideri, dove tutto era possibile, bastava crederci.
Le aveva dato la forza di credere in se stessa e nonostante non parlasse, riusciva ad aiutarla meglio delle persone.
Era sotto quella quercia, che era riuscita ad abbattere la corazza che Tom si era creato.
Si era aperto con lei.

Appoggiò la testa al petto di Tom e alzò lo sguardo.
Forse stava diventando pazza, ma era sicura che la pianta le avesse sorriso,testimone dell'amore che tanto aveva sognato e che ora si era realizzato.

Sul tronco la scritta era stata modificata, ora capeggiava in grande : Jessy & Tom.




  
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