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Autore: loveliana    08/07/2011    4 recensioni
I pensieri di Sesshomaru su una domanda che gli pose suo padre prima di morire
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Sesshomaru,tu possiedi qualcosa da proteggere?”


Padre
Questa frase composta da quelle sei parole ,l’ultima cosa che mi avete detto prima di andare da loro, è il quesito che tortura la mia mente da oltre 200 anni.
Già allora vi diedi la mia risposta negativa.
Ero sincero
Io non possedevo nulla da proteggere.
Non avevo nessuno che valesse la pena di proteggere.
Sono sempre stato solo e non c’era nessuno che destasse il mio interrese. Ora ho un fratello o meglio un fratellastro. Quel figlio che a causa sua e di sua madre avete perso la vita.
Non ho mai accettato il fatto che avete donato a quel mezzo demone di Inuyasha Tessaiga,però adesso comprendo il motivo della vostra decisione perché ho visto cosa gli succede se perde il controllo.
In passato quando combattevo contro Inuyasha il mio unico obiettivo era di ucciderlo perché l’odiavo,ma negli ultimi tempi questo risentimento nei suoi confronti si è affievolito perché vedo nei suoi occhi quella luce che un tempo risplendeva nei vostri occhi,padre,soprattutto quando protegge quella umana,Kagome. Da quando ha conosciuto quella femmina è cambiato ed è diventato indubbiamente molto forte,tanto da staccarmi il braccio sinistro con un colpo di Tessaiga per proteggere la sua umana.
Dopo quello scontro mi rifugiai in un bosco per curarmi la ferita e fu allora che conobbi la mia umana:Rin.
Mi si avvicinò lentamente osservandomi curiosa e quando fu abbastanza vicina cercai di spaventarla. Ma,dopo un attimo di esitazione,si avvicinò di nuovo e mi sorrise. Venne a trovarmi anche i giorni seguenti portandomi sempre da mangiare nonostante le avessi detto che non mangiavo il cibo degli umani e non disse mai una parola. Un giorno mi portò da mangiare un pesce e notai che aveva un occhio gonfio,dei lividi sulle braccia e che zoppicava .quando le chiesi che cosa le fosse accaduto ,lei non mi disse niente come al solito però mi sorrise in modo diverso dalle altre volte:quel sorriso era davvero luminoso,pieno di calore e nonostante soffrisse per le ferite continuava a sorridere. Quando più tardi la vidi lì a terra senza più vita,sentì un dolore al petto e non esitai a usare Tenseiga.Jaken,il mio fedele servitore ,mi chiese il perché del mio gesto e io gli risposi che lo avevo fatto per provare Tenseiga ma in realtà non lo sapevo neanche io il perché.
Forse dentro di me già c’era la risposta ma solo adesso l’ho accettata.
Quando quel idiota di Takemaru ha cercato di fare del male a Rin e a Kagome non sono riuscito a trattenermi e sono intervenuto per proteggerle. In seguito ho protetto anche il mio fratellastro facendolo passare per un caso,ma credo che la sua umana abbia capito la verità.
Padre,anche in quella occasione vi diedi la mia risposta.

“Sesshomaru…”

Sono stato sincero allora e lo sarò anche adesso.

“…tu possiedi qualcosa da proteggere?”

“No,padre.Io non possiedo qualcosa da proteggere.”

Nella sua mente Sesshomaru vide tante immagini…

“Io possiedo QUALCUNO da proteggere!”

…e in ognuna di esse c’erano dei volti.




Ciao a tutti.
Visto che oggi è il mio compleanno ho deciso di festeggiarlo con questa one-short
Baci Loveliana
  
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