Appoggiò tranquillamente la schiena al muro del dormitorio
dietro lui, era stanco, ma la scuola era grande ed era sicuro che due giorni
non sarebbero bastati per visitarla tutta, quindi era meglio iniziare da subito
con delle guide.
Per fortuna il sole splendeva in alto nel cielo, e il ragazzo alzò il volto
verso di lui con gli occhi chiusi per godersi quei caldi raggi.
:-E pensare che probabilmente non sarei potuto sopravvivere a questo- disse
queste parole a bassa voce, il tono era triste, perché tristi erano i suoi
pensieri, chissà a cosa pensava il biondo giovane, sembrava un ragazzo sempre
solare e vivace, con la lingua lunga e scherzosa, ma l’esperienza insegna che
non bisogna mai credere alle apparenze, e infatti dietro a quella facciata di
solare presenza, in realtà c’era tanta tristezza, forse conoscere il proprio
destino è un peso troppo grande per un ragazzo, o forse, semplicemente, al
ragazzo piaceva rinchiudersi in quella bolla di tristezza e dolore interiore,
come se provasse un malato piacere nel soffrire e ricevere le pene dell’inferno.
:-Eccoci!- Urlò una ragazza dai capelli neri sciolti che gli arrivavano ai
polpacci
:-Perché corri?- Cercò di protestare Izumo dietro di
lei
:-Finalmente! Ce ne avete messo di tempo- Scherzò Drake –Vedo che hai slegato i
capelli, come mai?- E dicendo ciò prese una delle lunghe ciocche della sorella
e iniziò a giocarci
:-Per fargli prendere un po’ d’aria, sono stati legati per tutto il viaggio-
Non disse nulla sul fatto che il fratello stava giocando con i suoi capelli
:-È incredibile come tu riesca a mantenere i tuoi capelli, sono così lunghi- Paku era davvero incantata dai liscissimi e lucidissimi
capelli della ragazza
:-Bhe, ormai non ci faccio più caso, sono anni che mi prendo cura dei miei
capelli, vado dal parrucchiere solo per eliminare doppie punte o simili, ma è
davvero raro- Spiegò lei
:-E non senti caldo d’estate?- Anche Izumo si inserì
nella conversazione
:-No per fortuna non soffro il caldo- Si girò verso Izumo
:-Se fortuna lo sai Saphira?- Gli chiese Paku, gentilmente come sempre
:-Non mi definisco fortunata, non credo siano queste le fortune della vita- Fù la limpida risposta della giovane
:-Avete finito con questi discorsi da ragazze?- Un sorriso nacque sul volto di
Drake, vedendo che sua sorella si stava facendo delle nuove amiche, ne era
felice, lei era sempre stata preoccupata di dover farsi nuovi amici, per questo
la maggior parte del tempo la passava con lui, poi quando riusciva a farsi
delle amiche, se le teneva ben strette, e per fortuna fin ora aveva sempre fatto
le giuste amicizie
:-Cosa hai da dire sui discorsi delle ragazze?- Non tardò ad arrivare la
risposta piccata di Izumo
:-Io niente, ma sai, potrei anche iniziare a parlare di cose da maschi e a quel
punto saresti tu a lamentarti- La provocò
:-È ovvio, perché dovrei star a sentire degli insulsi discorsi da ragazzi?-
Incrociò le braccia al petto
:-E io perché dovrei star a sentire i Tuoi insulsi discorsi da ragazza- Marco
il “tuoi” e si piegò leggermente verso di lei
:-Ma come ti permetti?- Izumo iniziava ad alterarsi
:-Che c’è, per caso ti do ai nervi, gallina?- Ora si stava davvero iniziando a
divertire
:-Io non sono una gallina!-
:-Oh certo che lo sei, sei una gallina viola con le sopracciglia a pallino-
Questa risposta era parecchio cattiva
:-E tu cosa saresti? Una scimmia ammaestrata? Un limone? Una palla da Tennis? O
forse ti credi il sole con quei capelli sparati?- Anche lei iniziava a giocare
pesante
:-Bella io non mi credo il sole, io lo sono- Ovviamente stava scherzando, infatti
utilizzò un tono di voce a metà fra il sarcastico e il divertito
:-Scendi dalla nuvola pallone gonfiato, prima che ti ci butti io a calci- Una
vena pulsante apparve sulla fronte della violetta
:-Ma come siamo violente- Commentò scherzosamente
:-Drake!- Fu il richiamo della sorella
:-Su Izumo calmati!- Intervenne anche Paku
:-Va bene, va bene, smetterò di prendere in giro la tua amica, per ora-
L’ultima parte l’aggiunse guardando Izumo con uno
sguardo malefico
:-Provaci di nuovo e ti toglierò la capacità di riprodurti-
:-Su Izumo calmati- Saphira
poggiò una mano sulla spalla di izumo e questa si
calmò subito di scatto
:-Va bene- Disse con una voce calma e tranquilla
:-Wao come hai fatto?- Paku
era davvero stupita
:-Emh! Diciamo che sono brava a tranquillizzare le persone- Era parecchio
imbarazzata Saphira, come se non sapesse cosa dire
:-Bene,a questo punto, le vostre gentili bellezze vorrebbero per favore farci
da guida in questa che invece che una
scuola, sembra più un castello?- Era tornato il Drake galante e leggermente
sciupa femmine che era
:-C-certo!- E Paku andò
avanti con Izumo percorrendo il viale che era
circondato dai cespugli in fiore
:-Potevi pure evitare di fare così?- Disse a bassa voce Drake alla sorella
:-Si lo so, ma se non lo facevo voi due avreste continuato in eterno- lo
rimbeccò lei iniziando ad avviarsi
:-Non è vero- mise il muso, incamminandosi anche lui
:-Si che è vero, ti conosco, tu adori provocare la gente- colpito e affondato
:-Touché- Alzo le braccia al cielo in un gesto di resa
:-Muovetevi!- La voce di Izumo arrivò in lontananza
:-Si arriviamo- Saphira afferrò il braccio del
fratello e si mise a correre per raggiungerle
Mentre i quattro camminavano tranquillamente e parlavano fra di loro
conoscendosi, di fianco a loro passarono tre ragazzi che si dirigevano al
dormitorio maschile, uno di questi, il più grosso, passando diede una spallata
a Drake, che non aspettandoselo, cadde all’indietro
:-Levati di mezzo- Aggiunse anche con voce dura
:-Ma chi si crede di essere?- Lo guardò Izumo
:-scusalo, ma Bon è fatto così- Ed ecco che una voce, insieme ad una mano tesa,
raggiunse il ragazzo seduto per terra
:-grazie!- Cordiale, Drake afferrò la mano del ragazzo dai capelli rosa
:-Perdonalo- Rimbeccò un ragazzo un po’ più basso
:-Non vi preoccupate!- Drake avrebbe tanto voluto fargliela pagare a quel
tizio, ma non voleva causare risse ora
:-Forza muovetevi, non abbiamo tempo da perdere con delle pappamolle simili-
Una voce in lontananza raggiunse i due gentili ragazzi che avevano aiutato Drake
:-si Bon- Subito il più basso scatto sugli attenti, ma la sua voce non venne
udita dal giovane più lontano, perché una più alta lo aveva sovrastato
:-Come prego?- Era un tono parecchio incazzato, e non proveniva ne da Drake ne
da Izumo, ma bensì fu Saphira
a parlare
:-Hai qualcosa in contrario dolce…- Non riuscì a
finire la frase, perché un masso lo colpì in piena fronte con una precisione da
cecchino
:-La prossima volta sii più gentile- Si voltò e andò avanti, mentre il ragazzo,
che i due avevano chiamato Bon, cadeva rovinosamente a terra
:-Cavolo, credo di essermi innamorato- Fu il ragazzo dai capelli rosa a
parlare, sul volto aveva un espressione a dir poco spaventata
:-Lo ha colpito da così lontano, centrando il bersaglio, proprio in mezzo agli
occhi- E il più basso era ancora più sconvolto
:-Mia sorella è fatta così- Rise leggermente imbarazzato Drake
:-Cavolo hai un portento di sorella- Commentò il rosa
:-Già. Ma ora scusatemi, dobbiamo andare, ho la netta impressione che ci
rivedremo ancora- Fece misterioso
:-C-certo- La voce del più basso era alquanto
diffidente, ma Drake lasciò stare
:-Che maleducato- Commentò Saphira
:-Lo hai centrato in pieno- A quanto pare i ragazzi non erano gli unici a
essere sconvolti, anche Izumo era stupita
:-Si ho una buona mira- Fece come se non fosse niente di importante
:-Ma sei stata fantastica- Ed ecco che Paku si
inseriva
:-G-grazie- Balbettò timidamente
:-Forza andiamo? Che se no si fa tardi, avrai tempo dopo per picchiare un altro
po’ quel tizio- Drake spinse leggermente le tre ragazze
:-Come fai a sapere che li rivedremo?- Volle sapere la sorella
:-Nel mio dormitorio c’erano solo i borsoni di tre studenti, che guarda caso
erano in camera mia, quindi ciò significa che quei tre sono i miei compagni di
stanza- Il suo ragionamento non faceva una piega
:-Condoglianze- Ed ecco che Izumo commentava
:-Si Grazie, dovrò trovare un modo per evitare quell’energumeno- Drake si
accodò a Izumo contro il povero malcapitato che Saphira aveva colpito
:-Ok andiamo- Paku alzò una mano e indicò l’entrata
della scuola.
:-E questa è la mensa- Fece Paku
:-Se ci tenete ai vostri stomaci, non prendete assolutamente il tonno- Aggiunse
Izumo
:-Perché?- Chiese Drake
:-L’ho mangiato il secondo giorno che ero qui e son dovuta rimanere a letto tutta
la giornata con i mal di pancia- Rispose Izumo
:-capisco!- Prese nota mentalmente Drake –E ci sono orari precisi per i pasti?-
Si informò
:-Alle 7 precise la colazione, che termina alle 8 con l’inizio delle lezioni-
Iniziò Paku
:-Alle 12 la sala si riapre per il pranzo e chiude alle 14 con il suono della
campanella che segnala agli studenti di dover ritornare in classe- continuò Izumo
:-E infine la cena inizia alle 20 e finisce alle 21- Finì Paku
:-Dopo di che agli studenti è concesso di andare in giro fino alle 22, orario
con cui inizia il coprifuoco- Volle aggiungere Izumo
:-Wao, siete davvero molto informate- Si stupì Saphira
:-Bhe noi siamo qui da due settimane ormai- Paku
sorrise
:-Ah ecco perché conoscete la scuola così bene- Era stupito anche il tono di
Drake
:-Già- Assentì Izumo con un tono di superiorità
:-Che corsi seguirete voi?- Fu la curiosa domanda di paku
:-Scienze- Ed ecco che una delle caratteristiche dei gemelli iniziava a
mostrarsi
:-Matematica- Questa volta fu Drake, consisteva semplicemente nel finire la
frase dell’altro
:-Lingue straniere- Saphira
:-Giapponese- Drake
:-Educazione Fisica-
:-Fisica-
:-Arte-
:-Musica-
Ed andarono avanti così elencando tutti i corsi che avrebbero seguito,
ovviamente evitando esplicitamente di nominare il corso di Esorcismo
:-Certo che siete davvero impegnati- La voce di Paku
era un po’ preoccupata
:-Non ci sono problemi, siamo abituati da piccoli a carichi enormi di studio-
Drake la tranquillizzò sorridendo
:-E riuscite a dare sempre il massimo?- Volle sapere Izumo
come a voler far notare che con tutto quel carico non avrebbero mai avuto buoni
voti
:-Certo! Abbiamo sempre ottenuto il massimo dei voti, io e lui ci aiutiamo,
siamo sempre in coppia e ci dividiamo il lavoro, così poi dopo uniamo le
conoscenze e riusciamo ad avere buoni voti- Spiegò gentilmente Saphira
:-Beati voi- Il tono di Paku si trasformò da
preoccupato a sognante
:-Siamo solo diligenti, tutto qui- Saphira era molto
modesta
:-E’ una caratteristica da lodare- Izumo gli aveva
fatto un complimenti, seppur alla sua maniera, ma era un complimento
:-Hey è quasi ora di cena, che ne dite entriamo?- E
Drake indicò la porta della mensa
:-Certo!- Paku rispose allegra facendo da Cicerone e
aprendo la porta
:-Allora buona notte- E diede un bacio sulla fronte alla
sorella e saluto di nuovo con un baciamano Paku e Izumo, a quest’ultima dovettero spiegargli il carattere del
ragazzo, dato che non aveva assistito alla scena della mattina.
:”Finalmente un po’ di riposo” Pensò Drake mentre si avviava verso il suo
dormitorio.
Quella notte c’era la luna piena, e prima di avviarsi decise di sedersi si una
panchina lì vicino e volgere lo sguardo al cielo, era bellissimo, illuminato da
milioni di stelle, e dalla luna che ne faceva da padrona
:-Quante meraviglie esistono in questo mondo- Commentò a bassa voce, ripiombò
nel suo stato d’inquietudine, ma stavolta aveva un sorriso sulle labbra, come a
voler indicare che non gli dispiaceva la sua vita dopotutto
:”Chissà se Saphira riuscirà a farsi delle amiche
anche nel corso di esorcismo, e speriamo non importuni di nuovo
quell’energumeno che oggi mi ha buttato per terra.” Sbuffò scocciato “Ah
proposito di quell’energumeno, è uno dei miei compagni di stanza, bene, spero
sinceramente di svegliarlo se sta dormendo” E fatto questo pensiero malefico
tornò ad incamminarsi verso il suo dormitorio, arrivando davanti alla porta
della sua stanza ed esitando un attimo
:”È arrivata la prova del nove” Si disse ancora mentalmente prima di afferrare
il pomello ed entrare nella stanza, non ci fu nessun urlo epocale o una scimmia
che sbuffava, dormivano tutti
:”ma chi sono questi? Delle suore di clausura?” Fu la domanda mentale che si
pose guardando l’ora che segnava l’orologio e ricordandosi che per il giorno
dopo non c’erano lezioni, non andò oltre con i suoi monologhi mentali e lasciò
perdere, andò in bagno, si cambio e si lavò, una volta tornato in stanza pose i
suoi vestiti in ordine nell’armadio (che si accorse, gli altro avevano
occupato) e prima di andare a dormire gli venne un istinto, un po’ sadico, di
fare qualche scherzo alla scimmia che lo aveva buttato per terra, ma cambiò
subito idea, non perché avesse paura, ma perché non ne valeva la pena per un
singolo spintone, e poi, ci aveva già pensato la sorella a punirlo. E pensando
ciò salì sul suo letto senza farsi sentire (nel letto sotto dormiva
L’energumeno) e si addormentò.