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Autore: lancil90    09/07/2011    3 recensioni
Un meteorite attraverso il cielo stellato schiantandosi a poca distanza dalla casa di Son Gohan che decide di controllare.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Meteorite.
 
Il cielo notturno era stellato anche quella sera e la luce della luna illuminava tutto ciò che era a portata dei sui pallidi raggi.
Perfino una piccola casetta nascosta tra le montagne veniva illuminata dal bagliore lunare.
L'abitazione aveva un piccolo camino fumante costruito sul tetto a forma di punta.
Le finestre erano piccole e rotonde e attraverso di esse si scorgeva una fievole luce che indicava che la casetta era abitata.
La casa non era grande ma il suo interno era confortevole.
Il fuocherello che scoppiettava allegramente nel caminetto donava serenità all'ambiente che era composto da un lettino nell'angolo destro, un tavolino con i resti della cena sulla sinistra e di fronte alla porta di ingresso il caminetto e una sedia a dondolo sulla quale stava seduto comodamente un anziano signore.
Il signore che sedeva sulla sedia a dondolo era conosciuto con il nome di Son Gohan, maestro di arti marziali temuto e rispettato.
Fumava tranquillamente una pipa e di tanto in tanto cacciava piccole nuvolette di fumo dalla bocca sormontata da grossi baffoni bianchi.
Avendo notato che la fiamma del fuoco stava diminuendo, cercò con la mano un pezzo di legno per alimentare il fuoco ma si accorse che la scorta di legna era finita.
Dannazione! -pensò- adesso mi toccherà uscire fuori a prendere la legna.
Si alzò lentamente gemendo, non era un ragazzo e gli anni si facevano sentire. Percorse lentamente la stanza e aprì la porta. La luce della luna penetrò attraverso di essa e Son Gohan si rallegrò a alla sua vista.
Almeno mi godrò una bella vista  -si consolò sorridendo. Alzò lo sguardo al cielo guardando la luna, che a giorni sarebbe stata piena, e le migliaia di stelle che sembravano tante piccole lucciole svolazzanti.
Che spettacolo! Quante bellezze ci riserva la natura che tanta gente non sa apprezzare con dovere, ma questo non vale per me.
Mentre pensava questo si dirigeva sul fianco destro della casa dove si trovava una catasta di legna tagliata e sistemata.
Iniziò a raccoglierne una piccola quantità fin quando la sua attenzione venne attratta da uno strano rumore proveniente dall'alto.
Son Gohan rivolse lo sguardo verso il cielo e vide con suo grande stupore un piccola palla rossastra che pian piano diventava più grande. Ebbe l'impressione che venisse giù ad una velocità incredibile e subito pensò ad un meteorite.
Osservò la scene inerme ma allo stesso tempo affascinato da quello strano spettacolo.
La palla squarciò il cielo notturno con la sua scia rosso fuoco avvicinandosi sempre più alle montagne. 
Son Gohan vide il meteorite scomparire in lontananza. 
Il silenzio che seguì era inquietante ma non così tanto rispetto a quello che accadde qualche istante dopo.
Un esplosione immensa ruppe la calma della notte, illuminando il cielo che sembrava fosse diventato rosso. Gli uccelli si alzarono in volo spaventati e gli animali fuggirono dai boschi.
Son Gohan osservò tutto questo immobile, accarezzato dalla ventata di calore che l'esplosione aveva portato fin sopra casa sua.
Finalmente staccò gli occhi dalla colonna di fumo che si ergeva nei pressi delle esplosione e si fermò a riflettere. Un dubbio frullava nella testa dell'anziano signore, quello che era caduto era davvero un meteorite?
Infatti durante la caduta del "meteorite" Gohan aveva notato che l'oggetto non sembrava affatto quello che doveva essere ma, al contrario, aveva uno strano aspetto.
Nonostante l'età avanzata Gohan vantava una vista eccezionale ed era sicuro di non essersi sbagliato. Decise, dopo qualche istante di riflessione, di andare a controllare d persona.
 
Il cratere era immenso e aveva devastato la vegetazione circostante. Frammenti di alberi, rocce e quant'altro erano sparsi in ogni direzione.
Gohan osservò con meraviglia la profondità del cratere ma la sua curiosità era rivolta tutta all'oggetto che si trovava nel mezzo.
Un oggetto sferico dalle dimensioni di un grosso masso era stata la causa di tutto quel caos. Era di colore bianco e aveva una specie di sportello sul davanti, caratterizzato da un piccolo oblò azzurro.
Gohan scese nel cratere e si avvicinò al misterioso oggetto fumante. Allungò una mano per toccarlo ma si scottò le dita. La struttura dell'oggetto era ancora incandescente.
Il vecchietto allora si sporse per vedere dall'oblò e gli parve di vedere una piccola figura. 
Stava ancora domandandosi chi potesse essere che lo sportello centrale si aprì lentamente. Gohan aspettò che si fosse aperto del tutto per poi controllare l'interno di quello che capì non essere un meteorite ma bensì una navicella.
Il suo sguardo serio e pronto ad affrontare l'eventuale pericolo si tramutò in un dolce sorriso.
Nell'abitacolo, un piccolo bimbo dai folti capelli neri, giaceva addormentato sul piccolo sedile.
Era completamente nudo e numerosi cavi erano attaccati al suo corpo. Questi attrezzi lo avranno tenuto in vita durante il viaggio. -pensò Gohan nonostante non capisse molto di tecnologia.
Come è carino. Ma da dove viene? Chi sono i suoi genitori?...che sia completamente solo?
A quel pensiero il suo cuore si riempì di gioia: sarebbe stato lui a prendersi cura del bimbo. Durante la sua vita non aveva avuto figli ma finalmente le stelle o semplicemente il destino gli avevano dato questa opportunità.
Stacco i cavi dal suo corpo, lo slaccio della cintura e lo prese in braccio.
Notò due particolari: il primo era che il bimbo aveva preso una brutta botta in testa e, probabilmente, era svenuto; il secondo particolare che gli fece sgranare i piccoli occhi era che il bimbo, apparentemente di razza umana, aveva una coda!
Come può un bimbo possedere una coda? -si domandò osservandola.
Ma i suoi pensieri furono interrotti dal viso calmo e rassicurante del bimbo, lo avrebbe portato comunque con sé, anche se aveva una coda, e lo avrebbe cresciuto e gli avrebbe insegnato le arti marziali.
Diventerai un gran combattente, me lo sento. Questo è un giorno fortunato per te mio bel bambino.
Si avviò lentamente verso casa pensando a quando fosse bello e bravo qual bambino. Certamente il giorno dopo, non appena si fosse svegliato, non avrebbe pensato le stesse cose, ma gli donato tutto il bene possibile.
Arrivato a casa, prese una piccola cesta che trasformò in un piccolo lettino dove vi poggiò il bimbo.
Tutti i bimbi dormono con qualcosa. -pensò e corse in una piccola stanza laterale sulla destra dove, su di un cuscino poggiato su un piedistallo, risplendeva una sfera d'orata che aveva al suo interno quattro stelle.
La prese e la pose tra le manine del bimbo, che la strinse tra le piccole mani.
Durante il viaggio di ritorno aveva pensato ad un nome da dargli e infine lo aveva scelto.
Gli diede un bacio sulla fronte e lentamente sussurrò-
Buona notte piccolo mio. Buona notte piccolo Son Goku.
 
 
 
 
 
 
NOTA AUTORE:
 
Questa è la mia seconda storia su il mitico manga di Dragon Ball, scritto dal maestro Akira Toriyama. Il tema della storia non è molto originale, lo so. Però per me ha un significato importante. L'arrivo sulla Terra di Goku è un tema che mi sta a cuore perché rappresenta la nascita dell'eroe che per ore e ore mi ha tenuto incollato allo schermo della Tv e alle pagine del Manga. Goku rappresenta l'inizio della mia passione per il fumetto Giapponese e spero che come io mi sono appassionato a scrivere questa storia, voi vi appassionerete nel leggerla.
Un abbraccio a tutti.
Lancil90.
 
 
 
  
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