E così sto nella mia stanza,dopo l’ennesima lite tra me e miei,tra loro. La porta è chiusa a chiave. Non voglio vedere nessuno,ho voglia di stare sola con me stessa. Ho voglia di scappare da questo posto.
Mi ritrovo a fumare una dannata sigaretta accanto alla finestra,solo per non far sentire l’odore acre del fumo. Solo per non far sapere a mio padre che sto lentamente accorciando la mia vita,ma in fondo non ho voglia di vivere tanto a lungo io… questi pochi anni di vita passati sono stati come una prigione. Una progione d’oro costruita attorno a me dai miei genitori.
E penso a te… chissà dove sei. La sigaretta si consuma col lieve venticello di una sera d’estate,come il mio viso ricoperto di lacrime,quelle represse e che non ho voluto versare davanti alle mie amiche,alle mie sorelle.
E penso a te. Non so dove sei… ma sei troppo lontano da me. Semplicemente la possibilità di raggiungerti un giorno non c’è. Ti troverò mai? NO! Non ti troverò mai.
Altre lacrime scendono,come vogliose di farmi bruciare gli occhi e il viso, vogliono farmi stare ancora peggio. O forse meglio… no,le lacrime non mi fanno stare meglio.
Penso ancora a te,sempre così silenzioso,sempre così riservato. Ma cosa si cela dietro quegli atteggiamenti? Cosa si cela dietro ognuno di noi?
Il vento diventa più forte,chiudo gli occhi e mi sento quasi un tuttuno con quell’aria fresca e dolce.
In fondo,ripensandoci,non sono così lontana da te. Guardiamo lo stesso cielo,si,forse il cielo lo guardi anche tu prima di andare a dormire,prima di sognare.
Respiriamo la stessa aria,non ha differenza,è sempre ossigeno.
Sono già le 3.00 ma non riesco a sentire la stanchezza e la voglia di sognare,si… non mi va più di sognare. I sogni non sono altro che illusioni. Stupide illusioni. Insensate e odiose illusioni.
Sento bussare alla porta,non rispondo. Mio padre mi chiama ed io sto zitta.
Mi ritorni in mente Tu. Non ti avrò mai accanto. Ma troverò mai qualcuno capace di farmi dimenticare te? Sarò mai in grado di andare avanti e non pensare a te? Tutte stupide domande! La mia testa sta per scoppiare.
Mi guardo allo specchio,i miei occhi sono rossi e le guance rigate di nero. Odio guardarmi allo specchio. Perché sono consapevole di trovare sempre sul mio volto un velo di malinconia,tristezza.
Molti non credono nell’amore platonico. Molti dicono che l’amore per essere tale dev’essere corrisposto,ma… io,e solamente chi riesce a provarlo,sa che l’amore platonico si prova. E fa male! Troppo male.
Ricordo ancora quando tutti mi dicevano che prima o poi sarebbe passato,ma non è accaduto,forse si è anche rafforzato.
Chiudo la finestra e sto sul letto con la musica a palla,con la vostra musica. Osservo i poster e le foto attaccate alle pareti della mia stanza,vedo solo le vostre immagini,le altre scompaiono. Mi sto facendo male,mi sto uccidendo a forza di pensarvi… ma non posso farne a meno. È proprio come fumare : ti uccide ma… è più forte di te,devi farlo.
Lo so,il mio pensiero è puramente pessimista,ma a me va bene così. O forse no… non lo so neanche io. Beh… forse fa male essere pessimisti e quindi finirò così,un po’ ottimista…
Sono solo un’adolescente incasinata,che ha voglia di avere qualcuno accanto… l’unica persona alla quale pensa questa Stupida è un Batterista! Ma…come ho detto,sono un’adolescente,c’è tempo,e il tempo cambia tutto. E non sempre in peggio.

  La mia prima one-shot... non è un granchè,però una sera ho iniziato a scrivere e ho deciso di postarla...
Daph ^^