Il cielo è chiaro, sereno. Il sole di Luglio brilla alto nel cielo.
- 'Morning, Mister. - La colf si avvicina. - Ben svegliato. -
America sbadigliò. - GraziYAAAAAWN. -
- La colazione è di sotto, sul tavolo. - Dice ancora la colf, allontanandosi e chiudendo la porta.
America bofonchiò un altro grazie, stiracchiandosi.

- Forza, dobbiamo finire in fretta! - Inghilterra dirigeva le operazioni con voce concitata. - Là la bandiera, lì la torta, e qui lo striscione. Ehi, attento Italia, su quella scal- CHI DIAVOLO HA DETTO A ITALIA DI FISSARE LO STRISCION-
- Ops, scusa Inghilterra! - Dice Italia, osservando il povero ragazzo travolto dallo striscione.

- Che giorno è, oggi? - America parla con sè stesso, osservando il calendario. - 4 luglio ... Questo mi fa venire in mente qualcosa. -
Il ragazzo prende una scatola di hamburger ed esce di casa in tutta fretta.

- ... Per favore, Sealand, occupatene tu. - Dice Inghilterra, indicando la scala.
- Che incarico importante! Quasi come quello di una nazion-
- Non ci provare. -
Sealand, sconsolato, sale la scala fissando lo striscione.

- America! America! -
Il ragazzo si gira osservando la persona che lo stava chiamando.
- Cosa c'è, Italia? -
- ... Come va? ~ -
America accennò un sorriso. - Bene, perchè? -
- Così. Veh~. Dove stai andando? -
- A fare un barbecue. - America scuotè la scatola di hamburger.
- Ah ... - Italia assunse lo sguardo di un bradipo addormentato. - ... Ciao. -
- C-Ciao. - America si allontanò dal ragazzo con sguardo un po' stralunato.

- Iggirisu! Iggirisu! -
- Italia, com'è andata? - Inghilterra non confidava molto nell'operato di Italia, ma era meglio che fargli sistemare gli striscioni.
- Sta andando a fare un barbecue, veh~. -
- Come lo possiamo attirare qui? -
- Non so ... - Italia dondolava con sguardo assorto.
- Puoi andare, Italia. -
- Vado a appendere lo striscion-
- NO. -
Italia si allontanò con sguardo triste.
- Inghilterra, dove lo metto il mio regalo? - Chiede Francia, avvicinandosi.
- Cosa gli hai regalato? -
- Niente di ch-
- Fammi vedere. -
- No. -
- Francia. -
- Ehm ... Lo porto indietro . -
Il ragazzo dalla bionda chioma si allontana, facendo cadere un bigliettino dal pacchetto.
- Oh, my God. - Dice Inghilterra, leggendo lo scontrino di un certo negozio.

- Bene, la brace è accesa ... - Dice America, posando gli hamburger sul barbecue.
- America! America! -
- Cosa vuoi ancora, Italia? -
- Vieni un attimoh? -
- Perchè dovrei? -
- C'è una cosa che devi vedereh ~. -
- ... - Il ragazzo segue Italia.

- Siete pronti?! Sta arrivando! - Dice Cina, spegnendo la luce.
- Ok, ci siamo tutti? Last check. Paesi europei? -
- Ci siamo! -
- Canada? -
- ... -
- Ok! Paesi asiatici? -
- Ci siamo! -
- Perfect. - Disse Inghilterra. - Ora dobbiamo solo aspettare Italia. -
- Speriamo; perché hai mandato proprio lui? - Chiede Prussia, scuotendo la testa.
- Perché almeno non può far danni. Spero. -

- Ecco, qui. -
- Italia, cosa devo vedere? E' tutto bui-
- HAPPY BIRTHAY AMERICA! -
Un urlo generale. America si guarda intorno stupito. Nella stanza c'è uno striscione, "Indipendence Day". Poi una torta a forma di hamburger, e dei pacchetti regalo ovunque. E i suoi amici lì, in centro alla stanza, sorridenti.
- ... Ragazzi, grazie ... - Sa solo dire questo. E' commosso. Se lo sono ricordato, la sua festa dell'indipendenza.
- Io direi di iniziare a festeggiare! - Dice Ungheria.
- Bene! Allora tagliamo la torta? - Chiede Inghilterra, prendendo un coltello. Si avvicina alla torta, poggia il coltello sulla crema.
Un rumore agghiacciante. Uno straaaaap!. Tutti guardano in alto.
- SEALAAAAAAAAND! - Urla Inghilterra, prima che tutto venga travolto dallo striscione.
- Ops. -