FU***N’ PERFECT

Il buio calò sul palco, mentre i timidi applausi iniziarono a sentirsi nel teatro.

Le luci si riaccesero e White si mosse assieme agli altri attori fino ai limiti del palco per ricevere gli applausi.

La ragazza era felice per essere la prima dello spettacolo: c’era molto pubblico e lo spettacolo era venuto senza intoppi.

Appena salì sul palco anche il suo direttore, N, le corse incontro e si abbracciarono di slancio.

Finalmente il sipario si chiuse e White tornò nel suo camerino

Made a wrong turn
Once or twice
Dug my way out
Blood and fire
Bad decisions

Il camerino era foderato di fiori ricevuti dal pubblico, ma White cercava un mazzo ben preciso. Ormai da mesi riceveva un mazzo di tulipano rossi, dichiarazione d’amore secondo il significato dei fiori, da parte di un suo ammiratore segreto.

La mora ridacchiò sicura che fosse N a mandarle quei fiori stupendi. Lesse il biglietto ma si stupì nello scoprire che il suo ammiratore le aveva dato appuntamento quella sera sul palco. N voleva probabilmente dichiararsi e rendere ufficiale la loro relazione che ormai andava avanti da mesi. Se no che senso avrebbero dei tulipani rossi?!

Quei fiori però le ricordavano la sua casa, quella che aveva abbandonato anni fa per seguire i suoi sogni di gloria.

White scosse il capo per scacciare i tristi pensieri e decise di andare all’appuntamento.

That’s alright
Welcome to my silly life
Mistreated, misplaced, missundaztood
Miss “no way it’s all good”
It didn’t slow me down

Ormai gli attori avevano tutti lasciato il teatro e rimanevano pochi addetti che smontavano le attrezzature di scena.

White si fermò in mezzo al palco, nervosa come non mai giocando nervosamente con alcune ciocche more dei suoi capelli.

“White, sei arrivata finalmente” disse una voce maschile alle sue spalle.

La mora rabbrividì. Quella non era la voce di N, ma la conosceva bene.

Mistaken
Always second guessing
Underestimated
Look, I’m still around…

Si voltò lentamente pensando che fosse uno scherzo della sua mente. Appena vide il ragazzo davanti a lei s’immobilizzò e riuscì solo a sussurrare “Black…”

Il castano sorrise tranquillo.

“È da tanto che non ci vediamo, no?”

La mora non riuscì a rispondere, continuava a fissarlo imperterrita mentre le sue guance si tingevano di rosso.

Cosa diavolo ci faceva lì il suo ex?

Lui, come se avesse intuito cosa stesse pensando, rispose “Sono venuto un anno fa a New York per lavoro e una sera per sbaglio sono finito a Broadway e ti ho vista, così…” le guance del moro si tinsero di rosso “…così ho iniziato a seguire tutti gli spettacoli e ti ho inviato dei fiori… so che li adori!”

White intanto aveva riacquistato il controllo di sé.

“Devo andare…”

“No, aspetta White!” lui le prese la mano “C’è una cosa di cui vorrei parlarti!”

“N…non voglio più avere niente a che fare con te!” si liberò dalla stretta e scappò via.

Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me

White cercò di ricacciare le lacrime indietro ma continuava a sentire la voce di Black che la chiamava.

Si sedette in un angolo e cercò di riordinare i ricordi che affollavano la sua mente.

Ormai erano sette anni da quando era scappata di casa per inseguire i suoi sogni, aveva abbandonato i suoi genitori, i suoi amici e Black…

Agli inizi si era quasi pentita della scelta fatta ma poi aveva conosciuto N e aveva trovato una ragione per continuare.

Si asciugò goffamente le lacrime per cercare l’unica persona che poteva aiutarla.

You’re so mean
When you talk
About yourself
You are wrong
Change the voices

“N? Ci sei?” White bussò al suo camerino sapendo bene che lui non partecipava alle feste del dopo spettacolo.

Non ottenendo risposta decise di entrare e vi trovò una scena che la ferì.

N si stava divertendo con Kim, una delle attrici.

“N!” urlò la mora.

“W…White! Non è come pensi!!” N cercò di risistemarsi e di avvicinarsi alla ragazza che in tutta risposta lo guardò  schifata.

“Non osare più avvicinarti a me!” disse fissandolo nei suoi occhi verdi e fece dietrofront per tornare al suo camerino.

In your head
Make them like you
Instead
So complicated
Look how big you’ll make it

Chiuse a chiave la porta, spense le luci e si distese sul pavimento gelido a piangere.

Filled with so much hatred
Such a tired game
It’s enough
I’ve done all i can think of
Chased down all my demons
see you same

I secondi si trasformavano in minuti, i minuti in ore e le ore in settimane.

Gli attori mormoravano che la carriera di White fosse finita, visto che aveva perso la sua grinta e il suo talento.

Alla ragazza però non interessava più nulla.

N provò più di una volta a parlarle ma lei non ne voleva sapere di lui.

E i fiori non arrivarono più.

Quindi White decise che fosse arrivato il momento di ricominciare tutto e lasciò la compagnia teatrante.

Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing

New York era una delle città più belle al mondo e la ragazza decise di godersi un po’ di vita.

Infatti iniziò a passeggiare per Central Park quotidianamente sperando di avere un po’ di fortuna e capire cosa doveva fare.

You’re fuckin’ perfect to me

I suoi pensieri costantemente erano per Black, rendendosi conto che sfioravano ormai quasi la follia.

The world stares while i swallow the fear
The only thing i should be drinking is an ice cold beer
So cool in lying and I tried tried
But we try too hard, it’s a waste of my time

Quel giorno, mentre passeggiava, notò un uomo di spalle su una panchina che assomigliava a Black. Gli stessi capelli corti, castani e sparati e la stessa schiena.

Le sue gambe si mossero da sole e la sua mano si poggiò sulla spalla dello sconosciuto.

Gli occhi di lui si alzarono da terra e si spostarono su di lei.

White represse un brivido, quegli occhi castani con qualche pagliuzza dorata fissarono nuovamente i suoi occhi azzurri.

“White…?!"

“Sì, sono io. Ciao, Black”

Done looking for the critics, cuz they’re everywhere
They don’t like my genes, they don’t get my hair
Stringe ourselves and we do it all the time

Per la quinta o sesta volta Black si girò verso White cercando di dire qualcosa ma dalla sua bocca non usciva alcun suono e arrossendo distoglieva lo sguardo.

La mora non era da meno in fatto di rossore sulle guance e si sentiva come quando molti anni prima si era dichiarata a lui.

Il ragazzo finalmente si decise a parlare.

“Allora, come va con lo spettacolo?”

“Ho lasciato la compagnia.”

“Ah.” Silenzio.

White non sapeva più cosa dire.

Why do we do that?
Why do I do that?
Why do I do that?

“Senti” iniziò la ragazza “come sta la mamma?”

Black sorrise “Bene, avrebbe tanto voluto che tu la chiamassi prima o poi…”

“Non è arrabbiata con me?” White cercava di trattenere le lacrime

“No. Ti ha perdonata tempo fa. Come tutti.”

“Anche tu?”

“…” le rivolse un sorriso triste “Sì”

Ooh, pretty pretty pretty,
Pretty pretty
Like you’re less then, fuckin’ perfect
Pretty pretty please if you ever ever feel
Like you’re nothing you’re fuckin’ perfect, to me
You’re perfect
You’re perfect
Pretty, pretty please don’t you ever ever feel like you’re less then, fucking perfect
Pretty, pretty please if you ever ever feel like you’re nothing you’re fucking perfect to me

Lentamente si avvicinarono e si baciarono. Era una bacio a lungo desiderato da entrambi.

Per la prima volta scrivo in questo fandom!!

Devo dire che non è venuta granché secondo me, ma volevo scrivere una storia su questa coppia!!!

Lo so che a tutti voi piacciono assieme N e White, ma nel manga c’è feeling tra White e Black e mi sono piaciuti tanto assieme!!

Allora il fatto che lei pensi a lui è tipo come nel manga quando lei si rende conto di aver pronunciato il suo nome troppe volte in un discorso..

N nel manga invece è piuttosto passivo e per nulla affascinante!! Mentre Black è il tipico protagonista!!

Beh per concludere grazie a chiunque lo leggerà e se volete lasciarmi un commento a me farebbe molto piacere!!!=)

Un bacio,

Momo