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Autore: HeltenD_    10/07/2011    0 recensioni
sempre un ennesimo spin-off di "Blaine Anderson presents the Pips" questa volta è puro slash per la mia threesome preferita
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota
Dovrebbe essere uno spin-off di “Blaine Anderson presents the Pips” dove però c’è una però c’è una piccola differenza: la Jint è sciolta e ora regna la Flichard, ma non preoccupatevi, purtroppo la Jess (ChemicalLady) non ama la coppia, quindi non la vedrete mai ç__ç

Andava avanti da una settimana ormai, era iniziato tutto quando quel ficcanaso di Wilson camminando allegramente per i porticati aveva notato un triste e depresso Moore intento a contemplare chissà cosa seduto su una panchina nel giardino interno. Ovviamente si era avvicinato a lui per chiedergli cosa era successo e, nonostante la faticaccia, era venuto a sapere tutto, della sua cotta per James, dei piani del biondo per rovinare la reputazione di Anderson, e della loro chiacchierata sul terrazzo, anche se, gli aveva fatto promettere di non dire nulla a nessuno, e Wilson così avrebbe fatto: avrebbe tenuto per se dei segreti che non erano nemmeno suoi. Il punto era un altro, i due erano diventati davvero ottimi amici e passavano un casino di tempo assieme, anche per provocare Jimmy che doveva venire a riprendersi Ethan che magari rimaneva fino a tardi con Flint e Trent a guardare film strani e musical accompagnati da immancabili buste di biscotti, cioccolatini e roba glassata. L’altra faccia della medaglia, quella opposta a James Kirk, era Richard, il gigante buono che tutti avevano imparato a stimare ma non apprezzare che non gradiva affatto questo legame che si era venuto a formare tra il suo ragazzo e Moore, però non sapeva che tutta quella sua gelosia per Wilson era una droga, e che tutto quel suo preoccuparsi inutilmente e il suo ammorbare non faceva altro che aumentare il suo appetito sessuale.
“Flintie” il ragazzo alto dai capelli castani si avvicinò al tavolo sorridendo e mantenendo il suo vassoio contenente crocchette e insalata “posso sedermi?” ricevette un’occhiata indispettita dal più alto dei tre che però era troppo impegnato a masticare un boccone di carne al sangue per formulare una risposta più lunga di un “foch-fottiti Moore” ricevette una gomitata dal ragazzo al suo fianco che spostò uno zaino facendogli spazio “certo piccolo” gli sorrise venendo subito ricambiato dal ragazzo che si era seduto e aveva iniziato a mangiare con tranquillità “cosa hai combinato oggi?” chiese il ragazzo dagli occhi più grandi attirando l’attenzione su di se e sulla porzione di crocchette tanto simili a quelle del ragazzo di fronte a se “niente, ho ripassato storia con Jimmy e” fu interrotto dall’altro che gli agitò appena la forchetta contro “e te lo sei ripassato, capito piccolo” l’altro portò lo sguardo sul piatto lasciandogli intendere il suo disagio, palese anche al ragazzo con i capelli rizzati che si scuso per il suo fidanzato “andiamo, lo sai che Flint scherza, non te la sarai mica presa?” l’altro abbozzò un movimento negativo con la testa alzandola per sorridere ai due. La cena continuò così per un’altra quindicina di minuti, nei quali i due ragazzi dagli occhi azzurri avevano iniziato a scambiarsi battutine e parlando in modo alquanto indecifrabile, almeno per Richard che si era stancato di sentirli parlottare, e dopo averli guardati entrambi con uno sguardo assassino si era alzato ed era tornato in camera. In un primo momento Ethan se ne era dispiaciuto, ma Flint gli aveva sorriso “ora devi aiutarmi a farmi perdonare”

Avevano camminato verso il quarto piano mano nella mano nonostante il tangibile imbarazzo di Moore visto che gli unici che sapevano della sua omosessualità erano Flint, Jimmy e Richard. Bussò alla porta giusto per farsi annunciare ed entrò subito dopo facendo uscire solo la testa “sei venuto a farti perdonare?” scherzò il più alto abbozzando un sorrisetto sistemandosi meglio sul letto “diciamo di si” Flint spalancò la porta lasciandogli vedere la figura snella e alta che nascondeva dietro le spalle “aspetta” schioccò la lingua Richard guardandolo severo “che ci fa lui qui?” non ebbe risposta fin quando entrambi i ragazzi si avvicinarono a lui sedendosi sul letto, uno decisamente imbarazzato e l’altro decisamente rilassato “niente orsacchiotto, volevamo solo farti vedere una cosa speciale come il rapporto tra grandi amici” terminò Wilson prendendo la mano di Ethan e facendogli segno di avvicinarsi. Lentamente le loro labbra si unirono in un bacio che durò abbastanza lasciando il più alto dei tre abbastanza scioccato “Cos-cosa state facendo!?” non lo degnarono nemmeno di uno sguardo intenti a continuare in quel loro sfiorarsi a vicenda. Si avvicinarono abbastanza l’uno all’altro dando però lo spazio ad Ethan di sfilare la maglia di Flint interrompendo il loro bacio solo qualche secondo mentre iniziavano a esplorarsi la bocca a vicenda lasciando però in bella vista i due pezzi di carne rossi che danzavano tra loro leccandosi “le vostre lingue… sono così…” si leccava convulsivamente le labbra cercando la giusta parola “provocanti!?” si girano ambedue verso di lui sorridendo e avvicinandosi pericolosamente, fino a coinvolgerlo in quel bacio passionale mentre la sua mano iniziava a vagare sulla schiena di Flint fino ad arrivare al suo sedere che toccava con fare molto possessivo notando le mani del suo ragazzo infilarsi sotto la maglietta dell’altro per sfilare anche la sua. Si staccarono da lui tornando a baciarsi davanti ai suoi occhi provocando finalmente la reazione che volevano. L’ultima maglia rimasta volò via dopo pochi secondi mentre Richard si sbafava sul suo ragazzo iniziando a baciarlo un po’ ovunque e esitando sui suoi capezzoli sapendo bene quanto gli piacesse. Ethan non rimase a guardare la scena prendendo una mano di Flint e portandosela sul petto, non rimase lì per molto visto che il nanetto la fece scendere fino ai suoi pantaloni esitando appena prima di iniziare a toccare da sopra lasciando a lui il compito ingrato di slacciarsi la cintura e sbottonare il pantalone. Il tempo di compiere queste piccole azioni che quando rialzò lo sguardo su di loro trovò una situazione abbastanza diversa: Flint era steso a pancia sotto e Richard con ancora i pantaloni spingeva contro il suo sedere continuando a baciargli il collo. Si staccarono un attimo e il più alto scese dal letto terminando di denudarsi invitando gli altri due a fare lo stesso. Quando tornò sul letto l’unica cosa rimasta erano i boxer di Ethan che si ostinava a tenere abbastanza imbarazzato, ma niente, bastarono un paio di baci di Flint per convincerlo “non sono… non sono mai stato con un uomo, o due” precisò il ragazzo mentre Flint portava la testa lì iniziando a leccare “non preoccuparti Ethan, c’è sempre una prima volta” lo rassicurò anche Richard prima di impedirgli di parlare nuovamente ricorrendo ad un rimedio abbastanza estremo.

***

Teneva le braccia attorno alle loro spalle continuando a massaggiare le loro clavicole mentre con gli occhi seguiva attentamente quel gioco di lingue tanto ipnotizzante che stava andando avanti da nemmeno cinque minuti. I due ragazzi dagli occhi azzurri continuavano a guardarsi sorridendo senza smettere di baciarsi, e perché era divertente, e perché le espressioni di Richard erano impagabili, e quella era la ricompensa per il doppio lavoro di quella sera che da solo attivo aveva dovuto sostenere. Erano tutti e tre nudi, e dopo una faticosa sessione erano rimasti a coccolarsi appena, e la cosa che decisamente preferivano era quella specie di teatrino di cui Rich era l’unico spettatore, o meglio, pensava di esserlo “…amo tra dieci minuti” la porta si aprì donando a Nicholas lo spettacolo più ambiguo che potesse mai aspettarsi, alzò gli occhi verso il suo compagni di stanza abbassandolo poi verso i due che non avendolo proprio sentito stavano continuando a baciarsi ignorando tutto il resto, inutile dire che si fermò anche lui qualche secondo ad osservare il loro giochetto “le loro lingue...” Richard lo guardò con uno sguardo che non preannunciava niente di buono e che bastò per convincerlo a chiudere la porta e fare come se niente fosse successo, tanto avrebbe saputo tutto il giorno seguente.

Volevo farmi i fratelli Hall e me li sono fatti, questa è dedicata a Nana e Irene che non mi accontenteranno mai :(
   
 
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