Bene, questa è la prima
fan fiction sui Mars. Non conosco nessuno, non scrivo a scopo di lucro,
non conosco nessuno dei Thirty Seconds to Mars ed è tutto
frutto della mia testolina bacata.
Il rating è rosso perchè la storia si sviluppera
in un certo modo, nonostante sembri abbastanza innocente all'inizio.
Andando avanti vedrete cosa succederà e come si
svilupperà la situazione. Bene, ora vi lascio alla
fanfiction. Buona lettura!
Desi. :3
1 ~ Demetra, cosa fai?
Giovedì
25 settembre. Compleanno della mamma: 54 anni ed era ancora un fiore.
Uscii di
casa di buon mattino e andai a prendere le briosches calde, dovevo
coccolarla
in qualche modo, dovevo trovare una scusa, non gli darò una
buona notizia oggi.
Non per lei almeno.
Dopo aver
dato la maturità e aver abbandonato il liceo con un
sofisticatissimo 69, ho
iniziato a lavorare in un pub, dalle 20 alle 3 di notte, salutando
allegramente
tutti i sabati sera che mi sarebbero dovuti spettare di diritto. Ma
avevo un
sogno, un sogno più grande di tutta la libertà
che mi sarebbe spettata.
- Mami,
buongiorno, svegliati.. tanti auguri! - Gli porsi delicatamente il
vassoio con
il caffè fumante e una briosche alla crema. Al fianco del
piattino con la
tazzina, un pacchettino rosa, con un delizioso fiocchetto giallo e un
bigliettino.
- Piccola
mia, che ci fai già sveglia? -
mi chiese
tutta assonnata, i capelli scombinati e gli occhi ancora semichiusi.
- Mami,
non fare la finta tonta, su. Lo sai che sono 54! Vecchiaccia! - e le
strizzai
l'occhio.
- Uffa,
mi sento così vecchia.. - si leggeva un filo di malinconia
sul suo viso.
- Ma
basta! Goditi la colazione, che dovrai aspettare un anno per riaverla
così. -
fingevo il broncio, le braccia conserte e il viso rivolto verso l'alto.
Una
mano mi sfiorò le guance paffute, una mano poco delicata,
piena di calli, ma
piena allo stesso tempo piena di tanto amore.
- Amore,
non dovevi, lo sai..-
- Dai,
me lo dici ogni anno, non cambierò mai, lo sai! Ora muoviti
a scartare il
regalo che ho fretta.. - lei mi guardò incredula. - Mamma
sto scherzando dai! -
Prese il
piccolo pacchettino, sciolse il fiocchetto e si trovò
davanti a sè una
scatolina del gioielliere.
- Se mi
stai chiedendo di sposarti, ti dico sì! -
- Mamma,
direi che di matrimoni ne abbiamo avuti abbastanza, no?"
- Mai
dire mai..- mi guardò con quegli occhioni dolci che solo lei
aveva.
Aprì la
scatolina e vi trovo una collanina, molto simile a quelle antiche, che
portavano al loro interno le fotografie. Notò subito che sul
fronte dell'ovale
dorato, c'era incisa la mia iniziale, attorcigliata con la sua: avevamo
lo
stesso simbolo tatuato sulla pelle entrambe. Il rapporto con mia madre
è sempre
stato paradisiaco, ci siamo sempre capite, ci bastava uno sguardo per
capire
che qualcosa non andava, o che ero interessata a qualche ragazzo. Ma
quella
volta ero sicura che non avrebbe capito la mia decisione.
Aprì
l'ovale e vi trovò due nostre fotografie. Sorridenti e
spensierate, come siamo
sempre state, nonostante i problemi economici, i traslochi, la fatica
causata
da una scuola troppo impegnativa. Vidi i suoi occhi gonfiarsi di
lacrime, e la
mano destra che sfiorava il polso sinistro, proprio dov'erano incise le
nostre
iniziali.
- Oh
piccola mia, grazie mille, davvero. Non potevi farmi un regalo
migliore. -
- E
invece guarda qui..- e con un tocco leggero sfilai la collanina dorata
dalla
mia maglietta, identica a quella che aveva mia madre tra le mani.
- Saremo
sempre insieme mamma, sempre legate. -
- Sempre
-
E mi
buttai sul lettone vicino a lei, mordicchiando la sua (o mia?) briosche
alla
crema.