Ad Andreea, che sopporta tutti i miei scleri su FB, ascolta tutte le mie perverse fantasie su uomini che hanno il doppio della mia età e nonostante tutto mi vuole bene lo stesso.
Sei una persona fantastica, mi fai morire dal ridere e ascolti tutte le schifezze che dico, ridendone con me. Oltre ad essere una scrittrice magnifica (consiglio a tutti di leggere le sue storie!), sei l’unica PAZZOIDE, come me, e ti ringrazio per essere così.
Ti voglio un bene infinito!

A Sarah, che non conosco ancora moltissimo come persona, ma che spero di conoscere meglio in futuro. Perché ci dobbiamo sempre ricordare che l’amore non ha età, non ha genere, non ha numero. Non siamo noi che scegliamo chi amare, è l’Amore che sceglie noi.  E per quanto possa essere difficile amare una persona, dobbiamo ricordarci che non c’è nulla di sbagliato in tutto ciò. L’amore è il sentimento più bello, più puro e più onesto che ci sia, e non va represso.

E a tutte quelle fantastiche persone che mi seguono su EFP, nonostante le cavolate che a volte sforno xD.
Vi voglio un mondo di bene. Se non ci foste voi, io non scriverei nemmeno.
Grazie di cuore.

Julie. 

Emma si svegliò accecata da un raggio di sole prepotente, che ce la stava mettendo tutta per rovinarle quel venerdì mattina.
La giovane aprì leggermente gli occhi e sbadigliò piano.
Sorrise appena si accorse che si trovava ancora tra le sue braccia.
Ispirò lentamente. Il suo profumo le invase le narici e le annebbiò la mente per qualche istante.
Subito la sua testa venne invasa dai ricordi della notte precedente.
I loro corpi che si avvicinavano.
Le loro labbra che si sfioravano.
I loro respiri affannosi.
Emma sospirò e lo guardò in viso. Era talmente bello, anche mentre dormiva beato, che non riusciva a pentirsi di ciò che aveva fatto.
La  ragazza riappoggiò la testa sul suo petto e si lasciò cullare dal battito del suo cuore, che quella notte aveva battuto solo per lei.
Dopo qualche minuto anche lui aprì gli occhi e sorrise appena la vide così vicina.
“Buongiorno” disse stropicciandosi gli occhi come un ragazzino.
Ad Emma piaceva proprio questo di lui, il fatto che fosse maturo, ma allo stesso tempo la facesse divertire come se fosse un eterno ragazzino.
“Buongiorno” sussurrò Emma con voce soffocata, sedendosi a gambe incrociate sul letto, e coprendosi con il lenzuolo, che a malapena bastava per coprirle il seno.
Istintivamente si passò una mano tra i suoi cortissimi capelli, segno di nervosismo.
Lui la osservò, e pensò di non aver mai visto niente di più bello al mondo.
Tentò di aprire la bocca, senza sapere bene cosa dire, perciò la richiuse, cercando di nascondere il suo tentativo mal riuscito con uno sbadiglio.
“David..” cominciò Emma torturandosi le mani, e notando quanto le sue cuticole fossero improvvisamente diventate estremamente interessanti.
“Vorrei dirti che mi dispiace, che mi pento di tutto, e che è stato un errore, ma non posso. Non mi pento di nulla. Non so cosa dire..”
La sua voce si incrinò subito, e si sentì un grosso macigno sul petto. Non osò alzare lo sguardo e si preparò al peggio.
Cosa le avrebbe detto? Che era stato divertente ma lei era solo una ragazzina? Che era stato lo sbaglio più grande della sua vita? Che entrambi dovevano dimenticarsi tutto?
Il suo cuore batteva sempre più forte, e i suoi occhi si inumidirono leggermente.
Una lacrima le rigò la guancia sinistra, e lei la asciugò in fretta, senza farsi vedere.
“Ehi.. Emma..” sussurrò piano David. “Guardami.”
La ragazza scosse la testa.
David posò delicatamente la sua mano sul mento della giovane e le fece alzare il viso, per guardarla negli occhi.
Pensò di nuovo a quanto fosse davvero bella.
Affondò il suo sguardo di ghiaccio in quello caldo di Emma, ed entrambi vi lessero l’una un sentimento che era l’eco di ciò che provava l’altro.
“Pensavo che non l’avresti mai detto. Credevo mi avresti detto che era stato solo un errore e che non avresti più voluto vedermi. Allora sì che sarei stato un idiota ad essermi innamorato di te.”
“Tu non sei un.. che cosa?” il suo sguardo subito si illuminò e le sue labbra rosee si tesero in un sorriso. “Fai sul serio?”
“Non so se dire purtroppo o per fortuna ma..” rispose titubante “.. sì.”
La ventunenne non riuscì a trattenere un sorriso, e in quel momento le loro mani si incrociarono come calamite. Intrecciarono l’uno le dita nella mano dell’altra e si guardarono.
“Anche io mi sono innamorata di te.” Confessò Emma, mentre le sue guance si tingevano di rosso.
David prese il suo viso tra le mani e la avvicinò al suo. Il cuore della ragazza cominciò a galoppare, sentendo i respiri di lui che, leggeri, le accarezzavano il viso.
David la baciò teneramente. Fu un bacio dolce, romantico, pieno d’amore e di desiderio. Fu un bacio speciale e colmo di sentimenti ed emozioni. Un bacio senza età.
Un bacio che racchiudeva in sé tutto il loro mondo.
Non era importante che Emma avesse un ragazzo che dall’altra parte del mondo l’aspettava per cominciare il college con lei, alla Brown.
Non era importante che David fosse sposato da quattro anni e avesse un figlio di due.
In quell’istante non era importante quanto quella storia fosse tremendamente sbagliata. Niente li avrebbe fermati.
Quello era AMORE.
E valeva la pena di subirne tutte le conseguenze.

Buon giorno a tutti!!
Eccomi qui con una piccola shot:) Se conoscete bene la HP Family, i protagonisti sono Emma Watson e David Heyman.
Lo so che questa FF è stata insolita, ma dopo aver visto la premiere di HP7 non sono riuscita a scacciare questa idea dalla mia mente contorta. Questa è la prima storia che scrivo riguardo il mondo di Harry Potter, e spero vi sia piaciuta.
Se vi va, fatemi sapere:)
Grazie a tutti:)

Julie