Condanna a morte
per tre ~
Some things in life, they just don’t want to
see.
« L’assemblea
si è espressa. Questa corte ritiene la gatta Eureka colpevole di porcellicidio e porcellofagia. »
Il pubblico rumoreggia
e, su tutti, Dorothy scoppia in lacrime. Ma a nessuno sembra importare: il
Boscaiolo confabula con il Mago, la Tigre borbotta qualcosa sulla misera
coscienza della gatta, Ozma e tutti gli altri giurati
puntano sguardi di rimprovero sulla colpevole che se ne sta ronfante nella sua
gabbietta, lisciandosi il pelo. Solo lo Spaventapasseri guarda Dorothy, vede e
sente il suo dolore, e d’impulso scavalca le panche e corre da lei.
Mentre la ragazzina
affonda il viso e i singhiozzi tra le sue braccia, lui non può fare a
meno di maledire lo Scarabeo e la sua pubblica accusa. Non gli è mai
piaciuto, quell’insetto ingrandito che si autoproclama personaggio
più intelligente di Oz; ma ora che ha fatto
piangere Dorothy si è reso peggiore che mai.
« Mi dispiace,
Dorothy » le sussurra, stringendola a sé, rammaricandosi di non
aver potuto fare di più.
Lei continua a
singhiozzare, mormorando il nome di Eureka e uccidendolo lentamente, piangendogli sul cuore che non ha.
Chi ha mai detto che
nelle terre di favola non si soffre?
[ 190 parole ]
Spazio dell’autrice
Inizio col dire che non sono
impazzita. C’è un senso, qui, e ve lo spiego subito.
Nel quarto volume, Dorothy torna a Oz
con la gatta Eureka, e il Mago con nove porcellini grandi quanto topi e con i
quali realizza uno dei suoi trucchi da illusionista. La Principessa Ozma ottiene di ricevere in dono uno di tali maialini, ma questo
scompare, ed Eureka – che da tempo si lamentava del non poter mangiare uno
dei porcellini su espresso divieto di Dorothy – viene vista uscire di
corsa dalla stanza in cui l’animaletto è svanito. Ozma imbastisce allora un processo contro la gatta che si
dichiara innocente, ponendo lo Scarabeo Molto Ingrandito come pubblico
ministero e il Boscaiolo di Latta come avvocato difensore di Eureka. (No,
ragazzi, non sto scherzando. È tutto nel libro. Baum
era un genio. xD)
Ora, questo per il contesto: passo a spiegarvi la flash in
sé. Spoiler!
Il Boscaiolo e il Mago stanno ‘confabulando’ perché
hanno già messo in atto un piano per scagionare Eureka. La Tigre
Affamata borbotta sulla ‘misera coscienza della gatta’ perché
proprio lui, carnivoro per eccellenza, pur avendo costantemente fame non osa
toccare altri animali indifesi poiché la sua coscienza glielo vieta. Eureka
se ne sta tranquilla e ‘ronfante’ nella gabbia perché è
innocente, e ha le prove per dimostrarlo (e io non ve le dico così andate
a leggervi il libro, ha!). E lo
Spaventapasseri che corre a consolare Dorothy è sì una mia
personalissima licenza poetica – come se non si fosse intuito! x3 –
ma assolutamente fondata, perché
durante il processo lui è l’unico dei giurati nominati da Ozma a contrastare ogni
singola frase dello Scarabeo; è praticamente palese che vuole
dimostrare l’innocenza di Eureka per non veder soffrire Dorothy. Dai, più
chiaro di così. (CANON! CANON! <3)
Perché ho scelto di scrivere su questo episodio a
metà tra il surreale e la parodia, delineandone solo i tratti
drammatici? Beh, perché in fondo non è vero che nelle favole è
tutto rose e fiori. E il titolo è tale perché, se la ‘condanna
a morte’ è riservata a Eureka, la sentenza non provoca certo meno
dolore in Dorothy e conseguentemente nello Spaventapasseri, che detesta vederla
stare male.
Il verso iniziale è tratto da They don’t care about us
di Michael Jackson.
Pronti a telefonare al più vicino manicomio? ;D
Aya ~